5 febbraio 1965,5 febbraio 2018,amore,buon compleanno,confidenza,famiglia,genitori,importanza mamma,mamma,migliori amiche,sorelle
Buon Compleanno Mamma
Grazie Mamma per…

5 febbraio 1965,5 febbraio 2018,amore,buon compleanno,confidenza,famiglia,genitori,importanza mamma,mamma,migliori amiche,sorelle
Grazie Mamma per…
africa,appartamento,blogger,esperienze,famiglia,insieme,JACK RUSSEL,love,roma
Nei messaggi della pagina Facebook del Blog di Eleonora Marsella mi ritrovo spesso a leggere tanti quesiti, dai più svariati che, lettori e non, mi pongono in privato.
Il topic più frequente è sicuramente quello legato ad Africa, la mia jack russel terrier di 5 anni.
“Può vivere in un appartamento?”
“Non sarà una razza troppo attiva?”
“Vanno perennemente a caccia, non è vero?”
“Dorme nel letto?”
“Non perderà troppo pelo?”
“E con i bambini è un cane delicato?”
Adesso vi racconto la nostra storia.
Durante il secondo anno universitario decisi di prendere un cane mio, un cane che fosse la mia ombra. La mia famiglia ha sempre avuto cani e gatti, sono dunque cresciuta con l’amore per gli animali di qualsiasi genere. (Tranne per i serpenti, ma questo è un altro discorso).
Io sono una persona iperattiva, energica, sportiva (a tratti), amante della natura, tendenzialmente non sto mai ferma, sono molto curiosa della vita e questo m’ha portato ad effettuare una ricerca in internet.
La ricerca dei caratteri dei cani, caratteristiche, problematiche e informazioni varie.
Morale della favola? JACK RUSSEL e non se ne parla più!
Qualche mese dopo, cerco e trovo una cucciolata, mi metto d’accordo, vado a prendere Africa al sessantesimo giorno e torno a casa con la mia compagna per la vita.
Sono Salentina e i primi anni Africa ha vissuto in campagna. Tre anni fa, poi, mi trasferisco a Roma e non c’è ombra di dubbio: Africa viene con me.
Da una casa in campagna a un appartamento di 60 metri è un attimo e il cane è esattamente come te: si adatta, si plasma, diventa conforme alla tua vita.
Alla domanda più frequente “Può un jack russel vivere in un appartamento?”, la mia risposta è “Sì, un cane in appartamento può vivere ma…”.
Tutti i cani sono attivi e vivaci, il Jack Russel non è solo attivo, vivace ma è anche
Ok, penserete che sono di parte ma posso assicurarvi che non è assolutamente così.
La mia famiglia, amante di animali da sempre, ha avuto diversi cani, di diverse razze come pastore tedesco, dalmata, amstaff e tanti trovatelli, i jack russel, però, superiori, c’è poco da fare. Però ritorniamo alla domanda iniziale, dell’appartamento.
Un jack russel può vivere in appartamento se e solo se però le occasioni di USCITA sono varie e – preferibilmente- lunghe.
A Roma, per esempio, io e Africa usciamo in media 3 volte al giorno, alcuni giorni siamo sempre in giro, altri giorni – se piove per esempio- rimaniamo un pò di più in casa ma la media è sempre quella.
No, non è così difficile, come si può pensare, certo, il lavoro che svolgiamo può esser decisivo sulla vita dei nostri cani, ed è quì che entra in gioco il nostro SPIRITO ORGANIZZATIVO.
Io e Africa la mattina usciamo insieme, andiamo al mercato, se ci sono compere da effettuare ci andiamo a guinzaglio e spesso e volentieri ci fermiamo al Conad per effettuare la spesa. (Sì, perché ci è concesso entrare).
Quando rientriamo, in mattinata, vado a lavoro, incontro persone, vado in radio, insomma la quotidianità va avanti e quando rientro a casa, ovviamente, qual è la prima cosa che si fa? SI VA A CORRERE INSIEME.
PREMESSA: NON ho mai amato il footing, la corsa e affini ma da quando io e Africa viviamo insieme a Roma (tre anni), la corsa diviene il nostro momento della giornata dove ci si sfoga, insieme. Io sfogo i pensieri e lei annusa, corre, insegue, va a caccia e – ovviamente- si torna a casa piene di fango come se non ci fosse un domani. E il portinaio ci FISSA, ma questo è un altro discorso 🙂
LATO POSITIVO? Attività fisica che- senza Africa- non avrei fatto.
La sera, poi, si riesce insieme. Frequento pub in zona casa mia, a Roma, dove Africa è ben accetta, quindi viene con me e le mie amiche. Accanto a me, paziente, attende che la sua ‘mamma’ termini l’amaro o il dolce e poi si ritorna a casa.
Tantissime persone mi dicono “Ah come sei fortunata! Il mio cane non starebbe mai così buono, educato, seduto in un locale”!.
Io non penso sia questione di fortuna ma di pazienza. Mi spiego meglio.
Africa esce insieme a me da sempre, sin dai primi mesi, siamo perfino partite insieme per dieci giorni, dunque, è abituata a star con me DA SEMPRE, perché non dovrebbe star tranquilla? Certo, a volte si stanca, durante l’arco della sera a star ferma ma è facile: ti alzi, le fai un giro fuori e se ti va rientri nel pub.
Il cane ha le tue stesse esigenze: comprenderle non è così complesso.
DUNQUE
Può dunque un jack russel vivere in appartamento? Certo, TUTTO dipende da te.
E tu, hai un jack russel? Vivete insieme in un appartamento in città o immerse nella natura? Raccontami la tua esperienza!
2017,carriera,coraggio,donna,famiglia,futuro,il blog di eleonora marsella,love,riflessioni,vita
Il punto è che un “uomo” che ti mette davanti ad una scelta, non è un uomo. – E questa è una cosa certa-
Come quando devi decidere se far carriera o far famiglia: che cavolo significa? Che scelta è? Ma la vera scelta dove risiede?
Sono sempre più convinta che- questa- sia l’era delle DONNE.
Il momento storico giusto dove una donna può dire “Ao, io una famiglia non la voglio, non è nella mia natura perché preferisco esplorare il mondo, lavorare, incontrare, non eclissarmi, come vorresti tu o come sei stato abituato TU”.
Il punto è che si può star bene in due, se si sta bene da soli, la vera sfumatura da cogliere è proprio questa, risiede nella completezza personale non in quella di coppia. Che poi, tutte ‘ste coppie che vedo in giro infelici, arrabbiate: che ci fate? Il passato di verdure?
Ed ancora, una leggenda GIAPPONESE narra che quando il vaso si rompe, i cocci si mettono insieme, un filo color d’oro poi esalterà le crepe in futuro.
Se le crepe esistono è perché qualcosa si è sfaldato e questo non è certo UN VALORE AGGIUNTO ma QUALCOSA IN MENO che è venuto a mancare.
Star con una persona vuol dire TROVARE nel soggetto un valore aggiunto, per la nostra vita, quando questo non accade è perché il determinato soggetto non aggiunge MA TOGLIE.
Ecco perché io ammiro chi sa dire di no. Chi RIMANE da solo oggi perché non ha paura di un futuro diverso da come lo aveva immaginato.
Perché quando DICI DI NO ad un’esistenza opaca, triste, confusa di oggi STAI SOLO rispettando la TUA PERSONA DI DOMANI.
La foto è rappresentativa della mia esistenza: io che guardo davanti e non ho paura di nulla.
****
Lo scatto è di Federica Feddie Girardi, i meravigliosi capi sono di OUTFITFABIANA che m’ha reso donna, coi mesi a venire, e i capelli sono stati ordinati da Francesco la Vigna.