Ritorna il grande ed atteso appuntamento della rubrica artistica, so che molti di voi attendevano da diversi giorni una nuova intervista per cui, ecco placata la vostra sete di curiosità, l’ospite di questo “POST” saranno i TREASSI.
I Treassi nascono da un’idea di Andrea Desideri, insieme a Davide Garritano e Angelo Andrea Vegliante nel novembre 2012; i tre, già amici universitari, decidono di unirsi in un trio nella location della web Radio FinestrAperta, progetto della Uildm Lazio che vuole portare alla luce la voce del terzo settore con una redazione composta prevalentemente da persone con disabilità.
Sin da subito i ragazzi si mettono all’opera ed creano “Il Riso Abbonda”, il programma d’intrattenimento che va in onda in diretta dalle 11.30 su e in replica venerdì alle 21 e sabato alle 16 sul sito www.finestraperta.it..
Il tema centrale delle dirette è parlare di sociale, di disabilità e di terzo settore in chiave melodrammatica simpatica e dando una lettura umoristica ai diversi temi di questo particolare mondo.
AVETE AVUTO OCCASIONE DI PARTECIPARE AD EVENTI?
“Abbiamo promoss la nostra attività di trio e il progetto Radio FinestrAperta attraverso vari festival. Due volte siamo statia Lignano Sabbiadoro (Udine), anno 2013 e 2014, in occasione delle Assemblee nazionali della Uildm e sul palco del “Music Festival Roma” nel 2014.”.
È DIVERSA LA VOSTRA RADIO DALLE ALTRE? perché LE PERSONE VI DOVREBBERO SEGUIRE?
“La nostra radio di diverso non ha proprio nulla rispetto alle altre, perché il fatto che sia gestita in buona parte da portatori di handicap non è quello che dovrebbe risultare. Noi tutti – nello specifico – puntiamo sul fatto che la radio non ha barriere e questa è una buona cosa perché evitiamo di incappare nel pregiudizio comune che definisce la disabilità come una condizione inferiore. Lo slogan della radio, “Una Corrente Diversa” porta alla luce tematiche appunto diverse, quelle del terzo settore e, in un piano di preferenza editoriale, quella della disabilità. Veicoliamo il sociale, quello sì, ma per evitare appunto che, chi non conosca il terzo settore, possa farsi trasportare dall’idea che la disabilità occupi le nostre vite in maniera totale e negativa, quando invece se se ne conoscono gli aspetti, può essere esclusivamente una prospettiva differente – non per forza negativa. Forse qualcosa di diverso lo ha anche il nostro programma del venerdì mattina. Noi siamo “Il Riso Abbonda”, e quello che vogliamo regalare agli ascoltatori è un’ora e mezza di risate e spensieratezza, scherzando anche sulle problematiche riguardanti questo mondo. Abbiamo coraggio ma anche la semplicità di trattare la disabilità con una sorta di ironia, ovviamente in modo prettamente positivo, niente di arrogante e facinoroso. Con questo programma si coltivano qualità e aspetti che dovrebbero avere tutti: coerenza di intenti e tanta autoironia. Noi vogliamo una radio senza barriere su qualunque campo, uno su tutti, il sociale. La radio è uno strumento antichissimo di comunicazione, quasi il più antico sotto una certa ottica, e deve rimanere il più, si il più su tutti. Quindi niente barriere, tanti sorrisi”.
COME VIENE RECEPITA LA DISABILITA’ NEL SOCIALE?
“La disabilità nel sociale non viene percepita, o meglio sono molti i pareri e le persone che si dibattono da tempo sul tema e qualche passo avanti è stato fatto. Le condizioni di vita sono migliorate rispetto a dieci anni fa, quello che manca è un cambiamento di mentalità in generale. E la stessa società si mostra lenta in questo processo di inclusione prima mentale che fisica. Non dovremmo combattere nel 2014 per avere delle cose che dovrebbero essere la conseguenza di un’ efficace integrazione: basti pensare al lavoro, alle barriere architettoniche, alla condizione di alcune architetture ritenute accessibili. Questi sono aspetti comuni in tutto ciò che è differente, si metabolizza più lentamente quello che non si conosce o che spaventa, perché ciò che prevale è un’ignoranza sul tema. Se contiamo ad esempio che ancora oggi in Italia si parla di mancanza di posti e di insegnanti di sostegno per alunni disabili, si capisce già che l’assenza di integrazione parte dalla base della nostra società. E il mondo della comunicazione non aiuta: molte volte, il disabile è associato a centri in cui vengono maltrattati o a recenti suicidi commessi. E così il “diverso” viene visto in termini negativi, a volte anche come un peso. Quindi, per cambiare una barriera architettonica, per dare opportunità e consolidare un posto di lavoro ad una persona con disabilità, per permettere ad un bambino disabile di esercitare il suo diritto allo studio, bisogna cambiare prima la mentalità della società e della sua collettività”.
LA STORIA CHE VI è RIMASTA Più IN TESTA?
“Nei nostri quasi due anni da Treassi, è difficile scegliere una storia in particolare, perché il nostro modo di fare radio non si basa solo su raccontare avvenimenti. Tra notizie e storie strane, divertenti e paradossali, abbiamo avuto modo anche di parlare con gente dello spettacolo, della musica e della società intervenuta ai nostri microfoni, portando in campo tutti le loro storie. Insomma, non è facile sceglierne una cosa tra tante. Andrea ha con sé, a livello di conduzione, dei momenti che porterà sempre nel cuore. Ha avuto la fortuna di viverli adesso che è agli inizi del suo percorso e valgono più di qualsiasi premio o riconoscimento. In particolare però, ricorda due momenti: la nostra prima diretta notturna a Lignano nel 2013 e poi, a livello personale, ricorderà sempre l’intervista che ha fatto il 18 luglio 2014 alle Mente Fertili Crew! Davide invece si basa sull’esperienza fatta insieme nei viaggi: siccome è la nostra storia, è la storia di Radio FinestrAperta, è la storia dei Treassi, sicuramente il viaggio fatto insieme a Lignano Sabbiadoro nel 2013 è stata l’esperienza più bella che si porta dietro da quando fa radio insieme agli altri due simpaticoni. Di notizie ne abbiamo commentate tante, se pur non di poco conto, ma il viaggio a Lignano rimane il top of the power! Se invece dovessimo guardare sul fronte delle notizie, Angelo ne ricorda un paio, oltre a tenere con sé con tutta la felicità del mondo l’avventura a Lignano: nella tecnologia infatti abbiamo avuto Editouch, un tablet per persone con disturbo dell’apprendimento che migliora il modo di studiare, oppure Tommy, un modo innovativo per difendere il diritto al parcheggio per i disabili (non accettato dalla Corte Costituzionale). Nei viaggi, storie di persone che facevano bunjee jumping con tutta la carrozzina a quelle che mostravano come lo sport può essere mezzo di inclusione importante. Ma una su cui abbiamo sottolineato molto il nostro accento è stato il progetto di Miguel Nicolesis, “Walk Again”: Juliano Pinto, un ragazzo paralizzato, ha calciato il primo pallone dei Mondiali di Brasile 2014 grazie alla tecnologia bionica progettata dall’ingegnere della Duke University. Non concepivamo però il fatto che la RAI non avesse dedicato neanche un secondo a questa importante iniziativa, la quale poteva smuovere la mentalità di tutti coloro stavano guardando l’apertura dei Mondiali. Così dedicammo una puntata intera a questa tematica, parlando di sport insieme ad un ospite importante”.
QUALE MESSAGGIO VOLETE MANDARE A CHIUNQUE LEGGERA’ LA VOSTRA INTERVISTA?
“Quale messaggio vi sentite di mandare a chiunque leggerà questa intervista?
E’ una risposta difficile da amalgamare in una sola, quindi preferiamo rispondere uno alla volta.
Andrea: “Vorrei che rimanesse impresso un solo messaggio: al di là del sociale o dei mille altri motivi per cui sono ciò che sono, io sogno di lavorare in radio da sempre perché non mi basta regalare un sorriso alle persone, ma voglio proprio che chi mi ascolta si sbellichi dalle risate, mi piace pensare che la gente si fermi, rimandi appuntamenti, per ridere in mia (e in nostra) compagnia. Diciamo che questo “lavoro” regala un sorriso agli ascoltatori e una speranza per me e per tutti gli appassionati: per qualche ora mi sento bene, convinto di poter arrivare ovunque. Quello che vorrei che rimanesse è ricordare a tutti la forza devastante delle parole!”
Davide: “I messaggi potrebbero essere molti: chi vuole fare una cosa nella vita può farla, magari non arrendendosi al primo ostacolo.
il messaggio che vorrei passasse è che anche io sono un ragazzo come molti di oggi in cerca di un proprio essere e futuro, però con il sorriso riesco ad andare sempre avanti e pensare che qualcuno può ascoltare la mia voce facendosi due risate mi fa sentire ancora meglio.
Come disse il caro e vecchio Benigni in un film da lui recitato: per soffiare in faccia la felicità alla gente, in questo caso per trasmetterla tramite un microfono…BISOGNA ESSERE FELICI, e per trasmettere il dolore…BISOGNA ESSERE FELICI!”
Angelo: “Alla fine conta sempre una cosa sola: La Passione. Lavorando insieme agli altri due zoticoni, ho imparato che se fai le cose spinto da una passione che ti brucia dentro, nulla ti sarà precluso. E spero lo sarà anche per il mio sogno di diventare un giorno uno speaker radiofonico professionista. Il mio messaggio è questo: rendete la vostra vita una passione, fate in modo che ogni cosa abbia un pò di voi! Lasciatevi anche scoraggiare, ma dallo stesso scoraggiamento rialzatevi più forti di prima e pronti a continuare sulla strada intrapresa. E poi ridete, ridete e ridete. La vita è stronza di suo, ci mette davanti a delle scelte e a delle situazioni che minano le nostre certezze e la nostra tranquillità. Ma da questo non bisogna farsi abbattere, ma bisogna combattere! Quello che porto, e che voglio portare anche nel futuro in Radio insieme ai miei colleghi, ma prima ancora amici fidati, è semplicemente l’esemplificazione di tre parole: Vivere al massimo!”.
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