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Come sopravvivere a un supereroe di Valeria Magini

Valeria Magini esordisce nel mondo editoriale con un piccolo libro ironico dal titolo Come sopravvivere a un supereroe edito da Alter Ego.

La giovanissima autrice racconta la storia di Elena, una giovane ragazza che incontrerà Filippo, il suo supereroe e amante di notte… Perché dico di notte? Perché l’oscurità del buio affiancherà i loro appuntamenti che…. Si riveleranno essere, poi, ricchi di eventi, inconvenienti, incomprensioni, parole non dette e cose fatte..

Ironico, simpatico, divertente: è così che si presenta il racconto scritto da Valeria Magini. Novanta pagine che vi accompagneranno in metro, ad un appuntamento di lavoro o durante il ritorno a casa, strappandovi un sorriso.

Idea, trama e descrizioni meritano 4 stelle su 5.

Intervistata per l’occasione, ecco cosa racconta:

 

Come nasce il tuo libro?

Ho iniziato a scrivere, perché è sempre stato parte di me. Sono cresciuta leggendo molti libri e disegnando con tante matite e pennarelli colorati. Il mio libro nasce dal bisogno di sperimentare con la scrittura. La lingua è la materia con cui negli ultimi anni ho iniziato a relazionarmi maggiormente; questo tipo di rapporto mi ha fatta porre l’attenzione sull’importanza delle parole, che a mio avviso devono essere “sincere”, ossia devono avere la forza di raccontare la realtà contemporanea per come è percepita nel presente, solo così voglio arrivare al lettore. Quindi ho sentito il bisogno di scrivere un mio racconto usando la “verità” delle parole, selezionandole dal mio vocabolario di lingua parlata, scegliendo quindi di non scrivere con un registro linguistico appartenente a un’epoca ormai superata e lontana (cioè come sto facendo adesso rispondendo!).

 

Il tuo libro in poche righe..

“Come sopravvivere a un supereroe” è un racconto che si fa scherno dei grandi romanzi classici –o almeno mi piace pensarlo- tramite l’atteggiamento parodico con cui tratta la struttura formale dei romanzi. È un testo che inoltre ironizza sulle relazioni uomo-donna, scegliendo il punto di vista femminile della protagonista, per narrare la vicende e fare sarcasmo.

 

A quale pubblico è rivolto?

A tutti coloro che hanno voglia di leggerlo! Rispondere in altro modo a questa domanda è come pensare di costruire un museo in cui poi solo un determinato tipo di persone hanno diritto ad accedervi.

Quale messaggio vuoi inviare?

“Come sopravvivere a un supereroe” vuole lasciare due messaggi che viaggiano in parallelo. Il primo riguarda la storia narrata: mai interpretare gli atteggiamenti di un uomo che preferisce lasciare intendere quello che pensa, perché è lì che si finisce di sbagliare iniziando a credere possibile anche l’esistenza degli asini che volano.

Il secondo riguarda invece il testo nella sua complessità: mai credere che l’introduzione, la prefazione, la critica eccetera possano essere elementi che danno maggiore valore al testo, perché un racconto deve reggersi in piedi grazie la forza di ciò che narra (per questo infatti, nel mio libro ognuna di quelle parti è usate per raccontare intreccio e personaggi).

 

Leggi il mio libro perché…

Perché potresti ritrovare parti di te o stralci di vita a te affini e questo potrebbe essere un modo per rivivere il passato, riflettere sul presente e decidere cosa volere e cosa invece no nel futuro.

 

Progetti futuri?

Diventare la prossima J. K. Rowling o crederci e provarci fino alla fine!

 

 

 

Come sopravvivere a un supereroe di Valeria Magini, 92 pagine, Alter Ego, prezzo di copertina 4,90 euro.

 

 

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Colori di versi di Silvana Rossellini

Silvana Rossellini, classe 1983 di Palermo, esordisce nel mondo editoriale con un’incantevole raccolta poetica dal titolo Colori di Versi edito da Apollo Edizioni.

Meravigliosi versi ricchi di sentimenti colorano le pagine del libro nato dalla penna di Silvana Rossellini che, pagina dopo pagina, si rivela essere un’autentica poetessa del XX Secolo. Le parole, incise con l’inchiostro, vi rapiranno il cuore e la vista sarà deliziata da scatti suggestivi creati da Mikifoshi d’accompagnamento alle parole di Silvana.

Trama, Passioni, Schiuma di mare, Abbracciami, Il Passato e tantissime altre vi rapiranno il cuore, ve lo posso assicurare. Silvana tocca l’anima con semplicità, risvegliando ricordi e sentimenti, a volte, lontani.

 

La raccolta poetica è consigliata a TUTTI. Il libro merita 5 stelle su 5, intervistata per l’occasione ecco cosa racconta:

 

Come nasce il tuo libro?

Il mio libro nasce dalle parole.Le parole come risorsa dell’anima. Le parole come bagaglio o peso che accompagnano l’andatura del cuore. Le parole come compagne, suggeritrici fedeli che oltrepassano i silenzi dei giorni, come melodia. Come un motivo che risuona tra i gesti quotidiani del vivere.

A quale pubblico è rivolto?

A tutti senza alcuna distinzione.

 

Quale messaggio voi inviare?

Non ti nascondo che questa domanda mi mette in seria difficoltà COLORI DI VERSI, nasce tra le mie mani e nelle mie mani, io la percepisco come una fune, alla quale ho dato vita auscultando le emozioni e tastando il cigolio dell’esistenza. Con occhi attenti e passi lenti ne ho ricavato dei suoni, che ho vibrato attraverso l’inchiostro addossato tra le sue pagine, in tal modo ne ho incavato un contenitore che ha finito con il contenere un piccolo mondo, il mio, ma anche, quello compreso fra mille frammenti di esistenze che mi hanno sfiorato, magari leggendo una biografia o ascoltando una confidenza, la quale ha varcato il mio ascolto, un ascolto che sconfina la frontiera dell’udito e che varca quello del cuore.

Mi chiedi quale messaggio voglio inviare

L’unico che mi viene in mente è l’invito alla lettura. La lettura di un sorriso di una lacrima di un’alba o di un tramonto. E all’ascolto, l’ascolto dei battiti che respirano dentro un sospiro, un ricordo o all’infinito rincorrersi delle ore.

 

Leggi il mio libro perché…

Perché ti sto parlando

La tua lettura è il tuo ascolto.

 

Progetti futuri?

I miei progetti futuri consistono nel proseguo di questo percorso comunicativo tra me e il lettore. Sicuramente altre raccolte poetiche come COLORI DI VERSI. Un progetto che vorrei realizzare sarebbe, mettere su carta tutte le mie poesie in lingua spagnola che stanno ottenendo dei buoni riscontri sia in Spagna che in diversi paesi ispanici dell’America latina

Inoltre mi piacerebbe proporre un mio libro che tratta di mitologia, materia che fa parte delle mie passioni.

 

Silvana Rossellini in Colori di Versi edito da Apollo edizioni, 105 pagine, prezzo di copertina 12 euro.

Sito CASA EDITRICE

 

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Lo zaino è pronto, io no di Marco Lovisolo

Marco Lovisolo esordisce nel mondo editoriale con un libro autentico dal titolo ‘Lo zaino è pronto, io no’ edito da Youcanprint.

L’autore narra una serie di viaggi da lui compiuti con lo zaino in spalla e la penna sempre pronta, in giro per il mondo, esplorando paesi colorati e ricchi di tradizioni.

Kenya, Messico e Guatemala, India del nord, Perù e Bolivia, Cambogia, Vietnam, Laos, Patagonia (Argentina e Cile) sono le terre esplorate da Marco che, con autentica tenacia, descrive i suoi percorsi con un filo conduttore centrale: l’ironia.

I volti incontrati, le storie incrociate, pro e contro, le dieci cose da fare, quelle da non fare, la frutta meravigliosamente delicata di terre incontaminate, gli animali dell’Africa, l’autonomia del viaggio in Perù, la storicità di ogni posto toccato con la narrazione arco-temporale sociale, le paure superate, l’armonia delle forme architettoniche e tantissimo altro ancora. Elementi narrati con un’ironia non da tutti, caratteristica che contraddistingue la penna di Marco Lovisolo.

Lettura consigliata a tutti coloro che vorrebbero partire ma non lo fanno, a tutti coloro che viaggiano spesso e a tutti coloro che sono curiosi di esplorare nuove terre attraverso l’inchiostro dell’autore.

 

Trama, descrizioni e stile meritano 5 stelle su 5.

Intervistato per l’occasione ecco cosa racconta:

 

Come nasce ‘Lo zaino è pronto, io no’?

In maniera un po’ strana, per la verità. Mentre ero in viaggio, tenevo i contatti con gli amici via e-mail. In poco tempo mi resi conto erano più interessati ai dettagli quotidiani che non alle grandi attrazioni. Cominciai così a raccontare in maniera ironica i piccoli disastri che combinavo e nel giro di breve tempo si venne a creare un piccolo gruppo di fan. A questo gruppo si è aggiunta un ragazza che in seguito è diventata la mia compagna di viaggio e di vita, la quale si è fatta carico di un’istanza che sentiva spesso ripetere dai miei amici: “Perché non scrivi un libro sui tuoi viaggi?”. Sembrava facile, ma non lo era affatto: le mail costituivano uno spaccato di quello che mi accadeva, ma non erano legate, non avevano consequenzialità. Ho dovuto recuperare tutto quel materiale, plasmarlo, aggiungere notizie dei posti visitati e considerazioni personali. Un lavoro lungo, ma alla fine eccolo qua.

Una serie di lunghi viaggi per il mondo sono raccontati nel tuo libro. Quando qualcuno afferma che ‘odia viaggiare’, cosa rispondi?

Che in parte lo posso capire. Viaggiare in questa maniera non è agevole né dal punto di vista fisico né da quello mentale. Mette in discussione le tue certezze, le convinzioni su cui hai basato la tua vita. Il tutto viene amplificato dalla dimensione del viaggio in solitaria perché sei obbligato a metterti a nudo. In parte questo è il motivo per cui ritengo sia necessario viaggiare: mettere al vaglio quello che tu pensi di sapere del mondo e di te stesso.

Inoltre sono fermamente convinto di una cosa. Oggi abbiamo milioni di mezzi che ci parlano del mondo: tv, radio, internet. Tuttavia sono tutti strumenti “filtrati” dalla lente altrui. L’unico modo per comprendere pienamente il mondo che ci circonda è vedere con i propri occhi, provare direttamente sulla propria pelle. Solo in quel caso possiamo farci un’opinione veramente nostra. E sai cosa? Spesso alla fine è diversa da quella che avevamo in origine.

 

Hai pubblicato la tua opera con Youcanprint. Perché questa scelta?

Ho valutato con molta attenzione la piattaforma di selfpublishing alla quale appoggiarmi per pubblicare il libro. A mio modesto avviso Youcanprint è la migliore in assoluto: servizio di customer care eccellente, diffusione capillare delle tue opere su tutti gli store on line, possibilità di usufruire di servizi editoriali a costi contenuti. Inoltre esiste una community di autori estremamente dinamica e attiva. Pensa che, pur senza il patrocinio diretto di Youcanprint, parteciperemo alla Fiera dell’Editoria Tempo di Libri a Milano, dal 19 al 23 aprile, in totale autogestione. Il selfpublishing che diventa selfmarketing.

 

Progetti futuri?

In questo libro ho raccolto solo una parte dei miei viaggi, non tutti. Molti altri ne sono seguiti e molti altri ne seguiranno. In modo particolare, vorrei trasmettere a mia figlia, che oggi ha solo un anno, l’amore per il viaggio, per cui, prima che cominci ad andare a scuola mi piacerebbe prendere un lungo periodo di pausa per imbarcarmi con lei e mia moglie in un lungo vagabondaggio. Vuoi che non raccolga quelle impressioni in un libro?

 

 

 

Marco Lovisolo in ‘Lo zaino è pronto, io no’ edito da Youcanprint, prezzo di copertina 17 euro, 222 pagine

 

 

 

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Carrozze di fuoco di Roberto Monti

La Casa di Bob presenta Carrozze di Fuoco, libro nato dalla penna di Roberto Monti.

Il romanzo è il primo volume della collana Inventori di Sogni e si presenta come un meraviglioso piccolo libricino per grandi e piccini.

Le pagine vi scapperanno dalle mani ma non dal cuore perché la storia vi rapirà.

In un’epoca lontana- ma non troppo- Filippo lavora con Mastro Ferdinando sulle carrozze, le sistemano, le rendono nuove, le ricostruiscono e danno vita a questi fantastici mezzi di trasporto del tempo.

Nella città di Lucant si tiene, poi, un’importante competizione tra carrozze ed è proprio qui che Filippo dimostrerà a tutti il peso del suo ingegno e inventerà un ‘metodo di trasporto ’ ancora oggi in uso… Quale? Scopritelo all’interno del romanzo di Roberto Monti- Carrozze di fuoco.

Trama, descrizioni e personaggi meritano 5 stelle su 5.

carrozze di fuoco

Intervistato per l’occasione, ecco cosa racconta:

Come nasce Carrozze di fuoco?

Carrozze di Fuoco nasce con lo scopo di raccontare l’invenzione della prima bicicletta della storia. Mi ero sempre chiesto come fosse stata ideata così, dopo averci fantasticato su un po’, ho scritto questo libro. Si discosta molto dalla realtà, cercata solo dopo la conclusione della prima stesura, ma credo che sia un’ottima alternativa a chi crede ancora che la fantasia sia una perfetta compagna di vita.

 

A quale pubblico è rivolto?

… Il mio pubblico di riferimento sono sicuramente i bambini. Se devo essere proprio sincero, anche gli adulti sono il mio target. Mi piace definirli libri per bambini di tutte le età, forse perché, oltre Rodari, il mio altro modello di riferimento è sicuramente ciò che è custodito fra le righe del Fanciullino di Pascoli.

Quale messaggio vuoi inviare?

Come appunto ti dicevo, Eleonora, vorrei che tutti i miei libri portassero grandi e piccini a confrontarsi con la dimensione della fantasia. Carrozze di Fuoco vuole però anche trasmettere il messaggio di non rinunciare mai ai propri sogni anche quando le circostanze sembrano insuperabili.

Leggi il mio libro perché…

Perché giocare con la realtà e la quotidianità vorrei che non fosse dimenticato o dato per scontato. E poi, un libro in cui una carrozze è trainata da un criceto deve essere assolutamente letto; se non altro per rispetto degli allenamenti a cui si è sotto posto Squizzi il criceto.

Cosa bolle in pentola per il futuro?

La Casa di Bob, oltre a sfornare storie di narrativa, propone laboratori di scrittura e lettura. Ora sono indaffarato con due di questi progetti e se volete saperne di più passate a trovarmi su facebook per vedere come stanno andando. I miei progetti futuri legati ai libri sono correlati invece alla pubblicazione di altre due storie che, spero, usciranno questa primavera.

 

Carrozze di fuoco di Roberto Monti, prezzo di copertina 10 euro, edito da La Casa di Bob.

http://www.lacasadibob.it/carrozze-di-fuoco.html

 

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Sangue sui binari di Francesco Bonvicini

Francesco Bonvicini, classe 1973, vive e lavora a Montecatini Terme come ragioniere presso un avviato studio di commercialisti e consulenti del lavoro e pubblica il nuovo libro Sangue sui binari.

 

Il romanzo inizia con l’assassinio di Eugen Theler una persona indigente che non aveva fissa dimora, o almeno così pare inizialmente, e, per questo motivo, la sua morte, in un primo momento, è etichettata come suicidio.

Inizia così un’indagine da parte di un’intera squadra omicidi, la Terza squadra di Colonia in Germania, luogo, dove viene ambientato tutto il romanzo, che contribuisce alla risoluzione dell’indagine attraverso l’uso delle singole capacità di ogni singolo elemento del gruppo.

Il team d’investigatori non immaginerà mai fin dove si dovranno spingere per poter risolvere il delitto. Il romanzo è un susseguirsi di colpi di scena che vede immischiati sia la polizia federale tedesca sia quella militare con la Terza squadra omicidi che dovrà barcamenarsi in diverse situazioni che parrebbero avere l’intento di depistare le indagini.

La storia non manca di porre attenzione anche all’aspetto religioso legato alla città, tramite l’autentica amicizia che lega uno dei poliziotti, il commissario Liebermann, con il cardinale Hermann Reuter che funge da assistente spirituale a un commissario che risente appieno del logorio del suo lavoro.

L’autore compie un preciso lavoro di ricostruzione dell’ambientazione teutonica, attraverso un meticoloso lavoro di ricerca e di studio, sia del codice penale, sia della cronaca nera in generale contornato da delle descrizioni della città, Colonia, e della stessa Land della Renania Settentrionale-Westfalia particolarmente dettagliata.

 

Come nasce il tuo libro?

Sangue sui binariIl mio libro è il secondo del progetto “Sangue su Colonia” , il quale non è una trilogia ma una vera e propria saga letteraria, quindi, ho dato continuità a quanto iniziato col mio romanzo d’esordio, “Sangue sul Reno”, il quale ha ricevuto il premio speciale della giuria al “Premio città di Pontremoli” e al “Premio Casentino”, entrambi nel 2016. Due immense soddisfazioni.

 

Da dove nasce questa passione per i polizieschi?

Beh, direi che è una passione ben radicata. Il primo libro “serio”, letto a 13/14 anni circa, è stato “Assassinio sull’Orient Express” di Agatha Christie. Tra meno di tre mesi farò 44 anni, vedi tu …

A parte le battute diciamo che, grazie a quel libro, ho avuto la possibilità di avvicinarmi pian piano alla lettura, dapprima spaziando all’interno del giallo in tutte le sue sfaccettature, poi riprendendo o scoprendo altri generi letterari. Oggi, oltre al poliziesco in generale, leggo anche molta saggistica storica e i classici.

 

Come mai è stata scelta come ambientazione Colonia e non come accade spesso qualche altra città europea più nota?

Per due fattori distinti.

Da una parte perché il giallo tedesco in Italia è noto solo in TV, grazie ai vari telefilm e fiction. Questo aspetto ha fatto nascere in me la necessità di proporre qualcosa di nuovo nel panorama della letteratura poliziesca in Italia. E posso dire che, grazie alla fiducia accordatami dallo staff della Pegasus Edition, di essere stato il primo a portare il giallo tedesco nelle nostre librerie. Infatti, l’editore italo-tedesco Emons ha iniziato alcuni mesi dopo il mio romanzo d’esordio, “Sangue sul Reno”, a pubblicare alcune delle opere di tre ottimi autori d’Oltralpe.

Dall’altra, basta dare un’occhiata a una cartina geografica della Germania. Colonia è quasi all’estremità occidentale del Paese. I confini con Belgio, Olanda, Lussemburgo e Francia sono a poca distanza. In “Sangue sui binari” viene descritta l’autostrada A 57 Colonia – Kleve, nota anche come E31, che prosegue in territorio olandese dopo un percorso di appena un centinaio di chilometri verso nord. Colonia è una vera e propria città di frontiera, dove le vie di comunicazioni formano una croce, attraverso la quale è possibile entrarvi o uscirvi attraverso i quattro punti cardinali. E, si sa, non sempre si entra o si esce da una città per motivi leciti o legali. Ancor più vicina al confine abbiamo Aachen (Aquisgrana), la città natale di Carlo Magno, ma non ha le caratteristiche di Colonia, in quanto permette soltanto di spostarsi secondo l’asse est – ovest. Colonia, senza esagerare, muove i traffici di mezza Germania e, perciò, è una tappa obbligata.

 

Leggi il mio libro perché…

Per ritrovare i personaggi già incontrati in “Sangue sul Reno”.

Per conoscere nuovi angoli di Colonia.

Per conoscere altri aspetti delle procedure di polizia in uso in Germania.

Per fare un tuffo nel passato.

 

Progetti futuri?

Tra presentazioni e altri impegni di lavoro e più strettamente personali, ho iniziato il terzo romanzo della saga. Si intitolerà “Sangue in pista” e altri ne seguiranno, ho un sacco di materiale.

Bleiben sie dran!!!!

 

 

5 Stelle su 5 – Sangue sui binari di Francesco Bonvicini Pegasus Edition – 256 pagine – prezzo di copertina 14,00 euro.

 

 

 

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Centrare il bersaglio di Giulio Scaccia

“Il coraggio è la prima delle qualità umane, perché è quella che garantisce tutte le altre”. Winston Churcill

 

Mai citazione fu più azzeccata per introdurre il nuovo libro di Giulio Scaccia, Centrare il bersaglio- Come determinare, perseguire e raggiungere obiettivi personali e professionali edito dal Centro di documentazione giornalistica.

 

Giulio Scaccia, classe 1966 di Roma, dopo tantissime esperienze lavorative di tipo manageriali, decide di occuparsi di formazione motivazionale e comportamentale in diverse realtà lavorative, come aziende, banche e imprese. L’autore insegna in università e scuole di management, tiene corsi di leadership, cambiamento, vendita e persuasione, sviluppo personale.

Il libro, nato dalla sua esperienza, Centrare il bersaglio- Come determinare, perseguire e raggiungere obiettivi personali e professionali si presenta come un’opera rara nel suo genere.

 

Tantissimi sono i libri che vediamo in libreria sul ruolo del leader, sugli obiettivi, sulla responsabilità ma questa opera si presenta utile a 360 gradi.

 

Teorie, definizioni, esercizi pratici, esperienze, incoraggiamenti, stimoli, riflessioni, allenamenti fanno da cornice al testo scritto da Giulio Scaccia con Giulio Scacciaprefazione di Marcella Cardini e postfazione di Enrico Cogno. Nove capitoli più l’epilogo in 125 pagine dense, fitte e spiegate nel giusto modo. Un libro che può essere letto anche senza un ordine cronologico, scoprendo pagina per pagina argomenti sempre più interessanti. Consigliato a tutti coloro che sono in cerca di un cambiamento. Consigliato a tutti coloro che vogliono sempre il meglio per la propria persona. Consigliato a tutti coloro che sono in cerca di una guida spirituale e lavorativa.

 

Il libro di Giulio Scaccia merita 5 stelle su 5.

Intervistato per l’occasione ecco cosa racconta:

 

Come nasce il libro “Centrare il bersaglio”?

Il libro nasce dalle competenze che ho maturato negli anni lavorando a contatto con importanti realtà della consulenza e incontrando tante persone durante le sessioni di formazione e di coaching. E’ anche il frutto di studi, riflessioni, scambi, a volte scontri, con coloro che propongono ricette salvifiche. Non c’è successo e realizzazione di sé senza impegno e fatica! E chi propone formule semplici o magiche non si rende conto del danno che fa, sia a chi cade nel tranello, sia a chi studia e si impegna in maniera seria in questa professione. Il lavoro con le persone richiede forte senso di responsabilità. Io dico sempre che la “materia” umana è affascinante e ricca, ma al contempo va trattata con attenzione significativa. Dire che è una missione è eccessivo, però impegnativo lo è di sicuro. Al contempo come ogni attività dotata di forte senso, riesce a darti profonde e ricche soddisfazioni. “Centrare il bersaglio” è un percorso, un viaggio, in cui il viaggio è dentro di noi con una mano protesa verso l’altro. Non è un viaggio semplice, ma la meta finale vale il prezzo dell’impegno.

 

Cos’hai imparato- delle persone- durante i corsi formativi?

Dalle persone si impara tantissimo. Non tutte sono interessanti certo, ma a volte si hanno delle belle sorprese. Come a volte delusioni, ci mancherebbe. Una cosa è certa: mai rimanere fermi alla prima impressione. Ti capita di fare tante volte la stessa cosa, proporre gli stessi contenuti, ma è sempre diverso, perché il “come” va calato sui singoli e sui gruppi e questo significa fare ogni volta una cosa diversa e è molto affascinante. Se qualcuno che lavora con me raggiunge un successo personale e professionale è un momento di grandissima soddisfazione. E’ il massimo per un trainer e per un coach. Ma le risorse le hanno le persone, chi fa il mio lavoro può solo essere una sorta di “attivatore”. Il risultato è il loro. Io so però di aver fatto bene il mio lavoro.

 

A quale pubblico è rivolto?

toolsA chi ha voglia di lavorare su di sé, ricercare la ricchezza che è propria di ognuno di noi, e manifestare ed espandere le proprie caratteristiche distintive.

 

Quale messaggio vuoi inviare ai giovani?

Investite su di voi, imparate a soffrire, agite con un senso. La vita è meravigliosa ma non è facile. Le scorciatoie di solito non conducono lontano. Lo studio, il lavoro e la fatica sì. Magari con un obiettivo. E continuate a coltivare i sogni. Chi nella propria vita traduce i sogni in obiettivi e li realizza, ha fatto a prescindere grandi cose.

 

Leggi il mio libro perché..

Ci sono spunti, ricerca continua di contaminazioni nella letteratura, nell’antropologia, nella sociologia e nella cultura classica. E leggilo se credi ancora nella bellezza tua e di chi ti sta intorno. Una bellezza che va coltivata. E leggilo se, citando Popper, credi che la ricerca non ha mai fine.

 

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Il libro è un progetto realizzato ed a suo modo un cantiere ancora aperto. Sto già portando in aula altri contenuti e voglio svilupparli in interazione con le persone con cui lavoro. Oltre all’attività di formatore sono giornalista sportivo ed ho appena pubblicato un altro testo sugli anni ruggenti della Formula 1. A breve è possibile che ne arrivi un altro.

 

Centrare il bersaglio- Come determinare, perseguire e raggiungere obiettivi personali e professionali di Giulio Scaccia, edito da Centro di documentazione giornalistica, 125 pagine, prezzo di copertina 14 euro.

 

 

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‘Lascia che dimentichi l’oggi fino a domani’ di Roberta Patellaro

Roberta Patellaro è nata a Roma nel 1993 e esordisce nel mondo editoriale con il romanzo ‘Lascia che dimentichi l’oggi fino a domani’.

La storia narrata ti riporta indietro nel tempo a quell’America, in particolare la California, San Francisco, degli anni ‘60, dove tutti sono in cerca di pace, amore Roberta Patellaroe libertà da ogni tipo di costrizione. La descrizione molto accurata, degli ambienti e dei personaggi ti catapulta in un luogo che, agli occhi del lettore, pare quasi irreale, se non hai vissuto da giovane in quegli anni.

Il personaggio principale è Owen D. Fonda un giovane appena laureato in lettere che è stato mandato a lavorare per una casa editrice indipendente a San Francisco nel 1966. Si ritroverà scaraventato in un mondo totalmente nuovo e in una città che si prepara per il “Summer of Love”. Inconsapevolmente, farà da collante all’interno di un gruppo d’individui, considerati all’inizio completamente lontani dal suo modo di vivere, che gli faranno vedere la cosiddetta altra faccia della medaglia della vita che a lui era totalmente sconosciuta. Sembrerà di essere nel film/musical Hair, dove un gruppo politicamente attivo di “capelloni” “hippies” combatte contro la guerra del Vietnam e conducono insieme una vie de bohème a New York e mostrano al protagonista Claude Hooper Bukowski la vera realtà americana dell’epoca.

Inizia, così, il viaggio d’introspezione del protagonista, su ciò che vorrebbe o che desidererebbe dalla vita, che sente stretta addosso a sé e che lo porterà a cambiare, inizialmente modo di vestire, in seguito, le modalità di valutare le vicissitudini della vita.

Un po’ come Alice nel paese delle meraviglie, Owen si ritrova ad aprire delle porte nella totale incertezza di ciò che potrebbe trovare dietro di esse, condividendo con un gruppo di persone, ora sue amiche, i cambiamenti e i progetti di vita.

Come nei grandi film americani uno dei migliori amici del protagonista, perderà completamente il contatto con la realtà e sarà trascinato nel limbo delle associazioni pacifiste dell’epoca e che porterà Owen a dover riflettere con maggiore attenzione sulla sua esistenza ed esperienze fatte fino a quel momento.

Il tutto è contornato da una colonna sonora, frasi di grandi cantautori come: Bob Dylan, Chris Andrews, The Doors e The Rolling Stones, che disegnano meglio il romanzo, facendo fare al lettore un viaggio riflessivo su se stesso.

Trama, descrizioni e stile meritano 4 stelle su 5.

Intervistata per l’occasione, ecco cosa racconta:

 

Come nasce il tuo libro?

Questo libro è stato scritto per la maggior parte in una fattoria di un piccolo paesino del Canada, in una valle immersa nel verde, in cui ho passato un anno della mia vita. Il fatto di essere immersa nella cultura anglosassone mi ha fatto sentire più vicina all’ambientazione della storia, tanto più che vivevo in un paesino della British Columbia che ancora oggi risente di una corrente che si potrebbe definire ‘hippie’ o ‘new age’, dove la vita si svolgeva all’aria aperta a contatto con la natura. L’atmosfera carica di arte, musica, poesia e spiritualità, intesa come ricerca di armonia con la natura, è stata molto stimolante per scrivere un romanzo ambientato negli anni ‘60.

 

A quale pubblico è rivolto?

Essendo un romanzo di formazione, è rivolto a tutti, sia ai giovani che stanno possono immedesimarsi direttamente nello smarrimento Patellaro_Lascia-che-dimentichi-l-oggi-fino-a-domanidel protagonista e nei rapporti interpersonali con gli altri personaggi, sia agli adulti che possono ritrovare in queste pagine una parte del loro vissuto. In questo senso, il romanzo tratta di valori indipendenti dal periodo storico in cui è ambientato, ma sono valori universali che ancora oggi governano i rapporti tra i giovani nella fase d’ingresso nel mondo adulto.

 

Leggi il mio libro perché…

Penso che quasi tutti possano ritrovarsi in questo libro per il ruolo centrale che hanno i 3 personaggi principali, le loro interazioni e i loro scambi. Quindi, il romanzo si rivolge sia a chi ha interesse per le storie sentimentali con una persona complicata, e sia a chi invece è più attirato dalla parte politica, dal rapporto con una persona che vedi come mentore ed idealizzi. Infine, questo libro si rivolge anche agli appassionati degli anni ‘60, che tanto hanno influenzato il mondo in cui ancora oggi viviamo, e a chiunque voglia approfondire questo periodo tanto affascinante e la sua musica.

 Progetti futuri?

Continuerò a scrivere, perché per me è un’attività che va di pari passo con la mia crescita personale. Per gli studi che ho fatto, sono molto interessata a quello che è successo e che succede nelle società passate e presenti e da queste dinamiche traggo ispirazione e la materia per i miei scritti.

 

L’autrice presenterà la sua opera Sabato 11 Febbraio 2017 ore 18 presso Spazio 5.

 

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“Emozioni e felicità- La nuova guida per capire se stessi e gli altri” di Alberto Bonizzato

Alberto Bonizzato, classe 1964, pubblica nel panorama editoriale “Emozioni e felicità- La nuova guida per capire se stessi e gli altri” edito da Booksprint Edizioni.

L’autore nutre interesse per le conoscenze della mente da quand’è piccolo e ha coltivato con gli anni numerosi studi, ricerche e riflessioni nel settore della comunicazione umana. Il libro è un mix di ingredienti speciali costituiti dalla personalità di Alberto Bonizzato che, con le sue riflessioni, ha dato un valore aggiunto al meraviglioso lavoro da lui compiuto.

Il libro “Emozioni e felicità- La nuova guida per capire se stessi e gli altri” tratta vari argomenti tutti legati da un filo conduttore: l’uomo. La comunicazione, le origini, la nascita, il linguaggio, il comportamento, le Alberto cscdecisioni, la mente, l’uso del cervello, la paura, i sensi di colpa, l’amore, i bisogni, la consapevolezza, la progettualità sono solo alcuni degli argomenti trattati nel saggio di Bonizzato. Il lavoro compiuto dall’autore è un autentico percorso che con teoria, pratica e esempi riporta noi essere umani a capirne un po’ di più della vita stessa.

 

Trama, scrittura e idea meritano 5 stelle su 5.

Intervistato per l’occasione ecco cosa dichiara:

 

Come nasce questo libro?

Questo libro nasce dalla volontà di condividere una nuova visione pratica della realtà della mente con un vasto pubblico, maturata e verificata nell’esperienza di moltissimi anni di attività sia formativa che professionale in contesti diversi. Alle spalle posso vantare circa 28 anni da consulente nell’industria a diversi livelli, come formatore e anche come specializzato in tecnologie varie, poi opero come formatore specializzato nella gestione dei rapporti umani da oltre un ventennio presso il Censupcom (Centro Superiore delle Comunicazioni) di Verona, ove lavoro con le più diverse tipologie di professionisti, imprenditori e manager. Qualche anno fa ho deciso di consolidare su carta le cose che ho imparato, studiato, sperimentato in tanti anni.

 

La tua opera in poche parole…

Per descrivere i contenuti del mio libro ricorrerò ad un paragone con i modelli matematici. Un modello matematico è una sequenza di calcolo contenente delle variabili, delle costanti e delle particolari condizioni. Nel libro troviamo un modello di mente, ossia una sequenza di fattori che ci permetteranno di inquadrare correttamente cosa guardare e come interpretare i comportamenti e i segnali che le persone emettono e comunicano. In altre parole una spiegazione di come è costruita e come funziona la mente e le relazioni umane, una specie ci sistema con cui decodificare e poter leggere senza equivoci e misteri “inconsci” quello che facciamo.

 

Quale messaggio vuoi inviare?

Emozioni e FelicitaBeh, anzitutto che molte concezioni ritenute corrette della cultura moderna sono profondamente sbagliate, specificamente buona parte delle funzionalità morali, la fiducia nella capacità critica che non tende a produrre gli effetti desiderati, che la maggioranza delle teorie sulla mente sono sbagliate poiché basate su osservazioni moralizzate, che le funzioni degli status symbols e degli stereotipi sono molto diverse rispetto a quelle che la psicologia crede di avere identificato, e così via…

 

A quale pubblico è rivolto?

Principalmente si rivolge a coloro a cui piace capire meglio se stessi e gli altri, chi a passione della psicologia, compresi i “professionisti” del settore della mente: c’è molto materiale soprattutto per loro.

 

Leggi il mio libro perché…

Perché è complesso e in grado di darti delle risposte stupefacenti, magari non immediatamente ma nel tempo farà la differenza.

 

Progetti futuri?

Sto valutando di scrivere un terzo libro che tratterà dei più frequenti errori nella letteratura dei grandi nomi della psicologia… E’ un progetto ambizioso, ma non ho fretta.

 

“Emozioni e felicità- La nuova guida per capire se stessi e gli altri” di Alberto Bonizzato, Booksprint Edizioni, 267 pagine, prezzo di copertina 17,90 euro.

 

 

 

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“Fermata alla stazione di Portbou” di Riccardo Marchina

Riccardo Marchina, già noto nell’ambito editoriale, pubblica un nuovo libro “Fermata alla stazione di Portbou” edito da Edizioni Ester.

Autore Riccardo MarchinaL’autore ha ideato una storia nella storia ambientata in diverse parti del mondo. Dall’Italia alla Francia toccando alcuni ricordi della Birmania, nominando l’America, sfiorando El Cairo e via discorrendo tra varie parti del globo. Torino è la città- protagonista che accompagnerà Emilio, giovane giornalista, innamorato di Silvia, la sua fidanzata- pubblicitaria un po’ folle un po’ realistica. Poi c’è un personaggio incantato, Madame Florence, non-più-giovane artista che narrerà tante vicende al giovane Emilio, arricchendolo giorno per giorno inconsapevolmente attraverso le sue tele.

Poi c’è un libro, un libro fatato, la storia di Adeline e Jean rivivrà attraverso le letture di Emilio e…. e tanto altro ancora accadrà quando i protagonisti diverranno sempre più reali.

Poi c’è Piacenza, i poteri di Madame Florence, il risvolto con Silvia, la cronaca nera che tanto detesta Emilio.

Trama, ambientazione e stile meritano 5 stelle su 5.

 

Come nasce il tuo libro?

Dalla voglia di indagare la sfera esoterica, tanto cara a mia madre. Ho immaginato così due storie, ambientate in epoche diverse, ma che s’intrecciano. Nei personaggi, diverse caratteristiche o atteggiamenti sono condivisi. Sono il mio modo per dire “guarda che sentimenti e sofferenze dei primi del Novecento continuano a esistere nel primo decennio del Duemila”.

 

La tua opera in poche parole…

Un ragazzo torinese con una vita sentimentale stabile e quella lavorativa travagliata, s’imbatte in un vecchio libro che racconta una Riccardo Marchinaspy story, ambientata tra la Francia e la Spagna dei primi del Novecento. Leggendo si riconosce in un personaggio, soprattutto per l’ansia che gli suscita.

Insieme alla compagna e all’aiuto di un’amica pittrice e sensitiva, indaga più a fondo quel contesto, spingendosi fino a un viaggio a Portbou, la piccola stazione di confine tra Catalogna e Roussilion.

 

Quale messaggio vuoi inviare?

La reincarnazione può essere una spiegazione razionale alla sofferenza umana e alle diseguaglianze nel mondo. Avevo poi voglia di raccontare l’epoca del Liberty e quella che ha preceduto la guerra civile in Spagna.

 

Leggi il mio libro perché…

E’ soprattutto uno studio di atmosfere… viaggi e sensazioni…. Il protagonista rievoca in continuo momenti d episodi della sua esistenza, riflettendo sul senso della vita…

 

Progetti futuri?

Tanti… Questo libro è stato scritto diversi anni fa. E’ poi rimasto chiuso in un cassetto… Un giorno l’ho ripreso e quasi riscritto. Ora sto lavorando a una storia dal taglio molto più sociale, sulla vita di ragazzi di strada della periferia di Torino… Poi, quando capita, scrivo a mia nonna… Si tratta di un epistolario ironico sulle distorsioni della società contemporanea, dai computer che ci portano i tropici alla scrivania, dalle tessere dei supermercati che spiano le nostre abitudini. Un lavoro vagamente ispirato a Bohumil Hrabal, grande scrittore cecoslovacco.

 

Fermata alla stazione di Portbou di Riccardo Marchina, Edizioni Ester, 179 pagine, prezzo di copertina 16 euro.

 

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Substantia di Simone Pinna

Ciò che amo della mia vita sono i libri, le persone e le emozioni e trovare questi tre elementi insieme è come fare BINGO!

Simone Pinna racchiude questo e tanto altro ancora all’interno del suo libro Substantia edito da Eremen Edizioni.

Simone PinnaL’autore, classe 1989, esordisce nel mondo editoriale con un romanzo unico, ricco, fitto, incalzante. Il genere? Fantascienza, Thriller e Fantasy insieme!

I personaggi principali sono tanti e tutti sono caratterizzati da tratti e comportamenti unici. Apparentemente alcune storie, alcune persone, alcune realtà sembreranno scollegate ma.. durante la lettura del libro pian-piano verranno alla luce fattori comunicanti straordinari.

1959- Ufo abbattuto

1979- Anton appare in fin di vita (aspetto che si rivelerà- poi- essere voluto da…)

2040- Un uomo, dopo anni e anni, scopre d’esser un burattino mosso da qualcuno al di sopra di lui e di tanti altri….

Poi c’è Giada, Agatha, Massimo, il Professor Ramiro A.- uno dei protagonisti delle vicende- , Marcus, Michael, i tralicci, Roma, la Toscana, Anton, una serie di omicidi, delitti, ricerche, prove, esperimenti e…. e poi c’è la SUBSTANTIA protagonista indiscussa del romanzo, sostanza che si rivelerà essere poi… calamitante per tutto/i.

Trama, personaggi, ambientazioni, illustrazioni meritano 5 stelle su 5.

 

Come nasce il tuo libro?

Substantia nasce in modo inusuale, del tutto fuori luogo, eppure perfettamente calzante con il mio modo di essere. Il mio romanzo nasce da un incubo. Solitamente si scrivono romanzi dopo sogni particolarmente fantasiosi, attimi di profonda ispirazione o provando forti emozioni, ma nel mio caso tutti questi elementi di sono riuniti dando origine a un incubo, che mi ha sconvolto al risveglio e perseguitato per l’intera giornata.

Scrivo da molti anni, lo faccio per passione e tengo per me componimenti di ogni sorta e montagne di appunti, ma quel giorno qualcosa è cambiato, perché l’incubo chiedeva a gran voce di indagare sul motivo per cui era stato sognato e ho voluto dargli ascolto. Quella stessa sera ricevetti la conferma che dovevo scavare più a fondo da alcuni amici, a cui decisi di raccontarlo, i quali mi spiegarono che quando ci si sveglia da un sogno la mente perde immediatamente una parte dei ricordi, lasciandoci solo immagini frammentate e stralci di emozioni, ma se si prova a scrivere ciò che si è sognato il nostro cervello compie un atto eccezionale: cerca di chiudere il cerchio che è rimasto aperto, ricordando ciò che si è sognato e dando spesso un senso agli indizi di Morfeo. Cosa è accaduto a me? A dirsi parrebbe semplice, perché la mattina successiva ho provato a mettere su carta i pochi ricordi che mi rimanevano, ed è accaduto l’irreparabile! Fiumi di parole, idee, emozioni, si sono incollate ai fogli che avevo davanti e hanno continuato a sgorgare dalla mia mente per tutto l’anno successivo, dando vita a un romanzo di 340pagine.

Questo non è l’unico elemento inusuale di Substantia, perché a metà dell’opera ho sentito la necessità di dare al lettore un’esperienza “completa”, le sole parole non mi bastavano, avevo bisogno di qualcosa che veicolasse le emozioni della trama in maniera decisiva, indelebile nella mente di chi legge. È stato così che ho contattato cinque illustratori professionisti ed ho aperto una campagna di crowdfunding per pagare le spese. In meno di 40 giorni ho raccolto oltre 2000€ con i quali ho pagato gli illustratori e inviato una doverosa copia di ringraziamento ai sostenitori del progetto.

 

A quale pubblico è rivolto?

Il mio thriller è rivolto a un pubblico adulto, soprattutto per via dei contenuti, a tratti forti, che contiene. Ma al giorno d’oggi nulla vieta che un diciottenne o una quindicenne provi a leggerlo e si immedesimi in uno dei due protagonisti, o veda nei suoi gesti un suo genitore. Substantia è un romanzo duttile perché i contenuti sono alla portata di tutti, lo si può leggere solo per godersi la storia, ma il lettore che ama scavare a fondo troverà pane per i suoi denti: ho disseminato 20 indizi che compongono il disegno di una velata sottotrama, sfidando i più abili lettori di thriller a trovarli tutti per cercare di “anticipare” il finale. Per ora nessuno ci è riuscito a quanto ne so.

 

Progetti futuri?

SubstantiaNe ho molti e devo mettere in riga le idee per non perdermi nei meandri della mia fantasia, per adesso sono alla fine della stesura del mio nuovo romanzo, un thriller noir ambientato negli anni 30. Continuerò a scrivere perché mi piace farlo, lasciare che la mia mente crei cose nuove senza doverla imbrigliare mi mette addosso un senso di serenità, scarica la tensione in eccesso ed è il mio palliativo contro lo stress quotidiano. Durante quest’anno sarò presente a molte fiere del libro, quindi se volete venirmi a trovare sarò ben lieto di chiacchierare con voi: Roma, Milano, Napoli, Lucca…sarò un po’ ovunque. Ma intanto il mio più grande ringraziamento va a Eleonora, che ha condotto questa intervista dandomi la possibilità di raccontare la mia passione, e a mia moglie, che sopporta pazientemente i vaneggiamenti di uno scrittore ogni giorno della sua vita.

 

 

 

Substantia di Simone Pinna, 330 pagine prezzo di copertina E-book 2,99 E, Cartaceo 16,90 euro

 

 

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Web e civiltà

Neve e freddo hanno portato grandi disagi nel Salento.

Neve e freddo hanno portato NUMEROSI commenti nel web.

Perché dico questo? Nelle ultime ore spopola nel web, a causa di incivili, un video in cui il Luogo tenente Elio Toma viene deriso durante lo spargimento di sale nella cittadina di Maglie, città colpita nelle ultime 72 ore dalla neve.

Commenti inopportuni, maleducati e incivili anche da chi, politicamente, non potrebbe o  non dovrebbe, tuttavia ecco cosa ne pensano Marco Sticchi, Gabriele Bucci e Franca Giannotti dell’accaduto.

In allegato una comunicazione ufficiale del comune di Maglie.

 

 

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Gabriel Bucci

<< Il fatto, ahimè, si commenta da solo. Costernato per gli atteggiamenti del web mi ritrovo ad avere poche parole per commentare l’avvenimento sgradevole;  colgo l’occasione, ancora una volta, per ribadire il valore morale e professionale di Elio Toma che, ancora una volta, ha dimostrato amore per la cittadina. Amore che a qualcun altro è mancato, insieme al senso civico e di buona educazione>>. Commenta Marco Sticchi- Vicesindaco di Maglie.

 

<< Il fatto accaduto è orribile. Orribile è stata la mancanza di rispetto verso il Signor Toma che con passione, sensibilità e diligenza è andato a coprire una mansione necessaria per la risoluzione del problema della comunità magliese. Quel giorno io e l’assessore Franca Giannotti eravamo presenti per aiutare il Luogo tenente Toma sul territorio- racconta Gabriele Bucci- e siamo grati a Elio Toma per ciò che ha dimostrato. Tristezza e dolore verso, invece, tutti coloro che hanno deriso, divulgato e inviato il video in questione>>- Conclude Gabriele Bucci.

 

Franca Giannotti<< Provo senso di vergogna  per coloro che hanno deriso  il gesto nobile del Luogo tenente Toma. Vergognoso perché nello svolgimento delle sue mansioni il vigile Elio Toma ha dimostrato SEMPRE la sua disponibilità nelle diverse circostanze che hanno toccato la  nostra città. Ridicolizzare un atto del genere di generosità da parte di altre persone mi rattrista profondamente. Mancanza di civiltà, sensibilità, mancanza di senso di appartenenza alla propria ‘comunità’ da parte di tanti e, ancora una volta, ritengo opportuno affermare che non tutto si può risolvere nel web, attraverso la piattaforma virtuale di Facebook anzi i fatti sono quelli che contano e li abbiamo visti>>. Ass. Franca Giannotti.

 

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L’Alba dei Veneti- Mito e storia delle origini di Piero Favero

Piero Favero, già noto nell’ambito editoriale, pubblica il suo nuovo libro dal titolo L’Alba dei Veneti- Mito e storia delle origini, edito da Cierre Grafica.Piero Favero

 

L’autore per documentare le sue ricerche ha viaggiato tanto, sia in Italia che all’estero come Polonia, Ucraina, Gran Bretagna, Scozia, Galles senza tralasciare i siti archeologici di Grecia e Turchia.

Il meraviglioso lavoro- anche fotografico- è diviso in tre diverse parti: la prima parte- L’Oriente, la seconda parte- l’Occidente, la terza parte- Il Settentrione.
I protagonisti sono i popoli Veneti e l’autore ne fa un’attenta analisi: a partire dalla storia, fino ad arrivare ai costumi, le usanze, le ricerche incrociate, i libri letti e i fattori scoperti strada facendo. Un libro ricco da qualsiasi punto di vista: immagini, ricerche, riflessioni, fotografie, miti, storie correlate e tanto altro ancora rendono questo libro UNICO nel suo genere e che… gli appassionati di storia, non possono NON leggere!

Libro consigliato a chiunque è curioso della popolazione dei Veneti. Libro consigliato agli amanti della storia, dei miti, delle figure storiche e… delle immagini!

Piero Favero merita 5 stelle su 5 per L’Alba dei Veneti- Mito e storia delle origini.

Intervistato per l’occasione, ecco cosa racconta:

 

 

Come nasce il tuo libro?

Il saggio L’alba dei veneti nasce con l’idea di “esportare” nelle altre regioni la conoscenza dei veneti antichi. La motivazione risiede nel fatto che i veneti antichi sono un popolo misterioso ed affascinante almeno quanto gli Etruschi, pertanto è giusto condividere un bagaglio così prezioso.

 

 

La tua opera in poche parole..

E’ un’opera di natura antropologica che coniuga in una visione d’insieme la mitologia, la storia e l’archeologia degli antichi veneti. Attenzione è posta alla particolarità del culto religioso che contempla quale divinità somma un’entità femminile, una grande dea il cui aspetto ”solare” ricorda le dee solari nordiche.

 

Piero Favero 

 

A quale pubblico è rivolto?

E’ un testo divulgativo, con elegante grafica a colori correlata di 200 immagini e mappe esplicative. Si tratta di un libro per tutti con un target nei ragazzi del liceo, seppure la vasta bibliografia internazionale lo renda utile agli studenti sia delle facoltà umanistiche sia di quelle scientifiche.

 

 

Quale messaggio vuoi inviare?

Conoscere la cultura dei veneti antichi significa avvicinarsi alle radici della stessa cultura europea: concordemente alcuni storici, archeologi e linguisti stranieri colgono una omogeneità nell’espressione di popolazioni venete localizzate non solo nel Veneto ma anche in altre sedi del continente, come fra le altre in Polonia e in Bretagna.

 

 

Leggi il mio libro perché…

Perché in un’epoca dominata dalla civiltà scientifico-tecnologica si può ricominciare a sognare e assaporare le emozioni di un antico popolo che commerciava l’ambra lungo le vie d’Europa, un popolo ospitale e pacifico.

 

Progetti futuri?

Ho in animo di confrontare con gli autori inglesi che scrivono su re Artù la mia ipotesi di una relazione tra le antiche colonie venete della costa bretone e lo sviluppo in loco della tradizione arturiana. Interessante è la possibilità che l’isola baltica di Abalus, considerata dai Greci l’isola del re, abbia dato origine al mito dell’isola di Avalon proprio grazie alle migrazioni venetiche.

 

 

L’Alba dei Veneti- Mito e storia delle origini di Piero Favero, 237 pagine, prezzo di copertina 16 euro.

 

 

 

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