Primo giorno d’avventure al Festival Internazionale del Giornalismo

Devo confessarvi che, nonostante non sia la mia prima volta a Perugia, questa cittadina tende a sorprendermi sempre, dai vicDSCN7996oli, ai mattoni, alle chiese, ai colori, fino alla civiltà di chi la ‘compone’.

Mentre bevevo il mio caffè questa mattina affacciata alla finestra del mio meraviglioso hotel, guardavo e riguardavo il programma del Festival internazionale del giornalismo della giornata corrente e in preda ad euforia e indecisione ho optato per la scelta X: dirigiti in centro e poi decidi.

 

E così è stato, sono arrivata, camminando nelle incantevoli stradine del centro storico di Perugia presso il Palazzo Sorbello, ho seguito una conferenza sul ruolo dei DSCN8001social all’interno della letteratura d’oggi e stretto tante mani. Tra l’altro in un attimo fugace uno scrittore esordiente m’ha donato il suo libro durante il panel discussion, non concedendomi nemmeno il tempo di ringraziarlo. Io l’ho sempre sostenuto che gli scrittori sono esseri meravigliosi.

Tra un toast e una bionda in Piazza Italia la pausa pranzo è volata e così mi son diretta presso un altro incontro dal tema caldo: fare giornalismo d’inchiesta d’oggi. Inutile dirvi che l’intero incontro è stato ricco di spunti, domande e curiosità da parte di speakers e pubblico venuto a seguire l’argomento.

Tra un incontro, un caffè con un collega e vari giri, il sole è già tramontato, attendo diversi minuti l’autobus e indovinate un po? Lo stesso autista di ieri che m’aveva addirittura proposto un giro in autobus a tarda serata. Vi ricordate? Ebbene, amici cari s’è evoluto:

“Alle 23.15 ho l’ultima corsa, alle 23.20 porto due pizze in hotel”- Ammicca, lui…

“Ah, interessante. Semmai la pizza lasciala in reception?”- Controbatto io, tollerando ancora un po.

“Ma come devo fò io con te? Mi sono innamorato”-

“Te innamori facile eh?” IMG_7614

“Forse sei più tipa da birreria. C’è un pub carino prima del tuo hotel!”- E me lo indica, mentre procediamo con l’autobus.

“Giochi a poker? Questo è il momento in cui io…. FOLD”- Rispondo io, ironizzando.

“Se non vuoi nemmeno la cena, fò una foto”- L’autista mi dice ridacchiando.

 

Ok, penso io, vediamo che cazzo fa.

Scatto un selfie, lui ride, dice di pubblicarlo, non sa manco il mio nome. Ndo lo pubblico?

 

Esco dall’autobus, mi dice che domani farà la stessa tratta, mi chiede il nome… ma sono giù sul marciapiede in un battibaleno.

 

 

Entro in reception, ritiro la chiave della camera e la signorina esordisce con

“Signora Marsella, c’è un pullman privato che ogni giorno porta voi giornalisti in centro. Da domani si fermerà proprio alla sua entrata”.

(Dice questo, amici, perchè l’hotel è composto da quattromila stanze che si snodano in due palazzi collegati da corridoi e ascensori.)

 

Ringrazio la signorina, ricordandole però che esiste solo un ‘Signore’ , e non sono io. 😉

 

Ti sei perso il racconto di ieri? Eccolo quì http://ilblogdieleonoramarsella.it/benvenuta-a-perugia/

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