“L’esordiente” di Raul Montanari
Spoiler: Raul Montanari entra nella mia libreria per la prima volta.
Sono letteralmente innamorata del suo romanzo “L’esordiente” pubblicato con Dalai editore.
L’innamoramento avviene da subito considerato lo stile unico dello stesso scrittore.
Il protagonista si chiama Livio, da subito fa sorridere il rapporto che ha con la madre, conversazioni di pochi minuti dove lei, dall’altro capo del telefono, comprende subito il suo umore. Lei una donna bellissima, rimasta nel paese natale, apre le conversazioni parlando sempre della sua lavatrice.
Livio invece vive a Milano, è uno scrittore affermato, lo chiamano il giallista, definizione che lui odia.

Si presta all’interno dei programmi televisivi che detesta, frequenta di malumore salotti letterari, è ossessionato dalla vincita del premio dell’anno.
Durante i suoi corsi di scrittura incontra tantissime donne, Veronica lo farà innamorare, Veronica gli ruberà il cuore, Veronica sarà una stella danzante della sua vita.
Poi c’è Silvia, l’ex moglie rimasta sempre lì, ad attenderlo con occhi languidi, anche lei stella danzante offuscata però da emiliano, il suo nuovo compagno, amico-nemico stesso di Livio.
Un rapporto strano, morboso, dove i nemici di Livio sono i protagonisti della cattiveria dello stesso Emiliano.
A fine romanzo i conti torneranno ad essere dalla parte di Livio, forse qualche dente in meno.. ma quante soddisfazioni in più.

Consiglio questo testo sia per il suo stile unico, per le storie, per il suo mestiere: il protagonista è uno scrittore, si parla di un famoso premio in Italia e le dinamiche editoriali molto interessanti ne fanno da protagoniste.
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