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Recensione ‘La casa dei bambini dimenticati’ di Owen Matthews

A molte persone la storia annoia,fa venir sonno o ancor peggio, c’è chi rifiuta di impararla: certo, molti sono anche appassionati, ma di gran lunga è di più la gente che schiva le date, i fatti e soprattutto la memoria storica.

Questo romanzo è una sorprendente storia, un sottile filo conduttore che narra le generazioni di più famiglie vissute nei 74anni di Comunismo nell‘Unione Sovietica. Mila è una timida bambina, diventata zoppa a causa della malattia che le ha divorato la gamba, infezione prima, malanno terminale poi, preso in una sorte di orfanotrofio, un posto dimenticato da Dio, dove rimase per i primi anni del Governo Sovietico.

Il padre fu considerato nemico del Popolo e per più di un decennio nessuna sua notizia arrivò alla sua famiglia, costretta a cambiare casa per le tensioni politiche createsi. Mila e la sorella Lenina cominceranno la loro avventura insieme, poco dopo verranno separate e ad ognuna toccherà un destino amaro.

La storia è raccontata da una voce esterna, il figlio di Mila e Melvyn,il quale farà di tutto per portarsi la propria amata dall’Unione Sovietica nel suo Paese Inglese e Matthews, anni dopo, ritroverà le lettere d’amore dei suoi genitori in un passato che ormai, ha tutto un colore diverso dal presente.

Una trama storica, un periodo importante della Storia dell’umanità, dove fa da cornice l’amore di due amanti, contro ogni regola,legge e istituzione politica e, una volta ritrovati sotto lo stesso tetto, dopo 6anni di lotte, devono imparare a costruire una famiglia e a amarsi quotidianamente.

Editore Piemme, prezzo di copertina 18,50€, Scrittore Owen Matthews

la casa dei bambini dimenticati

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Recensione di IL PADRE PERDUTO di Brian Leung

Diversi giorni fa passeggiando per Torre Dell’Orso, marina di Melendugno (Le) mi ha molto incuriosito un negozietto vicino al Lungo mare, molto affollato, per di più; in qualsiasi angolo della parete c’erano libri, da Crescere Edizioni i nuovi format da 3,90€ e da 4,90€, ovviamente anche i nuovi Newton ComptonEditori da 0,99€ fino ad arrivare ai classici manuali di cucina, giardinaggio e bondage.

Tutti gli altri libri di narrativa costavano solo 5€, al di la del prezzo di copertina e che fosse versione economica o meno;  ne ho acquistati diversi, tra questi ho preso Il Padre perduto di Brian Leung di Piemme Editore, prezzo di copertina 18€, ma ripeto l’ho pagato solo 5€.

Non ho letto ne la biografia, tanto meno il riassunto in copertina, il Titolo bastava e avanzava e chiaramente sono stata ispirata dall’immagine in copertina: un padre e un figlio, figure non nitide però che, giocano su una riva di un fiume. 

Ciò che colpisce sin da subito è una forte quantità di punti-stop e i capitoli sono straordinariamente e, anche, sfortunatamente corti, vanno da 2 a massimo 5 Pagine; un punto a sfavore va, però, ai titoli dei singoli capitoli: titoli da sequenze, lunghi, riassuntivi…quando in realtà qualche frase-traccia, molto appetitosa, sarebbe stata più gradita, infatti, a tal proposito, evitavo di leggere sopra la pagina, quando iniziavo il nuovo capitolo.

La storia è ambientata Tra la Cina e L’ America, un lungo viaggio che parte da una nascita e termina con una vecchiaia terminale, il padre che rintraccia il figlio dopo  25 anni e Westen, il non-più-bambino, fa finta di esserlo, mentendo a se stesso… Ma mi Fermo qui, non voglio saziare il vostro appetito, piuttosto che suscitare il vostro interesse…consigliato a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, hanno dei conti in sospeso col passato e sono in attesa della felicità eterna e contagiosa.

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