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Ambiente,puglia,rifiuti,salento,spazzatura

La spazzatura che ammazza il Salento (e la mia città)

Navigando nel sito web di MTA-Maglie Territorio Ambiente, ho notato un’ordinanza di molteplice importanza: DIVIETO DI ABBANDONO RIFIUTI (di diverse origini) SUL SUOLO PUBBLICO MAGLIESE ….[..].
Per caso esiste ancora qualcuno che non conosce le regole di buona educazione, morale e civica? Ebbene sì!
Se anche voi faceste un giro più approfondito nel comune di Maglie, piazzole di sosta, aiuole di piccole e medie dimensioni e luoghi dove la natura, purtroppo, non cresce più come una volta , notereste con meraviglia la quantità di elettrodomestici lasciati lì, incustoditi, abbandonati a se stessi.
Lavatrici, lavastoviglie, appendi abiti, frullatori, divani, materassi, buste con rifiuti dentro e ancora tanto altro, fanno da cornice ad una cittadina che conta 14.981 cittadini residenti in una superficie di 22,36 kmq.
I miei amici, che per altro fanno parte della tifoseria Magliese, spesso citano la frase: MAGLIE CITTA’ REGNO DI CIVILTà….ok, ma dov’è? Se per caso qualche cittadino avesse dimenticato le regole di buona educazione, qualcun’altro dovrebbe riempire la loro amnesia parziale e ricordare a quest’ultimi che esistono giorni in cui si mette fuori la plastica, giorni in cui si emette la carta e ancora più il là il vetro. Forse ci sono ancora persone che non sono a conoscenza del fatto che i rifiuti così detti “speciali” vengono eliminati allo stesso modo, ovvero particolarmente: bisogna comporre un numero, mettersi d’accordo con un operatore che manderà il camion nella propria abitazione, al fine di prelevare il rifiuto in questione e consegnarlo in apposite strutture.
A tal proposito vorrei aggiungere un mio ultimo pensiero: se ognuno di noi, facesse il suo “dovere quotidiano”, selezionando per bene i propri rifiuti, sono sicura che possiamo sentirci fieri al mattino del nostro comportamento e di quello della cittadina in cui ci troviamo.

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Colazione alle Franite

Fare attività fisica immersi nella natura è molto importante sia per il corpo che per la mente ma se quest’attività la si fa in compagnia e in allegria è ancora meglio, infatti la cittadina Magliese Domenica  30 Marzo 2014 sarà promotrice di un’importante iniziativa che vedrà come protagonisti i cittadini e le Franite, luogo in cui si svolgerà la camminata.

Il ritrovo è fissato per le ore 7.30 presso il Menhir “crocemuzza”, si partirà tutti insieme per un camminata o per i più allenati una corsetta di circa 5 km, al ritorno, sempre presso il Menhir, sarà possibile fare colazione con cornetto e caffè GRATUITAMENTE . Per colorare la giornata anche ai più piccoli, sarà possibile deliziarsi con dello zucchero a velo, ridere e divertirsi con l’animazione saranno la parola d’ordine e inoltre i giovanissimi atleti saranno premiati per il concorso “amici cucciolotti” bandito dalla fondazione Capace per i bambini delle scuole materne ed elementari.

Intervistato per l’occasione Stefano Rizzo ha spiegato, con estrema cordialità, com’è nata l’idea: “l’idea è nata dal nostro gruppo della A.s.d Podistica Magliese che ogni giorno ci alleniamo alle Franite per cercare di avvicinare tutti a questa che non è solo una disciplina sportiva, ma anche una sana e salutare abitudine che molti di noi hanno o dovrebbero avere . Poiché tante sono le persone che vanno a passeggiare o correre alle Franite ci sembrava simpatico ritrovarci almeno due volte l’anno in primavera e in autunno a fare colazione tutti insieme dopo aver passeggiato o corso tutti insieme. E così grazie alla collaborazione della Proloco Di Maglie nella persona della Presidente e nostra associata Annamaria Puzzovio abbiamo portato avanti questa idea che alla prima edizione , nonostante le polemiche della vigilia di chi ci voleva accomunare con strani movimenti pseudo politici , ha avuto un successone contando circa trecento partecipanti di ogni ordine di età , letteralmente entusiasti dell’iniziativa.”

Per questo evento, però, pare ci siano delle novità anche per i più giovani infatti il Signor Rizzo afferma che “questa volta abbiamo poi approfittato della giornata di festa per premiare anche i piccoli bambini che hanno a loro tempo partecipato ad un concorso bandito dalla Fondazione Capece presieduta dal Dott.  Dario Massimiliano Vincenti volta a sensibilizzare i bambini sulla cura e il rispetto degli animali in genere, i cucciolotti appunto. “

Per concludere Stefano Rizzo ringrazia Rocco Galati e i fratelli Pandinelli della BetItaly perché grazie a loro è stato possibile la realizzazione di tale evento.

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Le tavole di San Giuseppe a Otranto

Come ogni anno si celebra a Otranto le tavole di San Giuseppe, evento nato come mensa nei confronti dei poveri ma che con gli anni è andato via via sempre crescendo e quest’anno sarà possibile visitare diverse case in territorio Otrantino.

Ecco la lista:

TAVOLE
Misericordia: Via Mammacasella
Oratorio: Via Alimini
Rainò – Stefanelli: Via Nicola di Casole, 10
Istituto Alberghiero: Via Martire Schito (sede)
Istituto Maestre Pie Filippini: Via Cenobio Basiliano, 16
Rizzo: Via Pioppi, 44
Catalano: S.P. 341 podere Fontanelle
Modoni: Via dei Pini
Scuola dell’Infanzia Statale: Viale Rocamatura
Bitosa – Panarese: Via Paolo Borsellino
De Cicco: Via Ven. Vincenzo M. Morelli
De Vito: Via Minerva, 9

MASSA
Livia: Via S. Giovanni, 70 (17/03)
Galati: Via Alimini, 16 (18/03)

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Alfa Romeo- Story Challenge – a Muro Leccese

Se anche tu ami le macchine e sei un fan della mitica ALFA ROMEO, non puoi perdere l’appuntamento del 6 Aprile 2014 presso largo Santa Marina a Muro Leccese.

Le auto immatricolate fino al 1994 saranno le benvenute.

Ecco il programma:

Alle ore 08.00  ritrovo tra tutti i partecipanti,iscrizioni e buffet dolce e salato offerto dall’associazione  “Automotoclub La Puntina” presso il Bar Santa Marina con relativa consegna di gadgets.

Alle ore 11 i veicoli verranno preparati per la sfilata che si terrà a Muro Leccese con arrivo presso “La Conca”- kartodromo dove sarà possibile intorno alle ore 11.30 fare il giro nel kartodromo con prove spettacolo.

Alle ore 13.15 è previsto il pranzo presso lo stesso ristorante.

Pronti per una domenica alternativa?

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Quoto di partecipazione complessiva 10euro.

 

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Flash Mob 16 Marzo 2014 a San Donato di Lecce

Il comitato civico “La Scisciula” di San Donato di Lecce dice “NO!” al progetto presentato da una società privata per la costruzione di un impianto e alle ciminiere industriali per bruciare biomasse in zona “Curmuni” in agro di Lequile (Le), e invita tutta la cittadinanza a partecipare al Flash Mob domenica 16 Marzo alle ore 10.15 in piazza Garibaldi, San Donato di Lecce. L’impianto industriale con le sue ciminiere di fatto sarà molto più vicina ai comuni di San Cesario, Galatina e San Donato, ma interesserà e comprometterà con le sue emissioni un’ampia area già in fortissima sofferenza sanitaria, se non in piena emergenza proprio per l’intensissima presenza di altre imponenti ciminiere e opifici insalubri (cementerie, cave, zincherie, fonderie, per non parlare della presenza di impianti insalubri per il trattamento di rifiuti, biostabilizzatori, ben due discariche, etc., etc., etc.); l’impianto in progetto produrrà fino a potenza di 999 Kw elettrici (1 megawatt) e 3000Kw termici, brucerà oltre 2 tonnellate di sansa all’ora, 24 ore al giorno, per 365 giorni l’anno! Ancora una volta i cittadini e l’ambiente del Salento, nonostante la situazione sanitaria insostenibile riportata da dati di emissioni e di effetti epidemiologici allarmanti, sono messi nuovamente a rischio, in un territorio fortemente vessato dai miasmi e emissioni contrarie alla Salute pubblica. “Questa centrale – affermano tantissimi cittadini preoccupatissimi – non porterà alcun beneficio agli abitanti del territorio, e attenterà ulteriormente alla qualità della vita e alla salute delle persone, oltre a deturpare irrimediabilmente il contesto naturale, rurale e paesaggistico della zona ad oggi ‘polmone verde’ ”. Come comitato chiediamo di fermare ogni ulteriore aggravio sanitario applicando il sacrosanto principio di Precauzione sancito dall’Europa e impiegare, altresì, le risorse per avviare un’importante e necessarissima operazione bonifica, valorizza, restauro del territorio Salentino, ripristinando le irrinunciabili condizioni di benessere, bellezza e salubrità dei territori rurali, assicurando ai cittadini il diritto a un ambiente sano e in Salute, in linea con i principi di benessere psico-fisico e ambientale sanciti dalla nostra Carta Costituzionale. Per partecipare al Flash-Mob occorre procurarsi una mascherina bianca, abbigliarsi in nero e dopo il segnale restare immobili e in silenzio per 10 minuti.

E’ tutto pronto e tu ci sarai?

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Iniziativa 16 Marzo 2014….pedalando nella natura

Domenica 16 Marzo 2014 alle ore 09 del mattino si terrà una splendida pedalata alla scoperta della valle del fiume Asso, con gli esperti del campo Oreste Caroppo e Lucio Meleleo.

In compagnia dell’allegra combriccola dei ragazzi di “Ingegneria senza frontiere” e “Salento Bici Tour” sarà possibile trascorrere una giornata differente e soprattutto sarò toccato un tema importantissimo  L’ACQUA come bene comune e sullo sfondo ci sarà la  rinascita del nostro più grande fiume e della sua intera valle: l’Asso.

Il canale dell’Asso nasce nelle campagne tra Collepasso e Cutrofiano e sprofonda in una voragine carsica in territorio di Nardò, andando ad alimentare la falda acquifera salentina. Si tratta di un vero e proprio fiume che in molti suoi tratti ospita acqua anche in estate. L’Asso accoglie una flora interessante di piante spontanee (in particolare le canne, che sono dei “depuratori naturali” e varietà rare di narciso e giglio) ma anche una biofauna particolare come il granchio di fiume. Questa biodiversità è messa sotto attacco da progetti sperimentali di dubbia efficacia (di cui vedremo un esempio, nel tratto tra Aradeo e Galatina), e dall’incuria generale.

Il progetto di rinascita dell’Asso, che vede mobilitate numerose associazioni del territorio, prevede il ritorno sulle sue sponde di una foresta igrofila, attraverso progetti virtuosi di incremento della biodiversità.

Il percorso, di circa 35 km, è prevalentemente pianeggiante e adatto a tutti. Numerose le soste nei punti di interesse (con spiegazioni e osservazione sul posto), per poi rientrare a Piccapane per godersi i primi sprazzi di primavera, in un’atmosfera di musica e di ottimo cibo a km 0 preparato dalle mani sapienti dell’Agricola.

Dettagli:

– h 9,00 ritrovo presso la Masseria Piccapane (Contrada Spadafore, 73020 Cutrofiano Lecce). Si raccomanda puntualità;

– h 9,30 : partenza

– h 13: ritorno all’agriturismo Agricola Piccapane

Pranzo a km 0 in agriturismo Piccapane (facoltativo).

Costi:

– 5 euro a scopo assicurativo per i non soci di SBT (più info su come diventare soci durante la biciclettata).

– Affitto biciclette a disposizione (7 euro), fino a esaurimento scorte.

Per info chiamare il 392 11 44 073 (Giulia) oppure 346 086 27 17 (Carlo) di Salento Bici Tour o il 3200480612 (Virginia) di Ingegneria Senza Frontiere.

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Giovani Salentini a Londra

Negli ultimi anni la società contemporanea ha subito degli enormi cambiamenti dal punto di vista economico e la crisi che stiamo vivendo, giorno per giorno, pare vada sempre peggiorando e in vista di ciò i biglietti aerei con direzione LONDRA, sono sempre più numerosi, soprattutto da parte di giovani Salentini che, nonostante l’amore per la propria terra, non hanno potuto resistere alla tentazione di cercare un futuro migliore di quello che stiamo vivendo.

Nazareno Specchia, 21 anni di Aradeo, dopo vari viaggi nella terra inglese per piacere, ha deciso il 9 Gennaio 2014 di trasferirsi per cercare un lavoro ma, sfortunatamente, pare che anche a Londra la situazione economica non luccica d’oro ma al contrario, sembrano invasi da italiani che sempre più numerosi tornano nella terra natia con un sogno infranto.  Intervistato per l’occasione ha suggerito che il lavoro più richiesto è quello in campo tecnologico, in un mondo in continua evoluzione, tuttavia ci sono delle agenzie chiamate “Job centre” che cercano di darti una mano, secondo le tue necessità e capacità, nel cercare in modo più veloce una sistemazione lavorativa ma – afferma Nazareno- pare ci siano molti italiani che, truffano i giovani con questa tipologia di operazione, addirittura chiedendo una tassa di iscrizione che oscilla tra 80 e 150 sterline, al contrario dei veri job centre inglesi che, ovviamente, non richiedono nessuna tassa. Il risvolto positivo è che, chiaramente, in questo modo, vivendo li, ha imparato facilmente la lingua.Immagine

Un’esperienza totalmente differente mi è raccontata da Sandy Uglia, classe 1989 di Maglie che, invece, ha un’ottima opinione degli Job centre e afferma di non essere mai stato a conoscenza di agenzie di tale genere gestite da italiani ed è convinto che gli inglesi non lo permetterebbero mai, visto quanto sono precisi e pignoli.  Lui, Giovane artista salentino, ama decorare la pelle delle persone con l’inchiostro e si trova a Londra proprio per raffinare le sue capacità e fortunatamente ha già trovato l’impiego lavorativo nel suo campo, al quanto difficile, trovare la medesima situazione giù da noi.

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La terza esperienza che racconterò ha come protagonista Francesco Vizzi, 21 anni, originario di Corigliano d’Otranto, residente a Londra da ormai diversi e svariati mesi, alla domanda “Perché sei andato a Londra?” lui risponde così: “Sono andato a Londra per: lingua lavoro e vita di città, confrontandomi con svariati tipi di persone, scopri diversi mondi. Il tutto messo insieme crea l’esperienza in se per se nel complesso…fino ad ora fantastica. Sono qui da cinque mesi e la situazione lavorativa guardandola dagli occhi di un italiano che è “scappato” dal suo paese perché non aveva voglia o meglio non vedeva nessun futuro o miglioramento è alquanto favorevole. Ho sempre lavorato nel campo della ristorazione e lo “stipendio” che percepivo in Italia è chiaramente differente rispetto a quello che ricevo vivendo qui, a Londra.  Molte sono le figure lavorative in tutti i settori e conta molto l esperienza, senza quella non si potrà mai crescere professionalmente e Londra è una città che offre questa opportunità , -conclude- ciò che amo di questa città è la sua grandezza, ma soffro per l’assenza del sole”.

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 Zaino in spalla, biglietti in tasca e….tanta voglia di scoprire, confrontarsi e viaggiare!

Ti senti pronto?

 

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Adesso la Parola ai tifosi della Toma Maglie

Nelle ultime 48 ore la Maglie calcistica ha subito e argomentato diversi problemi e disguidi, legati al mondo della Toma Maglie.

Andiamo con ordine: un mese fa il Mister Mino Portaluri è stato sostituito dall’allenatore Gigi Bruno, notizia appresa dalla cittadina con molta meraviglia visto e considerato che la Toma Maglie dominava il secondo posto nella classifica della Promozione, nonostante il Mister Portaluri avesse avuto numerosi problemi legati a assenze di giocatori e via discorrendo. Bruno, dal canto suo, prendeva dunque la squadra con un ottimo punteggio che, nonostante la sostituzione degli allenatori, non ha portato con se buoni frutti e i NUMERI sperati.

Domenica a fine match Toma Maglie-Tricase i tifosi contestavano l’allenatore Gigi Bruno e poche ore dopo la società calcistica ASD TOMA MAGLIE dava le sue dimissioni, ufficializzate anche da diversi giornali con le relative dichiarazione del Presidente Adamuccio, riporto qui di seguito una parte:

Quello che è accaduto domenica ha dell’incredibile, dopo aver disputato un’ottima gara contro un avversario che è una delle candidate al salto di categoria, la squadra ed il mister sono stati contestati in maniera veramente vergognosa. Contestare è un diritto di tutti gli appassionati, ma farlo dopo una eccellente prestazione, con la squadra ipoteticamente terza in classifica (si attende il ricorso contro la penalizzazione di 2 punti ed il recupero contro il Lizzano) lo riteniamo veramente assurdo e ridicolo.”

Dopo tale dichiarazione, i BOYS MAGLIE hanno deciso di rispondere alle parole del Presidente Adamuccio e di seguito dichiarono:

“Noi non andiamo contro la Società,-parla uno di loro-  conosciamo i loro sacrifici, noi protestiamo il Mister Bruno e sin dall’inizio non condividevamo il cambio di allenatore perchè non era necessario, visto il lavoro che portava avanti il Mister Portaluri nonostante i diversi problemi avuti durante il  suo mandato; ci siamo sempre distinti per il forte e grande legame tra di noi, tra il gruppo e francamente dall’avvento di Bruno, il clima non più lo stesso, è cambiato. Concludono affermando che la società va e vieni, i tifosi, invece, sono  quelli che rimangono.”

BOYS

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Sei di Maglie se….

I social networks sono la novità del XXI Secolo e col tempo l’uso di facebook, twitter o istagram sta diventando parte integrante della nostra quotidianità, vengono espressi pareri, condivise foto o opinioni della vita e spesso mettono in contatto con ex compagni di classe o tutti coloro che da anni avevamo perso di vista per un motivo o per un altro.

Negli ultimi tre giorni tramite la piattaforma di facebook è nato un gruppo dal nome “Sei di Maglie se…” ideato da Antonio Malota, commerciante magliese, sotto consiglio della moglie, anche lei commerciante che ha l’obiettivo di ricordare vecchi personaggi magliesi, luoghi storici, modo di fare o di dire, leggende e via discorrendo tutte ovviamente con cittadinanza MAGLIESE.

Intervistato per l’occasione Antonio ha dichiarato che non avrebbe mai e poi mai immaginato che l’idea del gruppo fosse piaciuta al punto tale da accrescere l’utenza giorno per giorno, la cosa più bella è la condivisione ed il mix di generazioni che si è creato tramite quest’idea. Malota – continua- si augura che non sia semplicemente il boom del momento, ma anzi vada avanti nel tempo, con la condivisione di tante belle cose magliesi anche se quelle brutte non mancano mai.

La città di Maglie si è sempre distinta per stile, eleganza e quel pizzico di novità tipico della cittadina, anche questa volta l’idea di questa piattaforma è stata copiata dai paesi dell’hinterland, come Corigliano, Giurdignano o Scorrano ma si sa, chi copia manca di originalità e sì dà il caso che Maglie può solo andare fiera di essere promotrice di una nuova idea, sperando, però, che non sfumi presto  nella zona del “dimenticatoio” come altre iniziative del territorio.

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Il temporale di Lucio De Salvatore

Lucio De Salvatore nasce a Poggiardo il 20 Gennaio del 1990, vive a Muro Leccese, ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte Giovanni Pellegrino di Lecce, dove ha conseguito il diploma di Maestro d’arte in arte in pittura anno 2008/09, attualmente frequenta l’Accademia di Belle Arti.  Durante l’anno  accademico 2010/2011 avviene la svolta artistica, infatti, una sua opera è stata scelta per partecipare alla 54ma Esposizione Internazionale d’Arte della biennale di Venezia rimasta in mostra dal 4 Aprile al 4 Maggio. Il selezionatore dell’opera dell’artista è stato il critico, politico e personaggio televisivo Vittorio Sgarbi e l’opera selezionata rappresentava un paesaggio nostrano dal titolo “ il Temporale “ .

L’Artista si occupa oltre che di pittura anche di Decorazione, Restauro (sia ligneo sia pittorico), Caricaturista, allestimento mostre ma è anche Vignettista tante è che da due mesi è sottocontratto di durata annuale con l’azienda pubblicitaria internazionale Red Bull, per la quale realizza le vignette.

Le opere dell’artista salentino svelano un attento percorso formativo attraverso tecniche pittoriche e figurative che ne testimoniano l’impegno percettivo, di là dagli schemi consueti di scuola. È evidente una tenace volontà conoscitiva che lo spinge a sperimentare sulla tela e su se stesso, moduli e canoni che pura appartenendo alle regole della composizione visiva, vengono rivisitati e, per cosi dire, rivissuti , secondo modalità personali e inedite di lettura espressiva. Espressione, nelle arti visive significa soprattutto richiamo,allusione, complicità con chi guarda, ma anche apertura, chiarezza, universalità del messaggio. Esiste, infatti, una dimensione del dipingere che va al di là  delle tecniche che l’artista, di volta in volta adotta e che chi guarda sembra percepire oltre il punto di vista specifico.

Intervistato per l’occasione, abbiamo chiesto a Lucio quanto sia difficile fare arte nel sud ma soprattutto qual è il riscontro con il pubblico e la sua risposta non lascia nessun dubbio:

“Fare arte nel sud, purtroppo, è una cosa difficilissima, io stesso lo scorso Natale mi offri di decorare la piazza di Muro Leccese con dei pannelli ma diversi giorni dopo, quest’ultimi sono stati rimossi perché – a detta del Sindaco- gli insulti sui social network erano stati numerosi. Beh, io credo che non sia il giusto metodo, non va bene fermare l’arte sul nascere, è per questo che siamo indietro rispetto al nord”.

Qual è il riscontro delle tue opere con le persone che artisticamente se ne intendono?

“Il riscontro che ho avuto con le persone  che s’intendono d’ Arte è  che nonostante la giovane età e ancora gli studi in atto sono già sulla buona strada di artista con delle idee molto valide, creatività, estro, genialità detto da persone amiche e anche persone sconosciute!”

Cosa ti aspetti dal futuro?

La sua risposta è stata netta “Vivere d’arte, con l’arte e fare arte”.

Una richiesta semplicissima che si accosta al sogno di molti giovani che, infondo, non chiedono nulla di impossibile anzi, avanzano in progetti ambiziosi ma allo stesso tempo realistici che, sarebbe meglio, non smorzare sul nascere.

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I benefici dell’olio extra vergine d’oliva

Le più recenti teorie sull’alimentazione attribuiscono all’olio di oliva, proprio per le sue caratteristiche e proprietà nutrizionali, un posto d’onore tra i grassi che entrano nella nostra dieta. L’olio d’oliva per eccellenza è “l’olio extra vergine di oliva”.  

Dall’oramai storico lavoro “Seven Country Study” (1960) nasce il concetto di dieta mediterranea. In tale studio si evidenziò la relazione esistente tra quantità di grassi saturi introdotti con la dieta, livelli di colesterolo nel siero e mortalità cronica che Angel Keys intuì notando che, nel bacino mediterraneo, la mortalità per infarto del miocardio è inferiore rispetto ai paesi dell’Europa continentale e agli U.S.A.

La dieta mediterranea fondamentalmente si basa sull’uso del pane, olio e vino, integrata da proteine vegetali (legumi) e animali (pesce), ricca in frutta e verdura. La cucina mediterranea, che trova la sua espressione in quella meridionale, soprattutto pugliese, fornisce una dieta equilibrata e integrata, ricca di vitamine e composti antiossidanti, nei quali i grassi sono rappresentati, quasi esclusivamente, dall’olio di oliva.

Il territorio Salentino è caratterizzato da vasti terreni di ulivi che, col tempo, stanno andando mano scomparendo un po’ per incuria umana e un po’ perché la modernità sta abbandonando la campagna.

 La prima maniera di fare l’olio fu di spremere le olive con le mani, oppure di pestarle con i piedi alla maniera dell’uva. Era il sistema più antico, ed anche il più semplice, praticato fino al secolo scorso in Marocco e in piccoli centri agricoli dell’Italia meridionale. Pare che gli antichi contadini del Salento fossero tanto bravi nella produzione dell’olio da riuscire a estrarne sino alle ultime gocce anche dalla sansa, praticando una tecnica tutta personale.

Il segno del giusto grado di maturazione delle olive era costituito dal colore delle drupe, che da verdi sfumavano al nero. Allora bisognava raccoglierle al più presto possibile, per ottenere l’olio migliore, quello detto onfacino. Plinio sosteneva che il colore nero delle olive era il segno della “corruzione” e che solo le olive verdi davano l’olio migliore, quello viride. Le olive scartate, nerissime e mollicce, o quelle cadute al suolo, erano lavorate a parte perché da esse si otteneva un olio di qualità scadente, l’olio cibario (cibarium oleum), che era distribuito agli schiavi come razione alimentare insieme con il vino acquerello (lora) e pane ordinario e nero (panis cibarius et sordidus panis).

La raccolta delle olive richiedeva, e richiede, lavoro e pazienza, perché dovevano essere staccate dall’albero a mano, ad una ad una, raggiungendo con una scala quelle sui rami più alti.

Le olive scartate, nerissime e mollicce, o quelle cadute al suolo, erano lavorate a parte perché da esse si otteneva un olio di qualità scadente, l’olio cibario (cibarium oleum), che era distribuito agli schiavi come razione alimentare insieme con il vino acquerello (lora) e pane ordinario e nero (panis cibarius et sordidus panis).

L’epoca di raccolta ottimale può, in ogni caso, essere individuata indicativamente con l’inizio dell’invaiatura del frutto ed essere estesa a tutto il periodo di maturazione della drupa.

I procedimenti che generano l’olio di oliva possono apparire lunghi e difficoltosi ma se si pensa che, in compenso, è possibile mangiare del buon olio, prodotto a modo proprio e soprattutto senza nessuna aggiunta di additivi chimici, la fatica è ben rapportata ad un buon palato e, conseguentemente, ad un livello di qualità vitae alto.

Ringrazio per la collaborazione il Dott. Pierluigi Vilei.

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(Lo stesso articolo lo trovate sul Gallo a pagina 14)

 

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La focara di Sant Antonio a Maglie brucia in anticipo

C’erano una volta sette pensionati che, spinti dalla passione verso la tradizione della focara di Sant Antonio che si festeggia il 17 Gennaio, hanno deciso di intraprendere un’impresa più che ardua: costruire giorno per giorno la focara Magliese, in modo da godere insieme alla propria cittadina di una bella serata, all’insegna della tradizione e accompagnata da buona musica e, magari,anche di un panino.

Giorno per giorno si effettuava la raccolta di rami, scarti di cartone, tronchi tagliati abbandonati o anche di pedane di legno per costruire e riprodurre Castel Bel monte, presente sulla nostra moneta da un centesimo, perché quest’anno la focara di Maglie sarebbe dovuto essere grandiosa e all’altezza di tutti i cittadini; successivamente diverse ore della mattina e anche del pomeriggio erano impiegate per legare rami, fusti e sistemare internamente tutto il materiale.

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Questa storia, però, un po’ come tutte le storie, non ha un lieto fine perché al risveglio, questa mattina, Vincenzo De Lumè, Gigi Guido, Donato Stefanelli, Giovanni Palumbo, Oronzo Spano, Luigi Russo ,Giovanni De Lumè e pochi altri collaboratori hanno trovato il loro castello ridotto in un pugno di cenere ancora ardente: qualche incivile ha ‘ben’ pensato di appiccare il fuoco nella notte  per divertimento ucciso dalla noia, questione di invidia, intraprendenza o cos’altro?

Molto tempo fa a Maglie c’era un detto “Maglie città regno di civiltà”, adesso, qualcuno si starà chiedendo: “Questa civiltà dov’è finita? È stata venduta? Persa durante una brutta mano di poker? Perché francamente non s’intravede nemmeno l’ombra, se di civiltà si sta parlando.

Un applauso è d’obbligo a tutti quelli che hanno partecipato alla riuscita della focara, decisi a non arrendersi, sono già sulla cresta dell’onda per, ancora una volta, regalare alla propria cittadina una focara degna d’altri tempi.

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