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International Cosmic Day a Lecce

ANCHE A LECCE L’“INTERNATIONAL COSMIC DAY”

DOMANI ESPERIMENTO DIDATTICO CON UN PROTOTIPO DI RIVELATORE PER LA MISURA DEL FLUSSO DEI RAGGI COSMICI

 

Torna anche a Lecce, per la quarta volta, l’“International Cosmic Day”, l’evento mondiale organizzato dai più importanti centri di ricerca che operano nell’ambito della Fisica fondamentale – CERN di Ginevra, DESY ad Amburgo e FERMILAB di Chicago – grazie all’adesione del Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento e della sezione di Lecce dell’INFN. Appuntamento domani, 5 novembre 2015, nell’aula M0 del Dipartimento (Collegio Fiorini, complesso Ecotekne, via per Arnesano, Lecce), dalle ore 9 alle ore 15.30, dove 80 studenti di 14 istituti superiori delle province di Lecce, Brindisi e Taranto lavoreranno assieme a coetanei di tutto il mondo come in una vera collaborazione scientifica internazionale.

 

Dopo una breve introduzione alla Fisica dei Raggi Cosmici, il programma della giornata prevede infatti la realizzazione di un “esperimento didattico” con l’utilizzo di un prototipo di rivelatore per la misura del flusso dei raggi cosmici al variare della direzione di provenienza. Il rivelatore utilizzato è costituito da quattro piani di “scintillatore plastico” messi in coincidenza tra loro, e corredato con un sistema di acquisizione e visualizzazione dei dati raccolti facilmente utilizzabile dagli studenti. A seguire, video-chat con altri gruppi di Università italiane e straniere e pubblicazione dei risultati. Università del Salento

 

Presso il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento e la sezione INFN di Lecce opera da tempo, nell’ambito della Fisica delle Astroparticelle, un gruppo di ricerca di consolidata esperienza. Le attività si sono svolte nel corso degli anni presso diversi laboratori nazionali ed esteri tra i quali quello del Gran Sasso, il laboratorio di Yangbajing in Tibet e il laboratorio Pierre Auger in Argentina. Gli esperimenti condotti, come MACRO, ARGO, AUGER, NESSIE, DAMPE, hanno coinvolto il gruppo in molteplici attività sia di progettazione e costruzione di rivelatori che di analisi dei dati raccolti.

Da sempre attivo nella divulgazione e nella didattica anche nelle scuole superiori, il gruppo di Fisica Astroparticellare partecipa sin dalla prima edizione all’International Cosmic Day.

 

 

Sito ufficiale: http://icd.desy.de/

 

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Alberto, Veronica e me al Teatro Agorà di Roma

“Alberto, Veronica e me”: commedia in due atti, scritta, diretta e interpretata da Giuseppe Talarico, in scena al Teatro Agorà, dal 17 novembre al 6 dicembre.

“Alberto, Veronica e me”, la nuova commedia del regista Giuseppe Talarico, all’insegna del paradosso e dell’umorismo, si presenta come una metafora del quotidiano. Storie comuni e persone comuni ma intrecciate da un ritmo irrefrenabilmente ironico e pieno di allegorie: Leonardo è un quarantenne single molto raffinato che vive da solo in un appartamento a Roma. La sua è una vita tranquilla se non fosse per le continue intrusioni della sorella Rita che molto apprensiva, spesso si reca da lui per rimettergli apposto casa. Rita, essendo di stampo tradizionalista, vuole a tutti costi farlo sposare. Ma lui, pur non avendo nulla contro il matrimonio, non ha ancora trovato la donna del suo destino. Rita, si è però ormai convinta che suo fratello, scappi dal matrimonio e dalle donne perché gay, supportata anche dai modi chic di lui, che a tratti danno questa impressione, fino a convincerla totalmente.

Quando arriverà Alberto, il migliore amico di Leonardo, anche lui dai modi raffinati ma sposato, tutto sembrerà avvalorare la tesi di Rita sull’omosessualità del fratello. In realtà, Alberto va da Leonardo per chiedere conforto, dato che si è perdutamente innamorato di una prostituta di nome Veronica, per la quale è disposto a tutto. Locandina

Gli equivoci rendono questa commedia avvincente e divertentissima fino alla fine con momenti di grande comicità: ognuno dei personaggi vive in un universo proprio che quando va a collidere con quello degli altri riserva sempre sorprese e imprevisti travolgenti. Ogni personaggio incarna un sentimento, una paura, un sogno fino all’estremizzazione di tutto ciò, grazie all’ottima recitazione degli interpreti.

Leonardo, interpretato da Giuseppe Talarico, in balia della sua classe ed eleganza si ritroverà a spazientirsi fino a rivelare la sua vera natura, pragmatica e verace. Ed ancora Letizia Barone Ricciardelli, in Bianca, moglie di Alberto, incarna la donna insicura e tradita, afflitta da mille paranoie e paure, è una donna disperata.

Ad interpretare Rita è Serena Farnesi, personaggio cardine, rappresenta l’ingenuità e il retaggio di una realtà di borgata con tutti i suoi piccoli grandi sogni, così come il marito Natalino il cui ruolo è affidato a Claudio Boschi, scanzonato e dall’aria trasognata, vive facendo il poeta e compone in ogni momento, scrivendo tutto ciò che gli viene in mente sul suo inseparabile taccuino.

Alberto, interpretato da Flavio Ciancio, il migliore amico di Leonardo invece è la personificazione del vizio, è vittima della sua stessa passione, il folle amore per Veronica, una escort professionista, il cui ruolo spetta all’attrice Lucia Rossi, l’apoteosi della seduzione e del potere femminile, per la quale sta sperperando tutti i soldi e trascurando la famiglia.

Gli universi dei personaggi si intrecciano fino a sviscerare risvolti inattesi, tutto sul filo della suspense e di una curiosità incontrollata sul gran finale. La romanità fa da cornice nel linguaggio e nell’atmosfera, nei modi di dire e di fare dei personaggi, eccetto per Veronica che incarna il sogno astratto, l’ideale irraggiungibile ma di fatto è l’emblema della più cinica realtà.

Nel Cast tecnico invece: Manuel Molinu: Tecnico audio e Luci, Mirella Getuli: Sarta e Parrucchiera, Andrea Mocci: Scenografo; Mario Farnesi: Tappezziere; Fotografo di scena: Luca Caravaggio; Silvia Buffo: Ufficio Stampa.

Lo spettacolo, patrocinato da “Roma Capitale” e prodotto dalla “Compagnia InControscena”, debutterà al Teatro Agorà di Trastevere in via della Penitenza 33.

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L’arte incontra il design. MARK OUT 1/1 a ROMA

L’arte incontra il design. MARK OUT 1/1 è un ambizioso progetto di Banna’i Studio che connette la contemporaneità della street art alla tradizione artigianale italiana, con un occhio attento alle nuove tecnologie.

Con MARK OUT 1/1, Banna’i Studio punta ad accostare il design all’arte, coinvolgendo undici tra i migliori street artist della scena romana in una sfida per la creazione di complementi d’arredo unici, realizzati con le più moderne tecniche d’artigianato digitale che vanno dalla stampa 3D alla fresa a controllo numerico.

 

MARK OUT 1/1 presenta in anteprima le opere inedite di Alt97, #Cancelletto#, Diavù, Gojo, Groove Lucamaleonte, Maria Carmela Milano, Mr Klevra, Mister Thoms, Omino71, Solo.

 

MARK OUT 1/1, nel gergo americano “lasciare una traccia”, concretizza un’idea unica nel suo genere, grazie alla quale l’artista sigla con la propria impronta un oggetto di design destinato ad entrare nell’uso quotidiano: arte, design e artigianato digitale si fondono e, grazie alla collaborazione con UAU ART (Urban Art Utopia), trovano nuova dimora tra le mura della storica e prestigiosa galleria romana Cà d’Oro in Via del Babuino, 53.

 

Tra i pezzi unici della mostra, visitabile gratuitamente dal 4 al 18 Novembre sono presenti:

la chaise longue “K-1” di Mr Klevra, in legno e alluminio tagliato ad acqua, i cui segni calligrafici dell’artista accompagnano la silouhette della seduta; la lampada “Madrilù”, matrioska concepita da Alt97 e realizzata tramite la stampa 3D; l’elegante tavolo in rovere “Äbundantia” di Lucamaleonte la cui parte centrale, incisa al taglio laser riproduce un motivo floreale con ape realizzato dallo street artist; l’impianto di diffusione audio HI-FI “Fat you” di Omino71 che coniuga un’icona street, quale il cap delle bombolette e il design alla migliore tecnologia audio.

banna's studio

A sottolineare i differenti percorsi degli artisti presenti, la mostra espone anche opere inedite a cura di UAU ART (Urban Art Utopia), il cui tema prende ispirazione dall’arte decorativa del Banna’i (a cui lo Studio deve il proprio nome): forme geometriche, pattern, tag, rappresentazioni figurative si alternano nella realizzazione di tele dal formato 70×70.

 

Partner dell’iniziativa sono: Ceramiche Maroso, Due Ancore di Marcello Beltrame, Neon Angher e Studio d’arte Candeloro.

 

DETTAGLI                       

Banna’i Studio. Bann’i “l’uomo che costruisce”, è un’arte decorativa che si serve del cufico, uno stile calligrafico caratterizzato dalla forma geometrica dei grafemi. L’estetica del segno compone un’immagine bilanciata e densa di significato. La ricerca nella produzione dell’oggetto e la commistione di idee e di segni si uniscono creando un prodotto unico e la rappresentazione diventa quindi la somma delle bellezze intrinseche nel singolo segno che generano una sintesi di significati e stili. Da qui il manifesto di Banna’i Studio che, tramite l’ausilio di nuove tecnologie e l’accurata ricerca dei materiali, sviluppa concept restando legato alla storica tradizione artigianale italiana a rappresentare l’eccellenza del Made in Italy. Le collaborazioni con gli artisti della scena contemporanea rendono lo Studio una Factory, il luogo in cui si incontrano idee al fine di realizzare pezzi.
UAU ART Urban Art Utopia nasce da un’idea di China Porcella e Marta Ugolini con l’intento di portare la street art, dalla strada all’interno, gallerie, spazi istituzionali, dimore privati e palazzi storici. Le iniziative di UAU ART si diversificano sia su territorio nazionale sia internazionale tra eventi ed esposizioni.

 

La Galleria Ca’ d’Oro, luogo storico di esposizioni per i più grandi nomi dell’arte del Novecento ed  espressione di un’incessante vivacità artistica e intellettuale da oltre quarant’anni, è oggi un importante centro di promozione e diffusione del talento creativo italiano e internazionale. Erede della Galleria San Bernardo, aperta a Roma da Amadore Porcella nel 1945, la Ca’ d’Oro apre le sue porte al pubblico nel dicembre del 1970 nella sua originaria sede di via dei Condotti. La preparazione e l’esperienza di Antonio Porcella nel campo dell’arte hanno segnato la cultura della Capitale, portando in città e dalla città al mondo artisti come Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Giacomo Manzù, Salvador Dalì, Carlo Carrà, Bruno Caruso, Alberto Sughi, Ruggero Savinio, Corrado Cagli, Ennio Calabria e Renzo Vespignani. La Galleria Ca’ d’Oro si è sempre distinta per sensibilità artistica, sguardo intellettuale e storica professionalità, che hanno accomunato quattro generazioni della famiglia Porcella. Il figlio Antonio, amando fin da giovane l’arte, è riuscito ad avviare l’attività della galleria prima nella sede di via Condotti e successivamente a piazza di Spagna, dove ha trasmesso la sua passione alla figlia Gloria, che oggi è  responsabile e curatrice d’arte della Galleria Ca’ d’Oro. Promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea sono le linee guida di Gloria Porcella, che negli ultimi anni è affiancata da Lamberto Petrecca nel lavoro organizzativo e di ideazione artistica. Insieme riescono a cogliere i segni artistici del presente e fare di ogni mostra ed evento un momento significativo per la storia dell’arte nazionale e internazionale.

 

Galleria Cà d’Oro
Via del Babuino, 53 Roma, 00187 Roma
06 679 6417 – info@ca-doro.comhttp://www.ca-doro.com/

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Peoples Run- Staffetta del dialogo

Parte da Otranto la “Peoples Run- Staffetta del Dialogo”, iniziativa sportiva tra Italia e Balcani a cui hanno aderito numerosi Premi Nobel per la Pace e personaggi famosi impegnati nel sociale.
La staffetta, sostenuta dall’azienda PIU HOTELS di Parma, ha tra i suoi principali obbiettivi la promozione del dialogo tra popoli diversi attraverso lo sport, e fa capo ad una più ampia e articolata attività, denominata “Progetto Dialogo” (www.progettodialogo.it), volta all’incontro tra culture e religioni diverse.
Il 19 Ottobre, data della Beatificazione del Premio Nobel per la Pace Madre Teresa e giorno di Festa per tutta l’Albania e gran parte dei Balcani, la manifestazione ha preso il via oltre l’Adriatico.
Il gruppo di sportivi, i “Peoples Runners – PIU HOTELS”, daranno vita alla Staffetta in Italia raccogliendo il testimone a Otranto, il punto più a Sud -Est dello “stivale”.
Nella città idruntina, il Sindaco Luciano Cariddi e l’Assessore allo Sport Gianfranco Stefàno hanno dato il via all’iniziativa dalla sede municipale. I testimonial della manifestazione hanno consegnato al primo cittadino e all’Assessore il simbolo dell’iniziativa, la “Maglia del Dialogo” firmata dai Premi Nobel per la Pace, in una cerimonia che si è svolta alle ore 10.30. Presenti Sentiliano Gezka, Anrida Vaso ed Emanuela Marticanaj. People Run
La staffetta podistica rappresenta un forte simbolo di unità delle due sponde del Mediterraneo e il progetto prevede di dedicare una sezione alle città che vi hanno aderito e lo hanno sostenuto in varie forme: fra queste, con l’accoglienza della Maglia del Dialogo, vi sarà anche Otranto.
Dopo la tappa salentina, la squadra di sportivi raggiungerà altre città in Puglia, tra cui Brindisi e Ostuni, dove ad attendere la delegazione dei podisti e la “Maglia del Dialogo” ci saranno i rispettivi rappresentanti cittadini.
La manifestazione proseguirà poi lungo la dorsale adriatica e giungerà in Emilia Romagna il prossimo 4 Novembre.
Tutte le attività sono coordinate dall’Associazione sportiva e Culturale Agathos, affiliata al CSI.


Hanno sottoscritto la Maglia del Dialogo:
Mairead Corrigan Maguire – Premio Nobel per la Pace 1976
Betty Williams – Premio Nobel per la Pace 1976
Rita Levi Montalcini – Premio Nobel per la medicina 1986
Muhammad Yunus – Premio Nobel per la Pace 2006
Lech Walesa – Premio Nobel per la Pace 1983
Rajendra Kumar Pachauri – Presidente IPCC, Premio Nobel per la Pace 2007
Rigoberta Menchù Tum – Premio Nobel per la Pace 1992
John Hume – Premio Nobel per la Pace 1998
Frederik Willem de Klerk – Premio Nobel per la Pace 1993
Card. Paul Poupard – Presid. Emerito, Pontificio Consiglio Cultura Vaticano
Kerry Kennedy – Presidentessa Fondazione Kennedy
Bob Geldof – artista impegnato nel sociale

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CicloFesta per la Fiera di San Vito (LE)

L’autunno porta con se colori, diversità, odori, umori: il Salento, in questo periodo dell’anno, s’arricchisce di fiere ed eventi che, ogni weekend, caratterizzano una particolare area geografica.

Il weekend del 24/25 Ottobre vede protagonista la famosissima FIERA DI SAN VITO DI ORTELLE.

Torna la Ciclofesta di Città Fertile per la Fiera di San Vito, il 24 e il 25 ottobre a Ortelle. L’associazione Città Fertile è pronta ad allestire una ciclovia temporanea che collegherà Vignacastrisi con Ortelle. Il percorso rurale sarà completamente inibito al traffico delle auto e illuminato da un prototipo di segnaletica luminosa alimentata da energia solare.

 

Dopo il successo della prima sperimentazione durante la Notte Verde a Castiglione d’Otranto, Ciclofesta ritorna nel territorio ODSA, a partire dalla sera di sabato 24 ottobre. La Ciclofesta è un progetto di Città Fertile, promosso dal percorso di rigenerazione territoriale «ODSA – i paesi e dalla vita ciclica» (Ortelle, Diso Spongano e Andrano; odsa.eu) e attuato grazie al patrocinio della Regione Puglia, assessorato alle Infrastrutture e mobilità, e al supporto del Comune di Ortelle, degli altri Comuni del raggruppamento, dello sponsor tecnico nel campo del micro-fotovoltaico Sunergy e con il sostegno dell’azienda di vendita e riparazione bici Ciriolo srl di Ortelle. ciclofesta programma copia+

 

Il progetto Ciclofesta per la fiera di San Vito prevede l’accesso sostenibile all’evento, incentivando l’arrivo e la partecipazione in bicicletta. Per chi vorrà andarci in compagnia sarà anche allestito un bicibus (gruppo di ciclisti che si muovono insieme aumentando il livello di sicurezza sulla strada) sulla tratta Vignacastrisi – Ortelle con partenza alle 19:00 da piazza Umberto I e rientro alle 22:00 da Ortelle.

 

Quali sono gli ingredienti di Ciclofesta per la fiera di San Vito?

 

1) la chiusura al traffico automobilistico della via vecchia Ortelle – Vignacastrisi a partire dalle 18 di sabato 24 ottobre fino a tutta la mattinata di domenica 25;

2) i bicibus per arrivare alla festa in comitiva divertendosi e aumentando il livello di sicurezza: oltre al bicibus Vignacastrisi – Ortelle ne sono previsti altri due da tutta la rete dei comuni Odsa;

3) la presenza di un bicipark, un’area temporanea di parcheggio delle bici al Parco San Vito di Ortelle;

4) l’allestimento della segnaletica luminosa tramite il prototipo inventato da Città fertile e Sunergy, che aumenterà la sicurezza del percorso.

 

Il tratto di bicibus Vignacastrisi – Ortelle sarà realizzato con la partecipazione delle associazioni locali Fratres, Parabola a Sud, Proloco di Vignacastrisi, Pro Loco Ippocampo di Vignacastrisi e Ortelle, V.I.T.O, Eco di mare. A Vignacastrisi sarà anche allestita una ciclofficina per riparare le bici a cura della Ciclofficina Popolare Knos di Lecce, attiva dalle 15:00.

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Il sistema di bicibus per raggiungere Ortelle è curato dall’associazione Cicloclub Spongano con la collaborazione di MTB Tricase, MoBici Lecce e RuotAndo Lecce. Sono previste due linee.

  • La Linea 1 partirà da Andrano, in piazza Castello, alle 17.45; da Marittima in piazza Vittoria 18; da Vignacastrisi, in piazza Umberto I, alle 18.15. Per informazioni si invita a contattare il numero 3209025188.
  • La Linea 2 partirà da Spongano in piazza Vittoria alle 17.45; da Diso in piazza Carlo Alberto alle 18; da Vignacastirisi in piazza Umberto I alle 18.15. Il numero di riferimento per questa linea è il 3895818490.

 

Il raduno a Vignacastrisi partirà con l’intervista del giornalista Donato Nuzzaci al cicloinventore Nunzio Casciaro per presentare la sua «Riciclò».

 

 

Questa sperimentazione è fortemente connessa con un progetto in corso da parte dei Comuni ODSA, un sistema di ciclovie permanenti, percorsi ciclabili ad alto tasso di sicurezza e di efficacia, che saranno presto una realtà che collegherà i Comuni del raggruppamento ODSA: Ortelle, Diso Spongano e Andrano. Saranno intessuti ben 18 chilometri di percorsi ciclabili per connettere i centri abitati costieri e interni, agendo prevalentemente sul recupero e sulla valorizzazione di tracciati secondari a bassissima intensità di traffico veicolare, e integrando i percorsi ciclabili con i corridoi paesaggistici dei Frutti Minori.

 

Per saperne di più! Sabato 24 alle 19:30 Città Fertile presenterà il progetto «Ciclofesta, la via sostenibile agli eventi» alla tavola rotonda nello stand istituzionale della fiera. Titolo dell’incontro: «CICLOFESTA. STRATEGIA DI ACCESSO CONSAPEVOLE A FESTE ED EVENTI. LA SPERIMENTAZIONE DEL TERRITORIO ODSA». Due gli argomenti che saranno affrontati: la Ciclofesta come strategia di accesso sostenibile e Il progetto della Ciclovia per la valorizzazione dei paesaggi costieri nella rigenerazione territoriale dei comuni ODSA. Con la moderazione di Alessandro Chizzini, giornalista di Belpaese e Tagpress, interverranno: Nello Sforza, assessorato alla Mobilità della Regione Puglia; Francesca Pace, assessorato al Territorio della Regione Puglia; Francesco Rausa, sindaco di Ortelle, Nicola Panico, presidente Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Leuca; Cosimo Chiffi, TRT Milano – tutor del workshop di Cuntamemo’ sulla mobilità lenta; Alessandro Pellegrino, Sunergy fotovoltaico, sponsor tecnico; i rappresentanti delle associazioni CicloClub di Spongano , Espero, RuotAndo, MoBici e Salento Bici Tour.

 

 

 

Per info: info@cittafertile.it 328/7345384

Sito web: www.cittafertile.it

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Ceramica e Teatro: nel Parco Costiero l’autunno si tinge d’arte

Partono a Tricase due Laboratori di Teatro e Ceramica Raku, presso la Chiesa dei Diavoli, nell’ambito della progettualità del Sac Porta d’Oriente, sostenuto dal Parco Otranto-S.M. di Leuca e bosco di Tricase. A promuovere i Laboratori in programma da ottobre 2015 in poi, è l’Associazione culturale Meditinere.

 

Il primo è curato dall’Associazione Alibi – Artisti Liberi Indipendenti che apre le porte, presso la secentesca Chiesa dei diavoli, alla Scuola di Teatro MaldEstro 2015/2016. Il fine principale della Scuola sarà quello di educare al teatro attraverso la sua pratica e la formula rimane quella sperimentata nel corso degli ultimi anni nei numerosi laboratori MaldEstro: nessuna lezione frontale, nessuna prova in itinere, nessuna valutazione ma, in ogni appuntamento, la possibilità di mettersi alla prova, di favorire la consapevolezza di sé e del rapporto con gli altri. tricase maldestro

La Scuola offrirà anche la possibilità di accedere al palcoscenico; frutto dei laboratori MaldEstro negli anni passati sono state opere come “La Concessione del telefono” di Andrea Camilleri, “Il più bello e il più maligno spirito. Storia di Giulio Cesare Vanini” dall’opera di Mario Carparelli e “Fedra” da Ippolito portatore di corone di Euripide. Le attività della Scuola saranno suddivise in due cicli e in due moduli (è possibile scegliere di frequentare uno solo o entrambi i cicli/moduli): il primo ciclo andrà da Ottobre 2015 a Gennaio 2016; il secondo partirà a Marzo 2016 per concludersi a Giugno 2016. I moduli saranno: dizione e comunicazione – movimento, recitazione e drammaterapia oltre ad uno studio specifico della scrittura scenica e drammaturgica. Due le fasce di età alle quali le attività della Scuola sono rivolte: bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni, adulti dai 14 anni in su. Il calendario sarà stilato in accordo con gli allievi. Per info 329.1271425, e-mail alibiassociazione@gmail.com o pagina Facebook Alibi – Artisti Liberi Indipendenti.

 

Il secondo Laboratorio, quello di Ceramica Rakutricase

si terrà il  24 e 25 ottobre 2015 nell’ambito di un Simposio di Artisti Internazionali organizzato dalla Bottega di Agostino Branca di via Tempio a Tricase. Nei giorni 24 e 25 ottobre, il Simposio di artisti si arricchirà con un’altra iniziativa:  il Laboratorio di “Ceramica Raku” previsto gli spazi interni antistanti alla Chiesa dei diavoli di Tricase, al quale potranno partecipare ceramisti e appassionati di ceramica, tutti affiancati dagli esperti raku Luca Apuzza e Enzo Femia che terranno il corso. Tale evento rientra nella programmazione SAC Sistemi Ambientali e Culturali promosso dal Parco naturale regionale Otranto – S.M. di Leuca e Bosco di Tricase. Tanti i partecipanti nazionali e internazionali , ospiti del simposio. L’evento si avvale della Direzione Artistica del ceramista Agostino Branca e vede come sostenitori i seguenti partner: Gino Bleve, Gastronomia Indino, Ass.Murmurarte Specchia, Colorobbia, Accademia Amendolia Specchia. Info e iscrizioni: 348 396 0688  –  0833 545120.

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bari,il blog di eleonora marsella,lecce,Natura,otranto,parco,puglia,salento

Nasce la mappa della biodiversità [..] del parco naturale Salentino

Presentazione pubblica , in questi giorni a Bari presso la fiera Agrilevante, della Mappa della Biodiversità e delle aree di vocazione orticola del Parco Naturale Regionale Costa Otranto S. Maria di Leuca – bosco di Tricase.

La mappa, che rappresenta il tratto conclusivo del progetto Biodiverso, è frutto di uno studio cartografico, agronomico e, soprattutto storico che colloca all’interno della cartina ogni ortaggio nella sua area di vocazione o di potenzialità produttiva. Una mappa atipica dove ogni territorio è contraddistinto dal gusto della specie biodiversa, che il visitatore non potrà trovare tra gli scaffali della grande distribuzione ma gusterà solo qui e da nessuna altra parte. Così è ad esempio per la Pestanaca Sant’Ippazio, il Mugnulu (particolare tipo di cavolo broccolo), il Carciofo nero a calice e la Cicoria bianca di Tricase. Oggi la biodiversità si sta assottigliando in maniera preoccupante a causa di pratiche fortemente standardizzate, con la perdita di importanti conoscenze contadine e di un patrimonio biologico antico adatto ad assicurare produzioni diversificate in ambienti, tempi e condizioni particolari. biodiversità salento

Il Parco Costiero si configura in tal senso come un importante giacimento di biodiversità sia in termini naturalistici che agrari. In questo panorama la pubblicazione della mappa vuole evidenziare aree elettive di produzione, segnalate tramite un’icona e una fotografia che compaiono sulla cartina del Parco, una per ogni varietà orticola locale. Nel retro ad ogni specie è dedicata una scheda più approfondita. Molte delle entità descritte rientreranno nel futuro “paniere del parco”, un set di prodotti che identificheranno l’anima agricola , gastronomica e antropologica del territorio costiero da Otranto a S.M. di Leuca. Il Parco infatti con i suoi progetti integrati (Biodiverso, Re.Ge.Fru.P, SAC e Joy-Welcult) punta alla promozione e alla valorizzazione della biodiversità dei prodotti agroalimentari, incoraggiando lo sviluppo di attività antropiche e di modelli sostenibili dentro e fuori i confini dell’area protetta. La mappa è disponibile presso l’Ente Parco negli uffici di Andrano , Castello Spinola-Caracciolo.

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La Puglia protagonista al CINEMA-La rassegna di Apulia Film Commission

Con l’obiettivo di valorizzare e promuovere le location del territorio pugliese, nonché divulgare il più possibile i film girati nella nostra Regione, Apulia Film Commission ha organizzato una rassegna itinerante alla quale hanno aderito 14 Comuni soci della Fondazione: Bari, Campi Salentina, Castellana Grotte, Vernole, Castro, Cutrofiano, Galatina, Galatone, Melendugno, Otranto, Palmariggi, Pietramontecorvino, Monopoli, Specchia e Uggiano la chiesa.

La rassegna promossa e sostenuta da Apulia Film Commission in collaborazione con i Comuni, rientra nell’ambito del Progetto di “Valorizzazione delle location pugliesi di interesse storico culturale, artistico e naturalistico attraverso l’organizzazione di educational tour”, grazie alle risorse del P.O. FESR 2007-2013, Asse IV, Azione 4.3.1..

Tra le 329 produzioni audiovisive che, negli anni, hanno scelto la Puglia quale luogo ideale per realizzare i propri progetti audiovisivi, sono state individuate due rassegne tematiche composte da otto titoli ciascuna.

Nella prima sezione intitolata “La Puglia nei luoghi del cinema”, sono stati scelti i film: “Isole” di Stefano Chiantini, “Ameluk” di Mimmo Mancini, “Walking on sunshine” di Max Jiwa e Dania Pasquina, “Allacciate le cinture” di Ferzan Ozpetek, “L’uomo nero” di Sergio Rubini, “Ci vediamo domani” di Andrea Zaccariello, “Last summer” di Leonardo Guerra Seràgnoli, “Pane e libertà” di Alberto Negrin.

Per la seconda sezione “I grandi interpreti in Puglia”, la scelta è caduta su: “Third Person” del premio Oscar Paul Haggis, “Latin Lover” di Cristina Comencini, “È stato il figlio” di Daniele Ciprì, “La scelta” di Michele Placido, “Appartamento ad Atene” di Ruggiero Di Paola, “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone, “Una donna per amica” di Giovanni Veronesi e “Amiche da morire” di Giorgia Farina.


PROGRAMMA OTRANTO

Sala Triangolare Castello Aragonese ore 18.00:

23/10/2015 – Appartamento ad Atene di D. Ruggero
24/10/2015 – Il racconto dei racconti di M. Garrone
25/10/2015 – Latin Lover di C. Comencini

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La cultura come ecosistema a Lecce

Accademici, ricercatori, studenti e professionisti che studiano e lavorano nel vasto e multiforme settore della “cultura” provenienti da 28 paesi di tutto il mondo si ritroveranno a Lecce, presso Palazzo Turrisi-Palumbo, dal 21 al 23 ottobre 2015 per la 23ma Conferenza Annuale di ENCATC the leading European network on cultural management and cultural policy education, un’occasione unica di incontro e confronto della rete europea di formazione sul management e le politiche culturali. Saranno infatti 194 i partecipanti che giungeranno dall’Europa, dall’Asia, dagli Stati Uniti e dal Sud America per la tre giorni leccese organizzata appunto da ENCATC – the leading European network on cultural management and cultural policy education, in collaborazione con l’Università del SalentoDipartimento di Scienze dell’Economia e la Fondazione Fitzcarraldo, con il patrocinio del Comune di Lecce e il supporto del Programma dell’Unione Europea “Creative Europe”.

Palazzo Turrisi-Palumbo

Palazzo Turrisi-Palumbo

“The Ecology of Culture: Community Engagement, Co-creation, Cross Fertilization” è il tema dell’incontro, che mira a indagare e comprendere i differenti approcci che vedono la cultura come un vero e proprio “ecosistema”: cosa significa “ecologia della cultura” in differenti contesti, culture e paesi? Come si intrecciano e relazionano il mondo della cultura e dell’economia? Quali posso essere le nuove forme di produzione culturale, di partecipazione della società civile?

 

Dopo il discorso di apertura di John Holden, visiting Professor alla City University di Londra e Honorary Professor dell’Università di Hong Kong, il panel di esperti dell’ENCATC condividerà le diverse prospettive e idee sul tema. Tra i relatori Jerry C Y Liu, Presidente dell’Associazione di studi sulle Politiche culturali di Taiwan; Edna dos Santos Duisenberg, Consulente presso l’Istituto delle Nazioni Unite di Formazione e Ricerca – UNITAR; Alan Salzenstein, Presidente dell’AAAE e Docente dell’Università di Chicago; Luciana Lazzeretti, Docente dell’Università di Firenze. Saranno 63 in tutto gli accademici che presenteranno e discuteranno altrettanti lavori di ricerca, confluiti in appositi atti che saranno pubblicati e resi disponibili online entro il 20 di ottobre.

In programma, inoltre, seminari e le conferenze sui temi di Horizon2020, Europa Creativa e la gestione dei fondi europei, e momenti di convivialità e visite di studio ad alcune delle eccellenze culturali del panorama leccese: tra le mete, il sito archeologico di Rudiae e il Museo Diffuso di Cavallino; il CEDAD, il primo Centro Italiano per la datazione al radiocarbonio, e il teatro virtuale di CETMA, centro pubblico-privato per l’innovazione digitale; il Distretto Produttivo Puglia Creativa, tra i protagonisti di un seminario mirato a comprendere come gli operatori culturali si stanno muovendo per migliorare la creatività e l’imprenditorialità dei giovani nel settore culturale; infine, il Teatro Pubblico Pugliese contribuirà a mostrare quali sono gli effetti generati dalla co-creazione, l’accessibilità culturale e l’uso terapeutico delle arti dello spettacolo.

 

Tra gli sponsor locali, le aziende Natale e Quarta Caffè.

 

Pagina ufficiale: http://encatc.org/annualconference2015/

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Prima mostra del MARGINALISMO nel SALENTO

Dopo la piccola appendice espositiva del 2014 all’interno della biennale di Martano Syncronicart-2, domenica 18 ottobre 2015, alle ore 18.00, nella splendida cornice del Castello Aragonese di Otranto, si svolgerà il vernissage della prima mostra del Marginalismo, movimento pittorico fondato nel Salento e basato sul pensiero artistico-letterario di Lorenzo Polimeno. 

Lorenzo Polimeno, Landscape, 2014, Tecnica mista su faesite, 77,5x87,5

Lorenzo Polimeno, Landscape, 2014, Tecnica mista su faesite, 77,5×87,5

Il movimento è sostenuto teoricamente dai critici e curatori della rassegna Carmelo Cipriani e Raffaele Gemma, firmatari in Palazzo Baldi a Galatina del Manifesto del Marginalismo, assieme allo stesso Polimeno e alle artiste Maria Luce Musca e Annalisa Fulvi.

 

 

 

 

 

Il movimento promuove l’immagine di un mondo policentrico, composto da centri paritetici e non subordinati, in cui è riconosciuto il ruolo delle periferie nella determinazione di linee di ricerca originali e autonome.

I tre artisti firmatari si muovono all’interno del Movimento mantenendo ognuno la propria individualità, configurando il marginalismo in termini non solo geografici ma anche iconici, collocandosi sul crinale tra figurazione e astrazione.

Annalisa-Fulvi-Geometrie-rurali-1-2015.-Acrilico-su-tela-60x80

Annalisa-Fulvi-Geometrie-rurali-1-2015.-Acrilico-su-tela-60×80

 

 

Maria Luce Musca, Rosso, 2011. Acrilici su tela

Maria Luce Musca, Rosso, 2011. Acrilici su tela

 

La mostra, visibile fino al 31 ottobre, si avvale del patrocinio e del sostegno della

Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo e del patrocinio del Comune di Otranto e della Provincia di Lecce.

 

Al momento inaugurale, domenica 18 ottobre alle ore 18.00, interverranno, in presenza degli artisti coinvolti, il Sindaco di Otranto Luciano Cariddi, l’Assessore alla Cultura Lavinia Puzzovio, i curatori della mostra Carmelo Cipriani e Raffaele Gemma.

Al termine l’esposizione sarà ospitata in altre sedi istituzionali nel Salento ed in tutta la regione.

Accompagnerà la rassegna un libro sul movimento del Marginalismo, edito da Edizioni Esperidi, contenente gli scritti teorici e le opere degli artisti.

 

Vernissage: domenica 18 ottobre 2015 alle ore 18.00

Permanenza: fino al 31 ottobre 2015

Orari di apertura: tutti i giorni ore 10.00-13.00   15.00-19.00

Catalogo/Libro: volume edito da Edizioni Esperidi con foto a colori delle opere e testi di Carmelo Cipriani, Raffaele Gemma, Lorenzo Polimeno

Ingresso: per l’entrata al castello e la visita di tutte le mostre ospitate è previsto dal Comune il pagamento di un ticket d’ingresso (per info www.comune.otranto.le.it – Ufficio informazione e accoglienza turistica (Tel. 0836 801436)

 

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“Urbanistica e Design Architettonico per lo Sviluppo Sostenibile” a Lecce dal 14 al 16 Ottobre 2015

“Urbanistica e Design Architettonico per lo Sviluppo Sostenibile” è il tema della conferenza internazionale organizzata da IEREK – International Experts for Research Enrichment and Knowledge Exchange in collaborazione con l’Università del Salento, e in programma a Lecce da domani, 14 ottobre 2015, e fino al 16 ottobre.

Le sessioni plenarie introduttive, che si terranno nella sala “Maria D’Enghien” del Castello Carlo V (la prima il 14 ottobre alle ore 9, programma dettagliato in allegato), intendono focalizzare l’attenzione su due temi centrali per la pianificazione urbanistica: «da un lato, la sostenibilità in sé dell’atto pianificatorio», spiega il coordinatore scientifico Fabio Pollice, ordinario di Geografia economico-politica all’Università del Salento, «che nella prassi nega troppo spesso i principi stessi dello sviluppo sostenibile, mostrando una scarsa attenzione sia per le questioni ambientali sia per quelle sociali, a partire dalla scarsa “democraticità” che ne caratterizza le fasi progettuali, prima, e attuative, poi; dall’altro, la valorizzazione dell’esistente che ha la sua massima espressione nei piani di recupero e rifunzionalizzazione dei centri storici, che costituiscono il riferimento identitario di tutte le comunità urbane e come tali assolvono un ruolo strategico nello sviluppo delle nostre città». Il 16 ottobre, nella stessa sala, è in programma un workshop pubblico per la discussione dei progetti di rigenerazione urbana realizzati a Lecce nel corso degli ultimi anni o in fase di progettazione, con l’analisi degli obiettivi e delle modalità di attuazione e una riflessione sulla loro “sostenibilità” e sulla capacità di contribuire allo sviluppo sostenibile del capoluogo salentino e del suo intorno geografico.

Sedici le sessioni parallele, che si svolgeranno nelle aule dell’ex Monastero degli Olivetani (viale San Nicola – Lecce).

 

«La conferenza vuole animare il dibattito culturale sulla relazione che lega pianificazione urbanistica e sviluppo sostenibile», sottolinea Fabio Pollice, «su come la prima possa concorrere a migliorare i livelli di sostenibilità delle nostre città e ad acquisire un ruolo strategico nella realizzazione di un modello di sviluppo sostenibile capace di supportarne l’espansione e qualificarne le traiettorie evolutive.

Da qualche anno, a livello mondiale, la popolazione urbana ha superato quella rurale e le città, soprattutto nei paesi in via di sviluppo e in quelli di nuova industrializzazione, stanno attraversando una consistente fase espansiva. Un’espansione spesso incontrollata che si accompagna a un incremento del disagio economico e sociale, particolarmente avvertito nelle periferie urbane. E così se, da un lato, le città possono essere rappresentate come i centri propulsivi dello sviluppo, sono anche i luoghi dove più evidente è l’insostenibilità di questa forma di sviluppo, dove più evidenti sono le sue contraddizioni ambientali, economiche, sociali e culturali: ai parchi urbani fanno da contraltare le aree verdi degradate delle periferie, alla bellezza architettonica delle aree centrali si contrappone lo squallore delle periferie dove la bassa qualità dell’edificato, la scarsa dotazione di servizi e un livello di infrastrutturazione inadeguato divengono le cause di fenomeni diffusi quanto pervasivi di devianza sociale e di povertà nelle sue diverse declinazioni. Università del Salento

Non meno evidenti sono le contraddizioni sul piano culturale. Le città, che dovrebbero valorizzare la propria matrice identitaria e ricercare nella propria specificità culturale la chiave del proprio sviluppo, sono spesso inclini a comportamenti emulativi, che tendono a riprodurre logiche e obiettivi pianificatori validati da città che hanno conseguito significative performance competitive a livello internazionale, ma totalmente inappropriati per le proprie condizioni geografiche. Questi comportamenti, oltre a rilevarsi nel medio-lungo termine inefficaci e insostenibili, divengono espressione tangibile di un processo di omologazione culturale che fagocita l’identità urbana e ne dilapida il potenziale di sviluppo endogeno. Di qui l’importanza di una pianificazione che sia in grado di interpretare istanze e vocazioni territoriali e di progettare interventi che consentano di realizzare le potenzialità dei luoghi e di metterne in valore le risorse materiali e immateriali, restituendo centralità alla dimensione locale nella sua più ampia accezione. Una pianificazione “al servizio del territorio” e non viceversa, come troppo spesso accade con strumenti urbanistici che, invece di nascere dal coinvolgimento delle comunità locali e da una seria analisi territoriale, sono il risultato di scelte calate dall’alto che non introiettano i valori e le istanze dei luoghi su cui intervengono, ma che al contrario rispondono a logiche esogene e omologanti: progetti formalmente ineccepibili ma vuoti di significati.

Non può esservi uno sviluppo sostenibile delle nostre città senza pianificazione urbana», conclude Pollice, «ma questa, per essere funzionale a questo obiettivo, per promuovere un miglioramento della qualità della vita delle popolazioni urbane e una contestuale riduzione dell’impronta ecologica delle città stesse, non può a sua volta che ispirarsi ai principi propri della sostenibilità, che sono e restano l’equità intergenerazionale e l’equità intragenerazionale. La pianificazione deve divenire così uno strumento per ridurre o contenere il consumo di suolo e i consumi energetici, per promuovere l’inclusione sociale e l’interazione culturale, per favorire la relazionalità e i processi di accumulazione del capitale sociale, per coltivare la bellezza nelle sue diverse espressioni, per favorire la crescita culturale degli individui e della comunità nel suo complesso, per produrre e trasferire conoscenze e saperi».

 

Pagina web:

https://www.ierek.com/events/urban-planning-architecture-design-sustainable-development/

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Frutti antichi di Puglia

Torna Sabato 10 e Domenica 11 Ottobre il bello e il buono della tradizione ortofrutticola locale con “Frutti antichi di Puglia”, l’evento promosso dal Parco Naturale Regionale “Costa Otranto S.Maria di Leuca –bosco di Tricase” che punta alla conservazione e alla valorizzazione della biodiversità agraria.

Ad ospitare il calendario ricco di iniziative il Palazzo Baronale di Tiggiano. Qui , Sabato 10 a partire dalle 18:00 , sarà possibile partecipare a tavole rotonde con responsabili del progetto Re.Ge.Fru.P, esperti di settore e portatori di esperienze concrete sul territorio; si inaugurerà inoltre la mostra fotografica e pomologica che resterà aperta per tutta la settimana; il tema principale della mostra pomologica saranno le varietà frutticole  Frutti_minoriautunnali del parco in particolare (ma anche di altre aree rurali della Puglia), mentre la mostra fotografica è suddivisa in quattro sezioni: le attività del Parco nel progetto Re.Ge.Fru.P – Recupero del Germoplasma Fruttifero Pugliese, paesaggi rurali costieri, custodi e personaggi, biodiversità. Infine sarà possibile degustare golose confetture di frutti minori , denominati tali perché ai margini del mercato e delle prduzioni, ma non inferiori per gusto. Mentre Domenica 11 si aggiunge a partire dalle 18:00 si terrà un utile laboratorio pratico di come si effettuano gli innesti, anche in quest’occasione sarà possibile assaggiare confetture artigianali . A margine di ogni giornata un apposito spazio sarà dedicato alle video proiezioni: “La via delle fiche” di Carlo Cascione e Francesco Minonne, “Food diversity” di Terrarossa Cooperativa sociale e “La cicoria bianca di Tricase” di Salento km0-Meditfilm.

 

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