5 febbraio 1965,5 febbraio 2018,amore,buon compleanno,confidenza,famiglia,genitori,importanza mamma,mamma,migliori amiche,sorelle
Buon Compleanno Mamma
Grazie Mamma per…

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Grazie Mamma per…
amore,libertà,poesia,prosa
Ci siamo tenuti le mani
per un lasso di tempo che non potrei definire.
Io ero in lui
E lui era in me,
con le anime legate in unico dolore
dal sapore nostalgico.
Mi son rannicchiata in un angolo del letto,
quasi a non volere sgualcire la zona in cui
lo vidi per l’ultima volta.
Ho capito che il peso di una storia d’amore
si misura in base al numero dei battiti del tuo cuore
che vivono in suo ricordo.
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L’amore è quel sentimento che…accompagna il cuore durante le notti buie e infinite, lo riscalda, se ne prende cura, al mattino appare come se fosse stato un brutto sogno e al momento opportuno ti ricorda ciò che è accaduto, così, tu, presa coscienza di tutto, puoi trarre le tue conclusioni.
L’amore è quel sentimento che…più ce n’è, meglio è..è qualcosa che può diventare magico e che magico diventerà senza nessuna pozione magica, nessun incantesimo e non ci sono nemmeno delle bacchette, che, con un tocco delicato e profumato trasformano tutto ciò che ci circonda in cuori, cuori e ancora cuori.
Molti dicono “l’ Amore è facile, la cosa difficile è trovare qualcuno da amare”, beh io non credo sia così, l’amore vero ti colpisce d’improvviso, come se neanche ce ne accorgessimo, ci travolge e ci catapulta in una nuova realtà: QUELLA DEI SENTIMENTI.
Il vero punto è MANTENERE VIVO UN AMORE, già, perchè una volta avuta la fortuna di amare ed essere amati, tutto regge su delle basi solide che, se non coltivate al giusto modo, al primo temporale franeranno giù, portandosi con loro tutto ciò che incontrano, proprio come te o me, per esempio.
L’amore è quel sentimento che…..cresce come un fiore, se ti ricordi di innaffiarlo ogni mattino, si rafforza se lo curi, togliendo il marcio e le foglie morte, si nutre di te, proprio come fa una pianta con la terra e se sei disposto a farlo, a metterti in gioco, a dare te stesso e a sostenere sempre tutto, quella pianta metterà fuori nuovi fiori, che a loro volta daranno l’inizio ad un nuovo ciclo naturale, chiamato AMORE.
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..Stavo lavorando sulla tastiera da ormai diversi minuti, non so come mai ma, non riuscivo a scrivere nessuna frase interessante o di senso compiuto, il mio cane Africa continuava ad abbaiarmi a intervalli, ogni due o tre minuti, la prima volta ignorata ha proseguito ad abbaiare nuovamente, fino a fare la stessa cosa per almeno due altre volte, ad un tratto, nervosamente la grido, poi mi blocco, ci guardiamo, io dalla mia scrivania e lei dalla sua postura per terra ma a capo alzato, noto per la prima volta un orbita dentro i suoi occhi scura, molto scura, un colore intenso, profondo quasi quanto uno scrigno antico e consumato.. ecco, in quell’attimo ho avuto un illuminazione e ho pensato: ho trovato un amico.
Un cane è chiaramente una bestia ma, se ti soffermi a pensare,si comporta proprio come una persona, riconosce i tuoi atteggiamenti, capisce quando stai per uscire, si avvicina quando non viene preso in considerazione e la notte, se glielo concedi, si infila nel letto a riscaldarsi con te, perchè il tuo cane cerca calore, proprio come faresti tu, con una persona, nel tuo letto.
Ti gira intorno, ti osserva, ti annusa per quanto tempo ritiene necessario, poi ti aspetta, tu lo guardi, ma lui, il tuo cane, preferisce studiarti un altro po, poi, stai al gioco e capisci che anche tu, infondo, hai ancora bisogno di capirlo perchè lui ha degli atteggiamenti così reali, che non hai mai avuto il tempo di capirli.
E quando ti lascia da solo, cambia stanza, esce in giardino, va a cercare il suo osso o il suo giocattolo, tu, istintivamente, lo so, ti giri a cercarlo e ti accorgi che non lui non c’è, sorriderai beffardo pensando che lui ti ha lasciato, che è andato a cercare qualcosa di più interessante di te, uomo autoctono che passi il tuo tempo al computer portatile ma d’un tratto, proprio mentre ti starai auto-convincendo che è semplicemente ‘una creatura di Dio senza cervello’ lo sentirai arrivare proprio dalle altre stanza verso di te, e lo riconoscerai dalle unghie per terra, dal suono del collare, dalla sua andatura pensate o per via di quel campanellino che hai voluto mettergli i primi tempi che lo prendesti, e proprio in quel momento penserai: HO TROVATO UN AMICO!
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La leggenda
Il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano per la fertilità, è all’origine di questa festa degli innamorati.
Fin dal quarto secolo A. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.
Determinati a metter fine a questa primordiale vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo “degli innamorati per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.
A Roma, nel 270 D. C il vescovo Valentino di Interamna, (oggi è la città di Terni), amico dei giovani amanti, fu invitato dall’imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio, 270, San Valentino fu lapidato e poi decapitato.
La storia inoltre sostiene che mentre Valentino era in prigione in attesa dell’esecuzione, sia “caduto” nell’amore con la figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla e che, in seguito, le avesse firmato il seguente messaggio d’addio: “dal vostro Valentino,” una frase che visse lungamente anche dopo la morte del suo autore.