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Prima mostra del MARGINALISMO nel SALENTO

Dopo la piccola appendice espositiva del 2014 all’interno della biennale di Martano Syncronicart-2, domenica 18 ottobre 2015, alle ore 18.00, nella splendida cornice del Castello Aragonese di Otranto, si svolgerà il vernissage della prima mostra del Marginalismo, movimento pittorico fondato nel Salento e basato sul pensiero artistico-letterario di Lorenzo Polimeno. 

Lorenzo Polimeno, Landscape, 2014, Tecnica mista su faesite, 77,5x87,5

Lorenzo Polimeno, Landscape, 2014, Tecnica mista su faesite, 77,5×87,5

Il movimento è sostenuto teoricamente dai critici e curatori della rassegna Carmelo Cipriani e Raffaele Gemma, firmatari in Palazzo Baldi a Galatina del Manifesto del Marginalismo, assieme allo stesso Polimeno e alle artiste Maria Luce Musca e Annalisa Fulvi.

 

 

 

 

 

Il movimento promuove l’immagine di un mondo policentrico, composto da centri paritetici e non subordinati, in cui è riconosciuto il ruolo delle periferie nella determinazione di linee di ricerca originali e autonome.

I tre artisti firmatari si muovono all’interno del Movimento mantenendo ognuno la propria individualità, configurando il marginalismo in termini non solo geografici ma anche iconici, collocandosi sul crinale tra figurazione e astrazione.

Annalisa-Fulvi-Geometrie-rurali-1-2015.-Acrilico-su-tela-60x80

Annalisa-Fulvi-Geometrie-rurali-1-2015.-Acrilico-su-tela-60×80

 

 

Maria Luce Musca, Rosso, 2011. Acrilici su tela

Maria Luce Musca, Rosso, 2011. Acrilici su tela

 

La mostra, visibile fino al 31 ottobre, si avvale del patrocinio e del sostegno della

Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo e del patrocinio del Comune di Otranto e della Provincia di Lecce.

 

Al momento inaugurale, domenica 18 ottobre alle ore 18.00, interverranno, in presenza degli artisti coinvolti, il Sindaco di Otranto Luciano Cariddi, l’Assessore alla Cultura Lavinia Puzzovio, i curatori della mostra Carmelo Cipriani e Raffaele Gemma.

Al termine l’esposizione sarà ospitata in altre sedi istituzionali nel Salento ed in tutta la regione.

Accompagnerà la rassegna un libro sul movimento del Marginalismo, edito da Edizioni Esperidi, contenente gli scritti teorici e le opere degli artisti.

 

Vernissage: domenica 18 ottobre 2015 alle ore 18.00

Permanenza: fino al 31 ottobre 2015

Orari di apertura: tutti i giorni ore 10.00-13.00   15.00-19.00

Catalogo/Libro: volume edito da Edizioni Esperidi con foto a colori delle opere e testi di Carmelo Cipriani, Raffaele Gemma, Lorenzo Polimeno

Ingresso: per l’entrata al castello e la visita di tutte le mostre ospitate è previsto dal Comune il pagamento di un ticket d’ingresso (per info www.comune.otranto.le.it – Ufficio informazione e accoglienza turistica (Tel. 0836 801436)

 

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Giorgio De Chirico: Mistero e Poesia

Dopo i numerosi visitatori avuti negli scorsi anni, il Castello Aragonese di Otranto ospiterà dall’8 giugno al 29 settembre 2013 undici dipinti a olio, tre sculture e oltre trenta disegni, acquarelli e grafiche del Grande Artista Pittore e Scrittore Italiano Giorgio De Chirico, principale esponente della corrente artistica della pittura metafisica.

Partito dall’Italia con la sua Metafisica, nasce in Grecia nel 1888 e viene a mancare nel 1978 a Roma,  Nell’estate del 1909 si trasferì a Milano dove rimase sei mesi, all’inizio del 1910, si recò a Firenze dove dipinse la sua prima piazza metafisica, l’Enigma di un pomeriggio d’autunno, nato dopo una visione che ebbe in Piazza Santa Croce.

Le opere che De Chirico dipinse prima della costituzione della Metafisica erano definite enigmatiche, I suoi soggetti erano ispirati dalla luce del giorno delle città mediterranee, poi ha rivolto gradualmente la sua attenzione agli studi su architetture classiche, nella sua pittura, infatti, si fa sempre più sentire un’originale e romantica interpretazione della classicità e un interesse per la tecnica degli antichi Maestri rinascimentali. 

La migliore produzione pittorica di De Chirico è avvenuta tra il 1909 e il 1919, nel periodo dell’invenzione della pittura metafisica: i quadri di questo periodo sono memorabili per le pose e per gli atteggiamenti evocati dalle nitide immagini classiche nel Mentre era ricoverato all’ospedale militare di Ferrara nel 1917, De Chirico conobbe il pittore futurista Carlo Carrà, con cui iniziò il percorso che lo portò a perfezionare i canoni della pittura metafisica: a partire dal 1920 tali teorizzazioni furono divulgate dalle pagine della rivista “Pittura metafisica”.

Giorgio De Chirico fu anche autore di scritti teorici, memorie autobiografiche, raccontini e di una vera e propria opera letteraria di una certa importanza soprattutto influenzata dall’era del fascismo.

L’esposizione monografica su Giorgio De Chirico illustrerà il percorso dalla sua opera all’insegna della Metafisica che scorre lungo le diverse fasi stilistiche del suo lavoro: recupero della tradizione classica, suscitazioni surreali e riavvicinamenti alla realtà s’intrecciano in un universo di mondi, linguaggi e codici differenti. La figura umana è inesistente in quest’universo, sostituita da calchi di gesso di statue antiche o dai suoi tipici manichini: le famose MUSE INQUiETANTI, senza volto, sorvegliano imperscrutabili la sua dialettica sospesa tra rievocazione e invenzione.

D’altronde, come diceva lo stesso Pittore, senza la scoperta del passato, non è possibile la scoperta del presente.

La mostra sarà aperta tutti i giorni, Giugno e Settembre dalle 10 alle 21, Luglio e Agosto dalle 10 alle 24; con un ticket d’ingresso pari a 7euro sarà possibile prendere visioni di alcune delle più belle opere di De Chirico per assaporare parte della cultura Italiana che ci rappresenterà oggi come domani.

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