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Gli affascinanti spazi del Palazzo Baronale di Nociglia tornano ad animarsi nel segno dell’arte contemporanea. Dopo la personale di Tarshito, a cura di Marina Pizzarelli, nel 2013, e la collettiva “Silenti stanze”, a cura di Carmelo Cipriani, nel 2014, un nuovo evento espositivo è allestito nello storico edificio. Nella mostra “Con-finibus” il pittore e poeta Lorenzo Polimeno presenta un triennio di attività, affiancando lavori recenti ad opere più datate e ribadendo la teoria artistica del Marginalismo, provocatoria proposta di un mondo policentrico, fatto di centri e scambi paritetici e non subordinati.
Notizie biografiche di Lorenzo Polimeno: 
Il poeta è nato a Sogliano Cavour (LE) nel 1952. Studia presso l’Istituto Magistrale e frequenta gli ambienti artistico-letterari di Urbino, dove consegue la laurea in Lingue e Letterature Straniere e conosce Carlo Bo, il primo ad apprezzare i suoi lavori. Artista eclettico e sperimentatore, sin dagli anni Settanta, opera con diverse tecniche e materiali, come gesso, colla, vernici, smalti, olio, acrilici, transfer con emulsioni, getto d’inchiostro e arte digitale, assemblaggi. [..]
Carmelo Cipriani, curatore della mostra, ecco cosa dichiara su Lorenzo Polimeno:
“Nativo di Sogliano Cavour, Polimeno non ha mai abbandonato il Salento, diventato per lui il trampolino di lancio per un riscatto artistico delle periferie. All’emigrazione e all’autocommiserazione che da sempre avvilisce gli artisti decentrati, il pittore e poeta salentino reagisce recuperando l’aspetto sorgivo e incorrotto della condizione marginale. Nei suoi lavori silenziose e rassicuranti figure abitano architetture bidimensionali, determinando atmosfere metafisiche a cui non sono estranei echi sironiani e asprezze transavanguardiste. Ne deriva una quotidianità visionaria, profondamente pensata e sofferta; una pittura marginale nella geografia quanto nella figurazione, eternamente sospesa tra realtà e astrazione.
Anche tecnicamente la sua opera è audace. Da anni sperimenta procedimenti nuovi, con dedizione d’artigiano e puerile voglia di scoperta. Negli assemblaggi materiali eterocliti (cartone, nastro adesivo, tessuti, viti, ecc.) si stratificano l’uno sull’alto, rivelando capacità compositiva e sensibilità cromatica. La pittura, martoriata da punteruoli, viti filettate, inserti materici, conquista la terza dimensione, reale e non fittizia. Nella sua vasta produzione si passa dai “Motivi spagnoli”, in cui l’iconografia iberica si stempera nella sintassi visionaria, alle recenti sculture di carta, eteree e sognanti, riproducenti scene fanciullesche cariche d’incorrotta spensieratezza.
Nel prestigioso edificio nocigliese Polimeno presenta un triennio di attività, Presenza immancabile, quasi una firma iconica, è quella dei “Villages” fantasiose reinterpretazioni delle piazze dechirichiane oltre che trasposizioni contemporanee di città ideali rinascimentali. In essi i vani cubici sacrificano la tridimensionalità per costruire eteree architetture: vedute urbane di fantasia, bidimensionali e coloratissime, infantili nella resa e dense nei rimandi figurali e concettuali. Ultimo approdo del suo iter creativo sono gli “Artefatti”, opere in cui lo stile dell’artista, ironico e volutamente sgrammaticato, è ravvisabile ma non scontato. In essi l’artista interviene in maniera seriale per mezzo di piccoli stampi da lui stesso creati, coniugando accenti pop alla consueta vena poetica ed evocativa. Pesci, uccelli, minuti edifici memori dei villages, si ripetono incessantemente creando inedite texture iconiche. Vere e proprie scritture segniche lanciate all’infinito in uno sguardo ironico sul mondo, in una reinterpretazione vivace del reale”.
La mostra sarà aperta dal 16 al 23 Agosto dalle 20 alle 23 presso Il Palazzo Baronale Gallone, in via Roma.

