VAFFANCULO. Con affetto

Hai presente quelle volte in cui il tuo capo ci prova con te?

Hai presente quelle volte in cui un collega o chi per lui denigra il tuo lavoro?

Hai presente quelle volte in cui il docente non si presenta in ufficio?

Hai presente quelle volte in cui ti danno buca all’ultimo momento?

Hai presente quelle volte in cui ti sfruttano? Ti offendono? Ti sottovalutano?

 

Ecco, pensate a queste situazioni e chissà quante altre ve ne verranno in mente: quante volte avete pensato di mandare a fanculo il vostro interlocutore ma non lo avete fatto per svariate ragioni? Educazione, rispetto, paura, risentimento, timore e quant’altro.

 

DSCN8245Io oggi vi dico BASTA.

Mandiamo a fanculo chi lo merita, chi non ci rispetta, chi se lo cerca, chi non attende altro e via discorrendo, tenerselo dentro può esser utile, sì, ma a lungo andare nuocerà sulla nostra persona come un macigno, tanto vale sfancularli ancor prima che lo facciano loro.

 

Io vorrei mandare a fanculo chi non crede in me, chi parla male del mio lavoro da blogger, chi dice che non ho esperienza, chi dice che sono una persona arrogante, senza conoscermi ma soprattutto vorrei mandare a fanculo chi non rispetta la mia persona perché è la base per un rapporto civile.

 

VAFFANCULO.

 

È una parola così intensa, perché non dirla?

 

A chi dice che ‘te la tiri’, mentre i miei veri amici ridono di quest’espressione perché sanno che non mi si addice io voglio rispondere così:

 

Abbassate il capo solo per togliervi la corona a letto. Io lo faccio SEMPRE.

 

Con affetto,

 

Eleonora Marsella.DSCN8238

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