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Perchè la carta stampata non è morta, al Festival Del Giornalismo 2015
In questo quarta tappa della mia rubrica #ijf15 dedicata al Festival del giornalismo 2015 tenutosi a Perugia, vi introdurrò cosa si è detto durante il Panel Discussion – ‘Come e perché la carta stampata non è morta’.
Secondo Alberto Mucci- The Outpost,
‘la crisi è soprattutto in ambito editoriale, si parla anche di una crisi di valori che è andata smarrendosi con i cattivi articoli che leggiamo ogni giorno; tuttavia la rivista presso la quale scrivo, trimestrale di cultura e politica, ha voluto andare controtendenza, puntando ad articoli di qualità!’.
Ricarda Messner, fondatrice di Flaneur Magazine, invitata per l’occasione, ha
raccontato che, una volta finiti i suoi studi, si è interrogata sul proprio futuro ed ha deciso di fondare Flaneur Magazine: un progetto di giovani berlinesi che, volta per volta si trasferiscono diverse settimane in un quartiere, vivono a contatti con gli artisti, vivono l’atmosfera della zona e dopo di che, dedicano un intero numero a questa esperienza, con foto di alta qualità e testimonianze.
A proposito di Berlino, Cesare Alemanni- co fondatore e direttore di Berlin Quarterly,
conferma il clima artistico che si può vivere nella città e lui da italiano afferma di sentirsi quasi a casa, apprezzandone molto gli ambienti lavorativi.
Ibrahim Nehme- fondatore e direttore The Outpost, si dichiara molto soddisfatto dell’andamento del proprio progetto editoriale, ammettendo di aver attuato un sistema economico al quanto strano: si è chiesto semplicemente ai lettori di versare una piccola somma per sostenere lo stesso giornale, così facendo tutti nel proprio piccolo fanno parte di The Oupost.
Quale consiglio dareste a tutti coloro che vorrebbero fondare una propria rivista?
IBRAHIM NEHME: Negli ultimi anni sono state create tantissime riviste proprio per dimostrare che la carta non è morta ma abbiamo perso l’idea della sostenibilità economica, perché possiamo avere tante idee utili ma i fondi sono necessari per andare avanti, quindi va creato un sistema economico alternativo. Abbiamo trascorso gli ultimi tre anni ad investire risorse, adesso è giunto il momento di passare ad altri mezzi.
RICARDA MESSNER: Credo che sia bellissimo che ci siano tante idee,
tanti titoli in giro e forse è il caso di smettere di rallentare, credo che dovremmo unire le forza, piuttosto che lamentarci del settore, soprattutto per quanto riguarda la stampa.