Il Ramadan
Il quarto pilastro dell’Islam è il digiuno durante il mese del Ramadan, questa pratica religiosa è fondata su autorevoli passaggi del Corano e delle Hadit. È in una di queste ultime, attribuita al racconto di Abu Umamah, che si legge la più esplicita esortazione alla pratica del digiuno, considerata come via maestra per entrare nel paradiso dei giusti. Abu racconta infatti di aver chiesto a Maometto
O messaggero di Allah, dimmi di un’azione con la quale io posso entrare nel Paradiso! E Maometto gli rispose
Pratica il digiuno: non c’è via migliore per il Paradiso.
La pratica del digiuno sacro è diventata un segno distintivo dell’appartenenza all’Islam, ed è scrupolosamente seguita anche da molti Musulmani che vivono da generazioni la loro vita nelle secolari e frenetiche città dell’Occidente. Il digiuno comincia all’alba e termina al tramonto e durante il giorno è proibito non solo mangiare e bere, ma anche fumare e fare sesso.
Gli anziani e i malati incurabili e terminali sono esentati, a patto che un povero venga nutrito, a nome loro, per un periodo equivalente a quello del Ramadan.
Il digiuno viene infine rotto all’alba del primo giorno successivo a quello del mese di Ramadan, di solito con un frugale pasto a base di datteri e acqua. Poco dopo incomincia, finalmente, la festa di ‘Id al-Fitr’ la festa della fine del digiuno, che è un momento di gioia e di allegria, nel quale le persone si congratulano della prolungata privazione di cibo: le strade e le vetrine sono illuminate, in modo simile a quanto accade durante i giorni di Natale nelle strade dei Paesi Cristiani.
La data in cui si compie il digiuno islamico non è scelta a caso, il Corano dice che la sua rivelazione è avvenuta proprio durante il mese del Ramadan, ed è quindi questa ragione per onorare Dio particolarmente nell’anniversario di quell’evento decisivo. Un altro passo del Corano fa riferimento alla Notte del destino, in quella notte scesero gli angeli e lo Spirito, con il permesso di Dio, per fissare ogni cosa. I musulmani celebrano quell’evento nella notte tra i ventiseiesimo e ventisettesimo giorno del mese di Ramadan.
La pratica del digiuno è considerata oggi come uno strumento di purificazione nel mondo islamico, grazie al quale ci si taglia fuori dalle comodità del mondo per un periodo di tempo determinato e si riesce così a comprendere più profondamente la situazione di coloro per i quali il digiuno non è un periodica scelta religiosa, ma una necessità costante della propria vita.
Sarebbe pertanto un errore guardare al digiuno islamico come a un atto puramente rituale, incapace di avere effetti nel profondo dell’animo dei fedeli, un po’ come si trattasse solo di una dieta. I maestri della religione islamica sono concordi, in effetti, nel sottolineare come il culto e la venerazione dovuti a Dio siano in prima istanza una disposizione dell’anima e solo dopo si traducano i gesti e in osservanze.
Quest’anno il Ramadan è iniziato il 18 Giugno.
Fonte: L’atlante dell’Islam
Tags: il blog di eleonora marsella, islam, ramadan
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