Ramadan #2Day
Devo spassionatamente affermare che il secondo giorno è stato più duro del primo. Non so bene perché ma è così; oggi la fame m’ha divorata nel pomeriggio e per concentrarmi riflettevo sui tanti poveri che incontro sempre in metro o presso la Stazione Termini, penso a tutte le associazioni che si danno da fare, penso a tutto il benessere che ci circonda e mi chiedo: perché esistono persone al mondo che patiscono ancora la fame?
La mia amica musulmana ogni mattina mi manda un sms, due ore dopo fa la stessa cosa, a pranzo se può mi chiama e nel pomeriggio s’accerta della mia esistenza, quando poi arrivano le 20.30 mi scrive: <<Buona colazione amica mia!>> E a me scappa sempre un sorriso quando leggo le sue parole, rido con il telefono in mano pensando che a tanti chilometri ho una sorella acquisita in un viaggio che mi tiene la mano, a distanza, in questa mia nuova esperienza del digiuno, della riflessione profonda e dall’astensione da vizi e virtù.
Straordinario quanto tempo si risparmi in questo modo: senza pensare a pranzi, pause e spuntini vari, il tempo è ottimizzato alla massima potenza, nonostante la stanchezza si faccia sentire dopo qualche ora. Pensare, però, che è solo un’azione che ci ricorda come vivono le persone più sfortunate di noi, perché a noi è data ancora l’opportunità di scegliere di cosa nutrirci e quando.
Straordinario quanto io stia riflettendo su delle tematiche non del tutto scontate.
Quando arrivano le 20.48, ora del tramonto a Roma, sono quasi indecisa se bere un bicchiere d’acqua o aspettare, perché non sono mai certa che sia l’orario giusto e così attendo sempre un minuto in più, in modo da non rovinare proprio all’ultimo momento ‘questo mio fioretto’- detto alla cattolica maniera 🙂 perché in fondo, se preso in questo modo, è di questo che si tratta.
Ho notato che nelle ore più calde, le 14 circa, ci sono pochi musulmani in giro, nelle loro botteghe c’è anche poco movimento, mentre l’orologiaio sotto casa, musulmano anche lui, siriano, non segue il Ramadan- << Non è per la fame Eleonora, è per il tabacco>> << Appunto amico mio, una ragione in più per smettere>> Lo saluto in arabo e mi allontano, stranita quasi dalla sua reazione: è il primo musulmano che incontro che non segue il Ramadan, chissà se sono in tanti, dove sono gli altri?
A parte gli altri, penso a me: ho riflettuto, digiunato, rinunciato, osservato… Quando però ho bevuto e ho addentato la mia cena ho pensato: però quanto sei fortuna Eleonò, hai la facoltà di poter scegliere: non è forse MERAVIGLIOSO?
Trackback dal tuo sito.