La forma e la sostanza
Autore: Roberto Robert
Prima uno, poi due, poi tre, infine quattro.
Quattro cadaveri. Quattro giovani donne assassinate mentre si trovano per strada a esercitare quella che viene definita la più antica professione del mondo.
Due nigeriane e due romene, uccise seguendo una ferrea alternanza di colore della pelle e di data. E su tutti i corpi, strane incisioni post mortem. Un messaggio, di cui però non si riesce a comprendere il significato.
In tutta evidenza, in Bergamasca si aggira un serial killer di prostitute. La Procura indaga, ma il caso appare davvero intricato. Si decide così di affidare a un consulente il compito di affiancare Forze dell’ordine e magistrati nelle ricerche dell’autore dei quattro omicidi.
Secondo Terzi, docente universitario, è il criminologo più noto in città. Accetta l’incarico e mette subito al lavoro i suoi collaboratori di studio.
Fuori, intanto, la malavita infiamma le notti. Protettori africani e dell’Est Europa si accusano reciprocamente di quelle morti. Ne nascono agguati, aggressioni, sparatorie, che nemmeno l’autorevole intervento della Regina degli zingari riesce a sedare.
Finché, d’un tratto, compaiono alcune prove che vengono ritenute determinanti e che causano l’arresto di una persona insospettabile.
Ma il professor Terzi, nonostante gli elementi a disposizione, non ci sta. Si scontra con la Procura, sostiene che la pista seguita è sbagliata, che occorre indagare ancora. Alla fine, sconfitto, lascia l’incarico. Il caso appare ormai risolto.
Accadranno invece altri inspiegabili delitti, e Secondo Terzi tornerà sulla scena. Sempre contro tutto e tutti, contro anche le evidenze, ma con la forza delle sue intuizioni.
Perché, sostiene il criminologo, l’unica religione che professo è la ricerca della verità.
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Giuseppe Raineri –
Sono un lettore di Robert ed ho seguito il suo percorso di scrittore dall’inizio.
In questo romanzo dove viene sposata con più intensità la vena gialla del racconto, ho visto evidente un’ulteriore maturazione narrativa senza che sia venuta meno la cifra stilistica che caratterizza lo stile dell’autore.
I personaggi sono vividi ed hanno obbligato chi scrive a destreggiarsi tra lingue e cadenze tra loro molto diverse.
La storia, per quanto debba rendere conto del genere narrativo, lascia spazi a considerazioni, a riflessioni che sono il risultato certamente di studi, di approfondimenti sulla natura delle indagini, di attente riflessioni sul nostro mondo.
Senza che se ne renda direttamente conto, il lettore viene inevitabilmente coinvolto nelle sviluppo della trama, ma anche guidato per mano a riflettere sulla nostra condizione e i temi caldi della società: l’incontro-scontro di culture, l’ipocrisia dei costumi, della fede.
Ho apprezzato in modo particolare l’originalità nella scelta inusuale della professione di chi è il cuore pulsante delle indagini, il ritorno di un personaggio femminile uscito in maniera rocambolesca da “Il fetore dei soldi”, l’umanità di Secondo Terzi, il modo in cui è stata tratteggiata la disumanità di altri personaggi..
Della storia in sé mi taccio per scelta comprensibile, lascio la parola ai “colleghi lettori”.
Maurizio Rigoni –
Un libro avvincente che cattura immediatamente il lettore. Il ritmo che lo contraddistingue rende difficile staccaresene. Roberto si è rivelato ancora una volta un ottimo scrittore. Ora non resta che aspettare con impazienza la seconda indagine del Prof. Terzi.
Alberto –
Io lo consiglio…Seguo l’autore fin dal suo primo romanzo, pubblicato diversi anni fa, e devo confessare che con questo ultimo poliziesco ha davvero compiuto un ulteriore salto di qualità. Testo asciutto, personaggi ben delineati, storia credibile, sono i tre elementi (ma non vi dico quali..) che inducono a leggerlo tutto d’un fiato.
Come spesso accade con i libri di Roberto Robert, l’inizio pare un servizio di cronaca: un killer di prostituite si aggira per le strade della Bergamasca, compiendo una strage di ragazze.
La Procura, le cui indagini non portano a risultati, incarica allora il criminologo Secondo Terzi, il protagonista del romanzo, affinché faccia luce sulla personalità del killer.
Si susseguiranno altri omicidi, e sparatorie, e lotte per il controllo delle attività notturne. Saranno le intuizioni di Secondo Terzi, la sua capacità di interpretare ogni più piccolo indizio, che permetteranno la soluzione del caso dopo diversi colpi di scena. Ma non voglio rivelare nulla..
Un poliziesco che entra a pieno titolo nella migliore narrativa di genere, e che lascia il lettore in attesa di altri casi da risolvere. Che nasca magari un ‘Montalbano bergamasco?’ Ai lettori la sentenza!
Carmen –
Il lettore viene calato nel mondo della attualità criminale dedita alla prostituzione e al malaffare. Il clima è quello del giallo di tipo noir con una cruda descrizione delle vessazioni cui vengono sottoposte alcune ragazze dedite al mestiere più vecchio del mondo. Tutto ciò contribuisce a rendere il racconto degli avvenimenti molto coinvolgente emotivamente e si vive lo sviluppo degli eventi successivi con ansia e partecipazione. In questo contesto si inserisce il gruppo di personaggi che si contrappone dal punto di vista investigativo alla malavita e che alla fine riuscirà a prevalere attraverso un interessante percorso di deduzioni e di colpi di scena. In conclusione un libro molto più sostanza che forma, come le cose che piacciono di più.
Ludovica –
Ho letto questo romanzo tutto d’un fiato, è davvero difficile costringersi a smettere! La trama è avvincente, i temi trattati sono d’attualità e fanno riflettere, il ritmo della narrazione è scorrevole e avvincente. A mio parere però la carta vincente de “La forma e la sostanza” sono i personaggi. Piccoli capolavori a tutto tondo, prendono vita davanti ai nostri occhi e ognuno di loro si imprime nella memoria. Soprattutto non si può fare a meno di affezionarsi al professore di criminologia Secondo Terzi, uomo di spiccato intelletto la cui malattia lo rende un uomo di pensiero più che d’azione.
Si spera che l’autore Roberto Robert continui la saga, non vedo l’ora di leggere un eventuale sequel!
Angelo –
Primo libro giallo del mio caro amico Roberto. Ottimo giallo ambientato a Bergamo, scritto molto bene con un intrigante personaggio “ un criminologo “ che alla fine risolverà in modo imprevisto il caso. Scrittore ormai maturo che sa coinvolgere il lettore con una trama imprevedibile ed una meticolosa descrizione dei luoghi e dei personaggi.
Riccardo –
La vita ordinata di una tra le città più tranquille della Lombardia, è solo apparente.
Mentre l’operosa popolazione si riposa dall’onesto travaglio, i clan delle attività notturne sono padroni della notte e delle azioni illecite. Una città dai due volti e come dottor Jekyll e mister Hyde, completamente opposti caratterialmente.
Una serie di femminicidi che ha per obiettivo giovani prostitute pare non trovare il colpevole, benché l’autore di questi atroci delitti lasci dietro di sé una sorta di firma.
Il criminologo Terzi dovrà muoversi tra i non pochi rompicapo e i suoi seri problemi fisici, in una trama che fino alla fine non svela la soluzione.
L’inusuale figura del criminologo rompe ogni cliché della letteratura di questo genere.
Ho trovato due dimensioni di lettura, una riguarda la trama molto interessante perché intriga e l’altra invece sul il versante etico che mette in luce come le organizzazioni malavitose riescono a coordinare tranquillamente i loro loschi affari.
La vicenda ha tutti gli ingredienti per avvincere e incuriosire il lettore che si cimenterà, senza dubbio per trovare prima della fine la conclusione del mistero.
Ma l’esito non è così scontato.
L’autore ha saputo mixare con dovizia tutti i componenti del giallo in una storia molto verosimile.
Dunque buona lettura
Tommaso Landini –
QlAl suo quinto romanzo, Roberto Robert si cimenta con un poliziesco classico, e lo fa con risultati invidiabili. La trama è originale, ricca di colpi di scena, complessa ma non contorta, facilmente fruibile e godibile. L’autore è bravo nell’accompagnare il lettore lungo gli aspetti più oscuri e tecnici della vicenda, come le procedure giudiziarie o le valutazioni medico scientifiche, rese in modo preciso e chiaro ma senza pedanteria. Il personaggio del protagonista ricorda in qualche modo il Lincoln Rhyme di Deaver, ma a differenza dell’omologo americano, Secondo Terzi mostra un lato umano dipinto in modo efficace, che lo avvicina a chi legge. Per questi e per mille altri motivi, “La forma e la sostanza” è un poliziesco ben scritto e accattivante, che vi consiglio.