WARHOL vs GARTEL
La Pop Art arriva a Lecce in uno dei confronti artistici più stimolanti degli ultimi anni: il suo indiscusso maestro Andy Warhol e Laurence Gartel- uno dei più famosi esponenti della sua declinazione nella forma digitale- si affrontano in un’inedita sfida nei meravigliosi spazi della galleria ART&CO a Lecce.
Opere originali di entrambi gli artisti sono infatti protagoniste di Warhol vs Gartel. La mostra è curata da Maurizio Vanni direttore del LuCCA (Lucca Center of Contemporary Art), con il patrocinio del Comune di Lecce e vede confrontarsi due mondi affini, quello della Pop Art e dell’Arte Digitale, che dalla fine degli anni ’70 in poi hanno profondamente trasformato il comune senso dell’Arte.

Laurence Gartel
“Andy Warhol e Laurence Gartel – spiega il curatore della mostra, Maurizio Vanni – sono due di quegli artisti eletti, nati per fare e rimanere nella storia, cresciuti per modificare gli equilibri culturali e sociali di un luogo in un determinato momento storico. Gartel svela a Warhol i segreti di Commodore Amiga e la loro sintonia è immediata perché sono tantissimi i punti in comune”. Dopo il loro fortunato incontro, Warhol e Gartel hanno sperimentato le potenzialità del mezzo digitale applicato all’arte: lavorando sui software, Gartel ha trasformato fotografie, graffiti, dipinti in nuo ve ed inedite opere che hanno trovato uno spazio importante nel mondo dell’arte contemporanea. Gartel ha dato un notevole contributo anche al mondo della comunicazione pubblicitaria: le sue creazioni per Absolut Vodka, Philips Morris e Coca Cola sono ormai storia della pubblicità. In mostra sono esposti acetati, litografie e stampe digitali, tra cui il suo famoso ‘Absolut Gartel’, che ricostruiscono l’importante contributo di questo artista
L’eredità di Andy Warhol è indiscussa: l’intero immaginario del contemporaneo, non solo artistico, è permeato delle sue immagini, moltiplicazioni del quotidiano che si trasforma in straordinario. In mostra serigrafie e litografie storiche, come il ‘Gianni Agnelli’ del ’79 e il ‘Mao’ dell’89. Ma anche la copertina dell’LP ‘The Velvet Underground & Nico’ del 1967. “Il loro obiettivo era quello di scoprire la verità e non la realtà, quell’essenza del mondo e delle cose che poteva giungere all’uomo solamente tramite i mezzi di comunicazione di massa ”, aggiunge il curatore. “Da una parte Polaroid, registratore, Photomaton e serigrafia per Warhol, dall’altra Apple Macintosh (con programma Mac Paint), Commodore Amiga (abbinato al programma Deluxe Paint), la stampante Art Color Ink-Jet di Xerox, le novità di Canon con la macchina fotografica 760, le stampanti a getto d’inchiostro e i primi scanner per Gartel: tecniche – spiega Vanni – che contemplavano sempre più l’utilizzo della macchina e sempre meno il coinvolgimento diretto e ‘fisico’ dell’artista”.
La mostra però non solo ripercorre la capacità di entrambi di indagare il mondo digitale con un estro da artisti di razza, ma riesce ad approfondire anche la distanza tra i due personaggi. Di ognuno di loro, infatti, evidenza anche la peculiarità che ne rende indipendente e stilisticamente autonoma la produzione. Warhol con la sua irriverente moltiplicazione seriale dell’oggetto o del personaggio, Gartel con la sua capacità di proiettare al di là del presente e del reale le immagini che sceglie. “Non tutti gli elementi comuni ai due artisti sono simmetrici e corrispondenti – sottolinea il curatore – la Pop Art di Warhol perpetua in maniera impersonale e quasi maniacale le immagini proposte dai mass-media documentando, senza timore reverenziale. La Hyper Pop di Gartel si nutre di immagini presenti nell’immaginario collettivo, ma non si limita a mitizzarle, bensì – conclude Vanni – le proietta in futuri plausibili, in scenari immaginifici, in dimensioni realmente oniriche, in contesti che, seppur distanti da ciò che crediamo reale, appaiono stranamente iper familiari, iper evocativi, iper suggestivi, iper allusivi, iper quotidiani, iper comunicativi, iper fantasiosi e iper contemporanei”.
Dopo lo straordinario successo dell’inaugurazione e della mostra Omaggio ai grandi maestri del NovecentoART&CO Lecce ospita un altro evento culturale di rilievo internazionale, dando di nuovo vita ad un illuminante dialogo, un affascinante confronto fra espressioni artistiche diverse, in questo caso incentrate sulla Pop Art. Ancora una volta si conferma la vocazione di ART&CO ad essere un centro propulsivo di valore assoluto per generare interesse e attrazione per l’arte.
Dopo il Lucca Museum e Palazzo Bufalini di Spoleto infatti la mostra viene proposta alla galleria ART&CO Lecce, accompagnata dal catalogo edito da Prearo editore, che ha scritto –letteralmente- la storia dell’arte dell’ultimo Novecento. Il libro d’arte verrà inoltre presentato nella serata di inaugurazione della mostra giovedì 8 giugno, evento in cui sarà presente il maestro Laurence Gartel che siamo onorati di ospitare e che presenterà personalmente il catalogo insieme a Giampaolo Prearo, già presentato anche a Lucca.
Lecce è Città del Libro 2017, quale grande occasione dunque per omaggiare la città e unire l’arte dell’editoria di Prearo con l’arte Pop di artisti internazionali come Andy Warhol e Laurence Gartel, per creare dunque sinergie sempre nuove e stimolanti e per continuare il progetto ART&CO, proiettato verso progetti ad ampio respiro e sempre più innovativi ed internazionali.
La mostra inaugurerà l’8 giugno 2017 dalle ore 18,30 alla presenza dell’artista Laurence Gartel e sarà visitabile fino al 16 di Settembre alla galleria ART&CO Lecce in via 47 Reggimento Fanteria 22.
Si inaugura l’8 Giugno e si concluderà il 16 Settembre 2017.
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