Recensione di Francesco Leo
Recensione di Mordraud – Libro secondo
Eccomi alla seconda recensione di questa tetralogia che non smette mai di sorprendere!
Le aspettative non sono state deluse con questo secondo episodio della saga, in grado di coinvolgere il lettore sotto ogni punto di vista, specie nelle pagine conclusive del romanzo dove si raggiunge il climax.
Dopo gli eventi del primo volume, ci ritroviamo tre fratelli chiamati dal destino a cambiare vita e tutto sembra ricominciare da capo.
L’autore è stato molto abile nel lasciarci il ricordo delle vicende accadute in passato come se le avessimo vissute sulla nostra pelle ed è lo stesso stato emotivo che viene cucito sui personaggi, specie su Dunwich e Mordraud.
Lo sviluppo dei personaggi continua, c’è una crescita sostanziale nei protagonisti. Un occhio di riguardo per Gwern, forse, che si ritrova davanti a una realtà impensabile: persone che credeva amiche rivestiranno ruoli di bersaglio; inoltre abbiamo la prima esperienza amorosa per il giovane, che inciderà non poco sulla sua psicologia e in ciò che vuole trasmettere al lettore.
Il ritmo di narrazione oscilla tra momenti lenti e altri più incalzanti, sino a giungere al crescendo finale come è stato riportato poche righe più su.
Ottimo anche lo stile che contraddistingue l’opera e lo scrittore, in netto miglioramento e che determinano un costante impegno da parte di Fabio Scalini, che ha saputo utilizzare le proprie abilità in modo assennato e calibrato, senza strafare.
Apprezzata la narrazione laddove sembra riportare i tre fratelli a ricongiungersi per poi impedirlo a causa di motivi mai scontati. Questo è stato sicuramente un tassello del modus operandi dell’autore nel tenere incollato alle pagine il pubblico che non va sottovalutato e che ha contribuito ad arricchire l’esperienza di lettura.
È importante fare in modo che al termine della lettura il lettore abbia la voglia spasmodica di leggere il seguito e in questo caso Fabio ci riesce come per il primo episodio, alimentando ancor di più le aspettative e il dolore metaforico dell’attesa.
Una dosata miscela di azione, intrighi politici, tradimenti e riflessioni – quest’ultima fatica dell’artista – che conquista e rapisce il lettore.
Attesissimo il seguito.
Congratulazioni a Fabio Scalini, ampiamente meritate!
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