Mi sono guardata allo specchio
Ero in giro con Africa, camminavamo a passo veloce come sempre, lei è sempre in forma e io ne approfitto per smaltire stress e qualcosina in più, però, proprio mentre riflettevo sul pranzo, giro l’angolo di una lavanderia di Marconi e mi ritrovo davanti ad un grandissimo specchio.
Cazzo, è veramente enorme, perché mai si trova qui?
Mi rifletto e da quand’è che ho i capelli così confusi? Africa odora l’angolo in basso dove c’è una ficalindia che si specchia anch’essa di fronte a me.
Certo, strano, una ficalindia a Roma, è una pianta che ho sempre incontrato in Salento, nella mia terra natia, ed è anche bella, verdissima in vigore, come ha fatto ad arrivare fino qui?
I misteri della domenica mattina son sempre così buffi: sarà mica dovuto alla birra di troppo del sabato sera? No, non credo, da quand’è che la bevanda dorata dà questi effetti?
Sollevo lo sguardo, i miei occhi vanno dal mio profilo alla pianta, poi guardo Africa e mi riguardo, mi riconosco.. penso che effettivamente i miei capelli sono da sempre come la paglia, gli occhiali da sole fanno parte della mia persona e Africa è sempre con me; eppure, per un attimo, non ho riconosciuto la mia immagine, sono stati pochi secondi, fugaci, brevi ma pur sempre reali e ho quasi avuto timore di non riconoscermi.
Immagina per un attimo: ti svegli, incontri uno specchio e ti chiedi, chi è la persona davanti a me? Non sarebbe irreale non riconoscersi?
Ho guardato dentro lo specchio e Mi sono riconosciuta. È stato l’incontro più bello dei miei 23 anni.
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Minti
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Bellissima!!
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