Il tempo rivela sempre ciò che siamo

Quando mi sono trasferita a Roma avevo 21 anni, per i 22 mancava qualche mese.

Quando ho deciso di trasferirmi a Roma ero spinta da diverse forze esterne, forze che m’hanno poi convinta a cambiare vita. E l’ho fatto. E mai me ne sono pentita.

Non me ne sono pentita neanche quando, questa mia decisione DI VITA, ha messo in discussione la mia relazione ‘d’amore’ che durava da tanti anni. Anni diversi. Anni in cui io ero al paesello ed era tutto bello, anzi carino.

Anni in cui ogni tanto immaginavi una famiglia, una casetta, dei cani e un orto.

Poi cresci e l’orto te lo vuoi fare da sola, per la casa pensi di non aver problemi, lavoro e metto i soldi da parte, che me frega? Per il resto poi non è necessario aggiungere altro.

Sono cresciuta con una determinata mentalità, mia madre m’ha cresciuta con determinazione, da lei ho appreso le basi per la vita, le basi per il mondo del lavoro, le basi per affrontare la quotidianità.

Non ho mai vacillato e le rare volte che non sapevo da che lato guardare, quello di mia madre è sempre stato quello giusto, perché è il mio esempio di vita.

 

Le mie coetanee, su Facebook, pubblicano foto di figli avuti nel frattempo, di matrimoni, di vacanze insieme mentre io progetto i miei prossimi eventi culturali a Roma, i miei prossimi viaggi di lavoro a Luglio, la mia prossima vacanza in solitaria ad Agosto. Tutto questo, per me, è bello. Tutto questo per me è normale. Tutto questo per me è sacrificio. Come del resto sono sacrifici anche quelli altrui ma io parlo solo di ciò che conosco.

 

I sacrifici sono stati la parola d’ordine della mia vita, della mia esistenza, del mio percorso.

Quante volte avrò imprecato perché di notte fonda ero davanti al mio MacBook per terminare qualche progetto mentre i miei coetanei erano ad ubriacarsi con aperol spritz da 2 euro.

Quante volte avrò sbuffato davanti a qualche esame, qualche impegno massiccio.

Quante volte ho sentito dire da mia madre ‘Stringi i denti oggi perché sorriderai e ti godrai il domani’.

Quante volte mi sono guardata nel mio piccolo specchio di Roma e tante altre volte ancora mi son chiesta se è questa la vita che voglio. E, vi svelo, nonostante tutto, nonostante i sacrifici, nonostante le perdite, la risposta è sempre stata sì.

 

Questo pensiero domenicale lo dedico a tutte quelle donne che, come me, hanno lasciato la propria terra natia per rincorrere e realizzare qualcosa per la propria vita, per la propria esistenza, per la propria persona.

Qualcosa più grande di loro ma che alla fine farà grande la loro esperienza.

 

Il tempo non ci cambia, rivela solo ciò che siamo, chi siamo, ciò per cui siamo nati.

 

Io non sono mai stata come gli altri. Non mi sono mai inserita in nessuna categoria, volutamente e indirettamente. Ho sempre avuto sogni grandi, ho sempre avuto ambizioni alte e le persone che ho perso, col tempo, è perché il tempo, ancora una volta, ha rivelato la loro vera esistenza e del resto ciò che sei realmente, esce sempre fuori. Prima o poi.

Dedico questo pensiero a tutte coloro che si mettono in gioco, a carte scoperte e col viso sorridente perché è il sorriso l’arma più forte.

 

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