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Leonardo Pestrin in arte Leo in Love

Cosa succede se si unisce l’arte, l’ironia e lo spirito giovanile?

Ve lo dico io: si incontra Leonardo, anzi no, Leo (in love).

 

Chi sei?

Mi chiamo Leonardo, ma prego sempre tutti di chiamarmi “Leo”. Lo trovo più confidenziale, più amichevole e, perché no, più plebeo.

Ci tengo molto, quindi anche voi che state leggendo, se vi capitasse la disgrazia di incontrarmi, CHIAMATEMI “LEO”, CHIARO?!

Vivo in Friuli, ho vent’anni e sono uno studente universitario. Amo il cinema in maniera smodata (ed è infatti la mia materia di studio) e se c’è una cosa che voglio si sappia di me è che amo RIDERE.

E amo ancor di più FAR ridere.

Che poi ci riesca o no, beh… Quello è un altro paio di maniche!

 

Ah, sì… E faccio fumetti.

Rigorosamente comici.

Ovviamente.

 

Qual è la tua arte?

 

Faccio fumetti.

E il fumetto è sicuramente la forma d’arte con cui riesco

ad esprimermi meglio.

“Ma… Emmm… Allora perchè… Emmm… Studi… Coff,

coff… Cinema?!…” potrebbe giustamente chiedere

qualcuno.

E quello che risponderei io sarebbe “Certo, io ADORO il

cinema, ed è proprio per questo che AMO fare fumetti!”

Perché in fondo (e ditemi pure quello che volete), qual è

la forma d’arte più cinematografica dopo il cinema

stesso? Io penso sia proprio il fumetto. Insomma, ideare

delle storie, creare dei personaggi e farli parlare,

scegliere il taglio delle inquadrature (ops, pardon…

delle vignette), adattare uno stile di disegno al genere di

narrazione…

Se non è cinema questo…

Ecco perché il fumetto.

Concilia la passione che ho per i film con quella ancora

più ancestrale, che ho sin da quando ho memoria, per il

disegno.

Poi è ovvio che mi dedichi con passione anche alla

realizzazione di cortometraggi e simili, ma facendo un

fumetto mi sento sempre e comunque più realizzato.

 

E poi mi piace scrivere.

Altro elemento comune sia al cinema che al fumetto.

 

Sì, vado forte in monotematica…

 

Qual è il tuo valore aggiunto?

Io parlerei di “valore recuperato”.

Le storie che metto in scena sono (almeno per ora)

semplici, molto elementari. Prevedibili addirittura.

Ma questo perché non potrebbe essere altrimenti.

Il protagonista delle mie storie non è nemmeno un

personaggio.

Il protagonista delle mie storie è una MASCHERA.

Un costume che tutti indossano, che tutti hanno

indossato e che tutti continueranno ad indossare.

Un singolo aspetto dell’animo umano.

Lo so, da come ne parlo sembra che stia declamando

con presunzione chissà quale opera aristotelica, ma

posso assicurare che si tratta di un concetto

infinitamente più semplice di quello che appare.

E che chiunque potrebbe concepire.

L’essere umano, come non smetterà mai di odiare, non

smetterà mai di AMARE.

Un singolo individuo, una persona fatta e finita può

farlo.

Ma non può farlo l’incarnazione di un concetto, un

rappresentante universale delle persone che amano.

O più precisamente, che CERCANO l’amore.

Ed è per questo che Leo (il protagonista, la mia

auto-caricatura) nonostante le ossa rotte, le dita

mozzate, i denti frantumati, i nasi rotti,

le umiliazioni e i fallimenti non si dà per

vinto e continua imperterrito a CERCARE.

Perché è quello che la sua natura di maschera gli

impone.

E questa è una comicità che non vedo più in giro oggi.

Una comicità lucida, chiara, non volgare, semplice (ecco,

appunto) e banale solo in apparenza.

Questo è quello che tento di proporre.

Quello che dico con “LEO in LOVE” è già stato detto, e

chissà quante volte…

Solo che lo dico a modo mio.

Per questo parlo di valore “recuperato”.

 

Quale messaggio vuoi trasmettere a tutti coloro che guardano i tuoi fumetti?

 

       Ad ogni modo, con la maschera che metto in gioco, lancio

il messaggio a cui tengo maggiormente, ovvero “MAI

SMETTERE DI CERCARE”. E non parlo dell’amore nel

senso più ovvio del termine, ma di qualsiasi cosa possa

dare, anche se solo per un istante, la FELICITA’.

Il nostro protagonista è fermamente convinto che per lui

si tratti dell’anima gemella, ma potrebbe sempre essere

qualcos’altro.

Qualcosa di cui lui stesso non si rende nemmeno conto…

Chissà…

So di essere eccessivamente sibillino, ma ripeto…

NON POSSO MICA FARE TROPPI SPOILER!

Dove possono trovarti le persone?

Dunque sul blog “LEO in LOVE presenta” troverete solo gli

albi della mia futura serie, l’epopea di Leo, LEO in LOVE

insomma.

Sulla pagina Facebook invece troverete gli aggiornamenti

sulle storie e dei disegni extra che sul blog non

troveranno spazio.

Infine c’è anche la pagina Instagram che ho creato per…

per…

Ma perché ho creato una pagina Instagram?…

Onestamente non lo so, ma… Pagina Instagram!

 

Qui di seguito i rispettivi link:

 

 

 

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fumetti,salento,talento

ALDO TOCCI ED IL SUO MONDO A STRISCE

Nella rubrica ARTISTI di oggi è il turno di ALDO TOCCI- fumettista Salentino.

Aldo Tocci nasce nel 1989, dal suo paese nativo (CASTRO) si avventura nel mondo del fumetto da autodidatta, coltivandone la passione in parallelo alla carriera scolastica ed, in seguito, a quella universitaria di stampo scientifico. Dopo la laurea triennale in biotecnologie decide che è tempo di far vedere al mondo alcuni dei suoi progetti personali tenuti nel cassetto: è così che prende vita la serie di strisce comiche “Mio Figlio è un Metallaro”.

Trasferitosi a Verona al fine di studiare per il conseguimento della laurea magistrale (in Bioinformatica e Biotecnologie Mediche), incappa invece nell’associazione culturale Cyrano Comics con la quale partecipa alla realizzazione di lavori ed eventi nell’orbita del fumetto.

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HAI AVUTO PUBBLICAZIONI?

“Sì, di recente ho avuto diverse pubblicazioni, qui di seguito elencate:

– Verticalismi in un episodio della serie “David & Hallis” (su testi di Sergio Lingeri);

-“Carmilla e le altre” (Delmiglio Editore) con una illustrazione;

-“E-Heroes” (Cyrano Comics) su testi di Massimiliano Loschiavo;

  • ancora su Verticalismi è stata pubblicata una striscia della serie “Mio Figlio è un Metallaro”
  • ho collaborato al 3° numero della Fanzine web “Popper” (http://issuu.com/popperpdf), inoltre ho anche creato la copertina per gli album di alcune band emergenti tra cui ricordiamo il gruppo rock “Desdemona” (https://www.facebook.com/pages/Desdemona).
  • cyranocomics.blogspot.com

QUANDO NASCE LA PASSIONE PER IL FUMETTO?

“La mia passione per il fumetto- dichiara- nasce più o meno durante l’infanzia, vedendo i cartoni animati in tv, avevo una voglia irrefrenabile di riscrivere le scene, soprattutto quelle che non mi piacevano. Durante le scuole medie ho cominciato ad inventare le MIE storie, quasi per gioco e per far fare ai personaggi le cose impossibili di cui fantasticavamo con i miei amici. Il mio primo fumetto era su un super-eroe tosto, trascurato che beveva, fumava e diceva un sacco di parolacce, tirava solo cazzotti da far vedere le stelle e si trasformava nei cessi dei bar, il suo nome era POWER TOCCI.”

Il MERCATO DEL FUMETTO IN ITALIA è REDDITIZIO?

“Ultimamente il fumetto ha preso sempre più piede in Italia ma non siamo ancora arrivati ai livelli americani, giapponesi o -per rimanere il Europa- della zona franco-belga. Il settore fumetto (come quasi tutti gli ambiti lavorativi Italiani) è saturo ed è sempre più difficile farsi largo tra le diverse produzioni piccole e grandi. Ovviamente ci sono alcune eccezioni (vedi Zerocalcare) che dei loro fumetti autoprodotti e pubblicati sul web (che non costa nulla farlo) hanno letteralmente sfondato! Questa è una grande motivazione per i giovani fumettisti come me a continuare a coltivare i propri talenti!”

COSA SI PENSA NEL SUD DEL FUMETTO?

“Nel sud, come nel resto d’Italia si “combatte” per la causa del fumetto come nona arte, e negli ultimi anni si cominciano a vedere i frutti di questa battaglia, basti pensare alle varie fiere che ogni anno sbocciano in ogni dove. Poi in sempre più mostre d’arte si cominciano a vedere tavole a fumetti e illustrazioni oltre che nelle mostre dedicate interamente al fumetto. Per quanto riguarda l’editoria ci sono diverse realtà sia nella grande distribuzione (basti pensare alla pugliese “Lady Mafia”) sia nelle autoproduzioni, come per esempio i calabresi di Popper con cui ho collaborato. Resta senz’altro il fatto che al Nord si possono trovare gruppi più ampi e più pubblicizzati che mirano non solo alla pubblicazione ma anche alla formazione, ne è un esempio la Cyrano Comics per la quale collaboro a Verona”.

Per tutti coloro che volessero sapere altro, i contatti di Aldo sono:

Twitter: @AldoTocci
[in questi ci sono i miei lavori in generale]
Mentre per quanto riguarda la serie “Mio Figlio è un Metallaro” si trova su:
Twitter: @MFEUM

Di seguito una serie di strisce…

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A tavola

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Chic

Mex

Jazzweb

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