La Bella stagione è alle porte, le temperature salgono e anche i rischi per i nostri amici fidati crescono. Al primo posto nella Pole position dei pericoli ci sono Le pulci, parassiti esterni ematofagi: si nutrono del sangue di mammiferi e uccelli. Per animali domestici come cani e gatti esistono prodotti veterinari di vario genere (shampoo, fiale o collare antipulci) che contrastano l’infestazione da parte di pulci. Questi prodotti allontanano le pulci dagli animali, ma non difendono il proprietario o l’abitazione. Controllare tappeti e divani, sarebbe consigliabile. Al secondo posto nella lista ci sono le Zecche: parassiti ematofagi di molti animali e anche dell’uomo, e possono essere pericolosi agenti di trasmissione di malattie infettive. Le zecche sono vettori di diverse malattie, sia dell’uomo che degli animali le specie più comuni sono due: La piroplasmosi, o babesiosi, è causata da un protozoo che, iniettato dalla zecca tramite la saliva, si localizza nei globuli rossi invadendoli e distruggendoli provocando ittero, febbre ed emoglobinuria. Rari casi d’infezione umana sono stati segnalati nel nord-est degli Stati Uniti d’America e nell’Europa settentrionale. La rickettsiosi, o febbre bottonosa, e questa malattia provoca febbre, cefalea, artralgia ed una tipica eruzione esantematica localizzata sugli arti e sul tronco. Al terzo posto troviamo i forasacchi, della famiglia delle Gramineae, meglio conosciute come ‘zite di campagna’, Nella regione mediterranea, allo stato spontaneo, pur localizzandosi soprattutto in ambienti aperti, occupano praticamente tutti i tipi di habitat, dai boschi ai luoghi umidi, dalle dune sabbiose agli ambienti ruderali. I piccoli germogli s’insinuano nelle fessure di cani e gatti come nell’occhio, orecchio, artigli, zone intime e cosi via; esportarle è spesso un problema perché richiede l’apertura del corpo e quindi un’operazione chirurgica, spesso d’intervento. Quarto e ultimo posto il Problema Disidratazione: i colpi di calore sono le più frequenti, piccole dimenticanze sotto i raggi del sole o lasciati in macchina, possono portare a seri problemi canini. Delle piccole accortezze possono servire a migliorare lo stato di salute dei nostri amici animali, con un po’ più di attenzione è possibile salvaguardare e prevenire sgradevoli conseguenze. si ringrazia il Veterinario Andrea Puce per la sua collaborazione.
Ogni essere umano alla nascita viene iscritto all anagrafe e tale proceduta e’ stata indetta da Napoleone nel 1806. Il 14 agosto del 1991 e’ divenuta obbligatoria anche per gli animali, in particolare nell anagrafe canina. Con l’art. 2 della L.R.26/06 è divenuta obbligatoria l’esigenza improrogabile relativa all’impianto ed alla tenuta dell’anagrafe canina su base informatizzata regionale al fine di consentire l’immediata identificazione e quantificazione dei cani presenti nel territorio;. L’Anagrafe Canina Informatizzata regionale (ACIR) deve consentire l’interazione fra gli Enti Pubblici (Regione – AUSL – COMUNI ) ed i soggetti privati (Medici Veterinari liberi professionisti, Associazioni di volontariato, proprietari di strutture per il ricovero degli animali sia randagi che di proprietà) mediante l’uso di una banca dati che costituisca un punto di riferimento unico, facilmente aggiornabile e consultabile. Vediamo più nel dettaglio in cosa consiste l iscrizione canina del proprio cane: anzi tutto, viene installato in sede sotto cutanea auricolare sinistra (la posizione e’ stata scelta per convenzione) un piccolo dispositivo elettronico che ci permetterà, ad esempio, in caso di smarrimento, di leggere i dati del proprietario e ovviamente anche quelli del cane; questo procedimento dal punto di vista legislativo e’ un OBBLIGO che ha il proprietario verso il proprio amico cane. Oltre a rendere più facile la restituzione al proprietario, il sistema delle anagrafi, nazionale e territoriali, istituito con l’accordo Stato-Regioni del 6 febbraio 2003, garantisce la certezza dell’identificazione del cane, rappresenta un efficace strumento di dissuasione degli abbandoni, favorisce studi e interventi per la prevenzione e cura delle malattie degli animali. L’anagrafe canina regionale informatizzata consentirà il contenimento del fenomeno “Randagismo” che, allo stato attuale, provoca notevoli danni sia di natura sociale che economica: – Diffusione di malattie infettive (echinococcosi, leishmaniosi, rogne, micosi, ecc.); – Morsicature che provocano ricoveri presso i Presidi Ospedalieri e consequenziali spese per la profilassi antirabbica; – Costo relativo alle cure ed al mantenimento dei cani accalappiati presso le strutture di ricovero -Canili Sanitari e Rifugi di pertinenza comunale. – Costi relativi ai rimborsi per i danni causati dai cani vaganti. È necessario prestare la giusta attenzione ai nostri amici animali, sopratutto quando si parla di obblighi e doveri; e se anche tu, caro lettore e amante degli animali, non hai ancora provveduto a iscrivere il tuo compagno di giochi all anagrafe canina, affrettati nel farlo! Si ringrazia per la collaborazione il Veterinario Andrea Puce.