“Scritto sulla sabbia” di Fausto Vitaliano

Perché ho comprato questo libro?

Perché prima mi son innamorata del libro, nella sua estetica e poi… LA STORIA M’HA RAPITO!

Fausto Vitaliano ha una grande capacità: il suo stile è calamitante e la voglia di mangiar letteralmente la storia è dietro l’angolo.

“Stai imparando a nuotare dove non si tocca!”

Con questa frase vi introduco SCRITTO SULLA SABBIA, un’indagine di Gori Misticò, protagonista indiscusso della narrazione di Fausto Vitaliano.

Siamo in Calabria e i tempi delle streghe non son così lontani, anzi.. Esterina Castellano lo sa bene, la sua memoria durerà per decenni scoprendo poi che la verità è assolutamente un’altra. (E lo scopriremo attraverso 328 pagine)

Federico Costantino sale di livello dopo che Gori va via ufficiosamente. L’indagine però sarà condotta da entrambi i carabinieri tra i dolori di Gori e la stima che Costantino nutre nei riguardi del Maresciallo.

La storia si apre con un calabrese, pescatore, che ha un compagno di viaggio: un serpente. (Che particolarità!); lo stesso in un bosco “maledetto” incontrerà un corpo non ben identificato.

In piazza, poi, c’è una corsa politica, sociale e imprenditoriale tra vari soggetti che faranno parte del romanzo.

Nicola, il dottore, chiude l’amicizia con Gori dopo alcuni pugni in faccia, Julia e il cambio di vita, l’agente Maioni, Michele (un amico scomparso giovane che tiene compagnia nei monologhi interni di Gori), la vedova Mastranzo, Catone Ruggiero, Catena Ciullo, Guido Salmastro (il barbiere e il suo taglio), il proprietario del bar del centro Saverio Cozzetta, Don Vito.

“Tutti tengono una seconda possibilità e questa possibilità si chiama domani”

Gori possiede IL GENIO, pensa che sia la soluzione, chissà se alla fine lo sarà davvero?

SCHEDA

Nelle storie di Topolino nessuno invecchia, a ogni nuova puntata si ricomincia da zero: ma la vita vera non è così e Gori Misticò lo sa bene. Ex infiltrato in operazioni di antiterrorismo al Nord, poi ritiratosi in Calabria vicino alla mezzaluna di sabbia della sua giovinezza, Gori si trova a fronteggiare il nemico più crudele: le cure non hanno funzionato, la malattia avanza e lui non intende concederle l’ultima parola. Ma come al solito qualcuno ha bisogno di lui. Il brigadiere Costantino, per esempio, è alle prese con il caso di una donna trovata morta… per la seconda volta, visto che all’anagrafe risulta deceduta da anni. Due bambini sono stati rapiti, forse dalla strega con gli occhi verdi che si dice abiti nel bosco della Papalùta. Una ragazza misteriosa lo invita a provare la linea di volo tesa tra le montagne e il mare. E, infine, da un cassetto spunta la foto del latitante che ha inseguito per tutta la vita: suo padre. Trent’anni prima, lui e il suo più grande amico erano dove la cassetta postale arrugginita è l’ultimo segnale di presenza umana, al limitare del bosco, senza trovare il coraggio di entrarci. Ora non ci sono più scuse per tornare indietro.

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