Il ritorno alla scoperta

Il ritorno nel Salento dopo tanti mesi di metropoli romana è sempre emozionante e rilassante.

 

Lo è ancor di più nel periodo natalizio perché sai che anche i tuoi cugini che vivono a Milano torneranno giù e tu sarai felice, come una bambina, perché rivivrai quegli attimi di spensieratezza andata che il tempo non può restituirti.

 

“Ele lo sai che lo zio ha piantato delle melanzane spinose?”- Mi chiede mia zia Rosaria, qualche ora dopo il mio ritorno a casa.

“Melanzane spinose? E che è ‘sta novità? Certo che se ne inventa una più del diavolo!”

“Sì, sì, ti dico che sono spinose! Guarda in giardino!”- Mi indica lei con la mano lì fuori.

 

Ed io in giardino ci vado e scopro, ancora una volta, che mio zio sperimenta e pianta continuamente cose surreali!

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Non solo scopro che nel mondo esistono melanzane spinose, scopro essere anche arrampicanti e…. resistenti a qualsiasi temperatura!

Il Salento ricoperto di neve nelle ultime ore

Il Salento ricoperto di neve nelle ultime ore

Wikipedia (credibilità.. quanto basta) cita:

Il chayote (Sechium edule) è una specie della famiglie delle Cucurbitacee, originaria del Sud America e coltivata nei paesi dell’area costiera del continente e nelle isole. Il maggior esportatore di Chayote è la Costa Rica. È conosciuto anche in Italia, dove è chiamato zucca centenaria, zucchina spinosa, patata spinosa, melanzana spinosa, melanzana americana, lingua di lupo;patanzane; in realtà è corretto chiamarlo con il suo nome italianizzato dal nome scientifico Sechium edule (quindi sechio) oppure col nome spagnolo chayote, di origine azteco (chayutli).

 

Io, semplicemente, le chiamo ‘melanzane spinose’ ed è di questo che si tratta in fondo.

 

“Zio quanto sono strane  queste melanzane, dove le hai trovate?”

“Su internetttee”- Mi risponde ed io rido come se non ci fosse un domani.

Ancora una volta penso che il web è un fantastico mondo fatto di cose, tante cose, tante novità e tanti esperimenti.

“Ma si mangiano?”- Chiedo curiosa.

“Tua zia le ha fatte fritte un giorno.. Erano buone!”

La zia ci guarda, mi guarda come a dire “ma quali buone, non si potevano mangiare!” e io sorrido, ancora una volta, pensando alla bellezza del tornare a casa, scoprire che tutto è come sempre ma con qualche piccola novità in più dettata dal mondo che cambia e evolve.

 

Il miracolo del Natale è questo: la tua casa, i tuoi affetti e le novità dei tempi.

 

P.S.

Grazie al web ho anche scoperto che per tutte le vacanze natalizie si è parlato di melanzane spinose ma…. non erano altro che zucchine ‘spinose’ 🙂 

 

 

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