“La rosa bianca di serpente- L’inizio della maledizione” di Greta Guerrieri

“La natura abbatteva ogni barriera e limite del mondo. Se avesse potuto farlo essa, avrebbe potuto farlo chiunque. Perché i miracoli esistevano, grazie alla forza di volontà. Il buio perenne si estingueva sempre, dopo lo scorrere di una nottata. Tutto passava, tutto cambiava. Anche lei aveva il dono di modificare il suo percorso e finalmente se ne era capacitata, grazie alle parole di Wolk.”

Greta Guerrieri, classe 1990, ci fa dono di una nuova saga fantasy: La Rosa Bianca di Serpente – L’inizio della maledizione, auto pubblicato. Questo volume narra una duplice vicenda: la prima segue il viaggio di Lais, un giovane cupo, solitario e dotato di occhi dall’insolito colore dorato; questi, stanco della vita condotta finora in povertà, decide di lasciare il villaggio in cerca di fortuna. Una serie di sfortunati eventi lo riporta suo malgrado tra la civiltà indesiderata, incrociando la sua strada con quella di Etka, ragazza solare e allegra dagli occhi viola. Quando Lais scopre di saper provocare strane reazioni e fenomeni innaturali, si rimetterà in viaggio insieme a Etka per scoprire la verità.

Contemporaneamente si sussegue la vicenda di Wolk e Jul, due giovani partiti dallo stesso villaggio di Lais per sfuggire a un’aggressione a opera delle guardie reali. Dapprima divise, queste due strade s’incroceranno fra strani incontri, eventi e rivelazioni di ogni sorta.

A una prima occhiata si rivela un “fantasy con poca magia”: l’autrice, in effetti, punta piuttosto – almeno per buona parte del romanzo – sull’intensità di ogni gesto, azione ed emozione compiuta dai numerosi personaggi presenti nel romanzo, ognuno ben caratterizzato e con un ruolo fondamentale, che affrontano problemi quotidiani tutt’altro che oscuri.

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Consigliato a tutti gli appassionati del genere, soprattutto quelli che ricercano una ricetta un po’ diversa dal “solito fantasy”, ma altrettanto gustosa.

Come nasce quest’opera letteraria?

L’idea è nata più di quattro anni fa come progetto a quattro mani tra me e mia cognata. Ci siamo sedute alla scrivania di suo fratello con l’intenzione di scrivere una storia insieme.

Con la premessa di non sapere cosa volessimo creare di preciso, abbiamo provato ad abbozzare teorie e idee su alcuni personaggi, alcuni dei quali sono rimasti attuali tutt’ora, perdendo ore ed ore a riflettere su questa idea.

Successivamente, poiché non trascorrevamo abbastanza tempo insieme, causa impegni tra famiglia e lavoro, concordemente abbiamo deciso che lo avrei portato io avanti.

Ho avuto l’idea di scrivere questo libro fantasy perché si potesse distinguere dagli altri, trattando all’interno di una storia puramente inventata, con un tema e delle sensazioni che alcune persone potevano aver sperimentato sulla propria pelle. Volevo scrivere qualcosa di innovativo, una storia che non si era ancora mai sentita e che fosse in grado di catturare l’attenzione dei propri lettori. Ha difatti una struttura che può richiamare sia giovani lettori che adulti, insomma è adatto per chiunque ami sognare o immedesimarsi nei personaggi descritti.

Il desiderio di scrivere questa storia è nato quasi da un’esigenza di dover tirare fuori le mie sensazioni ed emozioni, che tendevo a reprimere. Ho sempre avuto difficoltà nell’approcciarmi o discutere con le persone. Quando invece scrivo, tutto mi viene naturale e riesco ad essere me stessa. Quindi lo considero come una valvola di sfogo.

Quale messaggio vuoi trasmettere a tutti coloro che si ritroveranno tra le mani questo libro?

Penso che l’obiettivo principale di ogni scrittore, sia in erba come me che professionista, sia riuscire a trasmettere delle sensazioni ai propri lettori, altrimenti si ha già perso in partenza. Nel mio libro sono presenti molti personaggi dai caratteri diversi. Nutro la speranza che qualcuno sia in grado di immedesimarsi in essi e trovare conforto nelle loro vicende. Desidero appunto consolare le persone che leggono il mio romanzo, adolescenti in primis, spiegando loro che qualsiasi imprevisto che può succedere, qualsiasi difficoltà, cattiveria e ingiustizia che la vita a volte ci propone, non è per sempre perché a tutto c’è un rimedio e soprattutto non siamo mai soli come pensiamo. Ci sarà sempre qualcuno disposto ad aiutarci. La storia presenta per lo più diverse tematiche sulla vita di adolescenti e non solo. Ci sono vari riferimenti riguardo alla solitudine, alle ingiustizie della vita, ai tradimenti e alle scelte difficili da compiere. Il mio libro spiegherà come poterle affrontare, magari non sempre nei modi più facili e vorrei potesse essere d’aiuto per alcune persone.

Leggi il mio libro perché…

Penso sia una storia nuova e innovativa, creata con tanto amore e con il desiderio che venisse apprezzata, quindi spero di riuscire in questo intento e che gli darete un’occasione.

Progetti futuri?

In primis finire il secondo libro (attualmente in fase di scrittura) e poi con calma procedere uno alla volta con tutti gli altri ai quali vorrei poter dare vita.

Il libro merita 4 stelle su 5.

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