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ANGELO DRAETTA: DALLA VITA AL MIXER

Questa settimana nella rubrica artistica vi parlerò di un vero talento, giovanissimo, pugliese e amante della musica: ANGELO DRAETTA.

Angelo,19 anni, fa della costanza la sua arma migliore. Inizia nel 2010 con le prime produzioni “fatte in casa” e negli anni riesce a pubblicare su etichette come “Lost My Dog” , “VIVa Music” , “Savoir Faire” e molte altre , facendosi conoscere nel panorama della musica deep house, nel 2011 all’età di 16 anni pubblica anche il suo primo vinile su Render Obedience.

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 Quando nasce la passione per la musica?

<<L’avventura nella musica elettronica- racconta Angelo- nasce circa cinque anni fa in un modo particolare, sin da piccolo ero attratto principalmente dagli strumenti che riproducevano il suono ed in particolare dal mixer. Da questo momento in poi ho cercato di informarmi sempre più su questo mondo sino ad acquistare il primo mixer iniziando così a muovere i primi passi.>>

Cosa provi quando suoni?

<< Tutto dipende dallo stato d’animo. Per la riuscita di un buon set in un evento a mio avviso bisogna star bene prima con se stessi in modo da poter creare la giusta atmosfera con il pubblico e con chi c’è al momento nel locale/club. Solo così è possibile avere un buon riscontro ed essere continuativi. Ciò che mi emoziona di più è riuscire a creare qualcosa di personale anche utilizzando produzioni di altri. Ogni volta cerco sempre di raccontare una storia che permetta di esprimere il mio mood del momento.>>

 Nel mondo della musica basta il talento o bisogna anche studiare?

<<E’ difficile dare un giudizio a riguardo. Nel mio caso ho iniziato e continuo tutt’ora da autodidatta. Ho tutto ciò che mi serve nella mia stanza e attraverso internet e soprattutto con i consigli degli addetti ai lavori più esperti mi sono “formato” , quindi direi che è essenziale avere una preparazione di base per permettere di sviluppare il talento. Non essendo un musicista può risultare tutto più semplice e meccanico al di fuori ma vi assicuro che anche nel produrre musica elettronica ci vuole organizzazione; saper dove sistemare quel suono al momento giusto della traccia è fondamentale per far uscire un buon lavoro.>>

Progetti attuali e futuri?

<< E’ uscita l’8 gennaio 2015 la mia prima release dell’anno, “Into Feelings”.

Una traccia fatta ad agosto assieme al cantante di Barcellona, Cedric Le Noir.

La traccia è uscita sull’etichetta colombiana Manyoma di Simon Groove che rilascia anche artisti del calibro di Dermakus Lewis uno dei miei artisti preferiti di cui attualmente inserisco nelle mie playlist la sua “Electric Wiggle”

Attualmente “Into Feelings”è disponibile per il download su traxsource

http://traxsource.com/title/425199/angelo-draetta-into-feelings-vocal-mix-feat-cedric-le-noir

Il 2 febbraio 2015 uscirà “Round&Round” per la release numero 100 dell’etichetta danese capitanata dal simpatico Tim Andersen , una traccia fatta assieme al mio amico Silvestro S (Benevento).

Una delle uscite più importanti per me sarà indubbiamente quella su Talk Musique che ha base tra Rimini e New York ; sarà il mio secondo vinile pubblicato dopo quello uscito nel 2011, quando avevo 16 anni. All’interno di questa release ci sarà il remix di Simon Baker che fa parte della famiglia “Last Night On Heart” e proprio il 16 gennaio 2014 si esibirà in Messico al famoso BPM Festival di Playa Del Carmen.

Tutti i link di Angelo Draetta:

http://www.facebook.com/draangelo

http://www.residentadvisor.net/dj/angelodraetta

http://www.angelodraetta.wordpress.com

Cos’altro aggiungere? Angelo è la prova che talento e tenacia possono condurre a buoni risultati, solo se lo si crede davvero!

DRAETTA

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arte,artisti,fotografia,marco tancredi,passione.,potenza

Marco Tancredi- Così fermo la VITA

Nella rubrica artistica di questa settimana è la volta di un fotografo, giovane, meridionale e talentuoso: Marco Tancredi.

Chi è Marco Tancredi?

<< Classe 1986, nato e cresciuto a Potenza fino al conseguimento della maturità scientifica, decido di lasciare la mia terra per intraprendere un percorso universitario in grado di farmi crescere e sviluppare come persona. Giungo, quindi, a Napoli, una terra dai mille volti, dotata di un fascino tale non solo da permettermi di perseguire quella crescita da me tanto cercata ma anche di darmi degli stimoli sempre nuovi. E’ proprio qui, infatti, che posso coltivare la mia grande passione per la fotografia. >>

Quando nasce la passione per la fotografia?

<< Fin da piccolo ho sempre odiato conoscere qualcuno, magari durante l’estate, e poi doverlo lasciare per sempre perché troppo distanti per vedersi. Pertanto una fotografia diventava un modo per tenere quelle persone più vicine a me. Attraverso la fotografia si può riuscire a fermare quanti gli occhi hanno fermato per primi. Dico sempre che ogni mio scatto, indipendentemente dal fatto che possa essere bello o meno, è dapprima l’impressione della realtà sul mio cuore. Ciò che colpisce il cuore deve essere fermato per sempre attraverso uno scatto.>>

Cosa ti affascina della fotografia?

<< Attraverso la fotografia si può riuscire a fermare quello che gli occhi hanno fermato per primi. Dico sempre che ogni mio scatto, indipendentemente dal fatto che possa essere bello o meno, è dapprima l’impressione della realtà sul mio cuore. Ciò che colpisce il cuore deve essere fermato per sempre attraverso uno scatto. Della fotografia mi affascina la sua potenza comunicativa. Potremmo essere indotti a pensare che la fotografia sia ‘soltanto una fotografia’ ma è molto di più. Osservare un’immagine e provare qualcosa, sia essa positiva o negativa, credo sia qualcosa di magico.>>

Di seguito alcuni scatti realizzati da Marco:

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Alcuni indirizzi utili:

Facebook: Marco Tancredi Ph – https://www.facebook.com/MarcoTancrediFotografo?fref=photo

Instagram: Tanmapepot

Flickr: Tanmapepot

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INTERVISTA AL MAGICO TRIO DEI TREASSI

Ritorna il grande ed atteso appuntamento della rubrica artistica, so che molti di voi attendevano da diversi giorni una nuova intervista per cui, ecco placata la vostra sete di curiosità, l’ospite di questo “POST” saranno i TREASSI.

I Treassi nascono da un’idea di Andrea Desideri, insieme a Davide Garritano e Angelo Andrea Vegliante nel novembre 2012; i tre, già amici universitari, decidono di unirsi in un trio nella location della web Radio FinestrAperta, progetto della Uildm Lazio che vuole portare alla luce la voce del terzo settore con una redazione composta prevalentemente da persone con disabilità.

Sin da subito i ragazzi si mettono all’opera ed creano Il Riso Abbonda”, il programma d’intrattenimento che va in onda in diretta dalle 11.30 su e in replica venerdì alle 21 e sabato alle 16 sul sito www.finestraperta.it..

Il tema centrale delle dirette è parlare di sociale, di disabilità e di terzo settore in chiave melodrammatica simpatica e dando una lettura umoristica ai diversi temi di questo particolare mondo.

AVETE AVUTO OCCASIONE DI PARTECIPARE AD EVENTI?
“Abbiamo promoss la nostra attività di trio e il progetto Radio FinestrAperta attraverso vari festival. Due volte siamo statia Lignano Sabbiadoro (Udine), anno 2013 e 2014, in occasione delle Assemblee nazionali della Uildm e sul palco del “Music Festival Roma” nel 2014.”.

È DIVERSA LA VOSTRA RADIO DALLE ALTRE? perché LE PERSONE VI DOVREBBERO SEGUIRE?
“La nostra radio di diverso non ha proprio nulla rispetto alle altre, perché il fatto che sia gestita in buona parte da portatori di handicap non è quello che dovrebbe risultare. Noi tutti – nello specifico – puntiamo sul fatto che la radio non ha barriere e questa è una buona cosa perché evitiamo di incappare nel pregiudizio comune che definisce la disabilità come una condizione inferiore. Lo slogan della radio, “Una Corrente Diversa” porta alla luce tematiche appunto diverse, quelle del terzo settore e, in un piano di preferenza editoriale, quella della disabilità. Veicoliamo il sociale, quello sì, ma per evitare appunto che, chi non conosca il terzo settore, possa farsi trasportare dall’idea che la disabilità occupi le nostre vite in maniera totale e negativa, quando invece se se ne conoscono gli aspetti, può essere esclusivamente una prospettiva differente – non per forza negativa. Forse qualcosa di diverso lo ha anche il nostro programma del venerdì mattina. Noi siamo “Il Riso Abbonda”, e quello che vogliamo regalare agli ascoltatori è un’ora e mezza di risate e spensieratezza, scherzando anche sulle problematiche riguardanti questo mondo. Abbiamo coraggio ma anche la semplicità di trattare la disabilità con una sorta di ironia, ovviamente in modo prettamente positivo, niente di arrogante e facinoroso. Con questo programma si coltivano qualità e aspetti che dovrebbero avere tutti: coerenza di intenti e tanta autoironia. Noi vogliamo una radio senza barriere su qualunque campo, uno su tutti, il sociale. La radio è uno strumento antichissimo di comunicazione, quasi il più antico sotto una certa ottica, e deve rimanere il più, si il più su tutti. Quindi niente barriere, tanti sorrisi”.

COME VIENE RECEPITA LA DISABILITA’ NEL SOCIALE?

“La disabilità nel sociale non viene percepita, o meglio sono molti i pareri e le persone che si dibattono da tempo sul tema e qualche passo avanti è stato fatto. Le condizioni di vita sono migliorate rispetto a dieci anni fa, quello che manca è un cambiamento di mentalità in generale. E la stessa società si mostra lenta in questo processo di inclusione prima mentale che fisica. Non dovremmo combattere nel 2014 per avere delle cose che dovrebbero essere la conseguenza di un’ efficace integrazione: basti pensare al lavoro, alle barriere architettoniche, alla condizione di alcune architetture ritenute accessibili. Questi sono aspetti comuni in tutto ciò che è differente, si metabolizza più lentamente quello che non si conosce o che spaventa, perché ciò che prevale è un’ignoranza sul tema. Se contiamo ad esempio che ancora oggi in Italia si parla di mancanza di posti e di insegnanti di sostegno per alunni disabili, si capisce già che l’assenza di integrazione parte dalla base della nostra società. E il mondo della comunicazione non aiuta: molte volte, il disabile è associato a centri in cui vengono maltrattati o a recenti suicidi commessi. E così il “diverso” viene visto in termini negativi, a volte anche come un peso. Quindi, per cambiare una barriera architettonica, per dare opportunità e consolidare un posto di lavoro ad una persona con disabilità, per permettere ad un bambino disabile di esercitare il suo diritto allo studio, bisogna cambiare prima la mentalità della società e della sua collettività”.

 

LA STORIA CHE VI è RIMASTA Più IN TESTA?

“Nei nostri quasi due anni da Treassi, è difficile scegliere una storia in particolare, perché il nostro modo di fare radio non si basa solo su raccontare avvenimenti. Tra notizie e storie strane, divertenti e paradossali, abbiamo avuto modo anche di parlare con gente dello spettacolo, della musica e della società intervenuta ai nostri microfoni, portando in campo tutti le loro storie. Insomma, non è facile sceglierne una cosa tra tante. Andrea ha con sé, a livello di conduzione, dei momenti che porterà sempre nel cuore. Ha avuto la fortuna di viverli adesso che è agli inizi del suo percorso e valgono più di qualsiasi premio o riconoscimento. In particolare però, ricorda due momenti: la nostra prima diretta notturna a Lignano nel 2013 e poi, a livello personale, ricorderà sempre l’intervista che ha fatto il 18 luglio 2014 alle Mente Fertili Crew! Davide invece si basa sull’esperienza fatta insieme nei viaggi: siccome è la nostra storia, è la storia di Radio FinestrAperta, è la storia dei Treassi, sicuramente il viaggio fatto insieme a Lignano Sabbiadoro nel 2013 è stata l’esperienza più bella che si porta dietro da quando fa radio insieme agli altri due simpaticoni. Di notizie ne abbiamo commentate tante, se pur non di poco conto, ma il viaggio a Lignano rimane il top of the power! Se invece dovessimo guardare sul fronte delle notizie, Angelo ne ricorda un paio, oltre a tenere con sé con tutta la felicità del mondo l’avventura a Lignano: nella tecnologia infatti abbiamo avuto Editouch, un tablet per persone con disturbo dell’apprendimento che migliora il modo di studiare, oppure Tommy, un modo innovativo per difendere il diritto al parcheggio per i disabili (non accettato dalla Corte Costituzionale). Nei viaggi, storie di persone che facevano bunjee jumping con tutta la carrozzina a quelle che mostravano come lo sport può essere mezzo di inclusione importante. Ma una su cui abbiamo sottolineato molto il nostro accento è stato il progetto di Miguel Nicolesis, “Walk Again”: Juliano Pinto, un ragazzo paralizzato, ha calciato il primo pallone dei Mondiali di Brasile 2014 grazie alla tecnologia bionica progettata dall’ingegnere della Duke University. Non concepivamo però il fatto che la RAI non avesse dedicato neanche un secondo a questa importante iniziativa, la quale poteva smuovere la mentalità di tutti coloro stavano guardando l’apertura dei Mondiali. Così dedicammo una puntata intera a questa tematica, parlando di sport insieme ad un ospite importante”.

QUALE MESSAGGIO VOLETE MANDARE A CHIUNQUE LEGGERA’ LA VOSTRA INTERVISTA?

“Quale messaggio vi sentite di mandare a chiunque leggerà questa intervista?

E’ una risposta difficile da amalgamare in una sola, quindi preferiamo rispondere uno alla volta.

Andrea: “Vorrei che rimanesse impresso un solo messaggio: al di là del sociale o dei mille altri motivi per cui sono ciò che sono, io sogno di lavorare in radio da sempre perché non mi basta regalare un sorriso alle persone, ma voglio proprio che chi mi ascolta si sbellichi dalle risate, mi piace pensare che la gente si fermi, rimandi appuntamenti, per ridere in mia (e in nostra) compagnia. Diciamo che questo “lavoro” regala un sorriso agli ascoltatori e una speranza per me e per tutti gli appassionati: per qualche ora mi sento bene, convinto di poter arrivare ovunque. Quello che vorrei che rimanesse è ricordare a tutti la forza devastante delle parole!”

Davide: “I messaggi potrebbero essere molti: chi vuole fare una cosa nella vita può farla, magari non arrendendosi al primo ostacolo.
il messaggio che vorrei passasse è che anche io sono un ragazzo come molti di oggi in cerca di un proprio essere e futuro, però con il sorriso riesco ad andare sempre avanti e pensare che qualcuno può ascoltare la mia voce facendosi due risate mi fa sentire ancora meglio.
Come disse il caro e vecchio Benigni in un film da lui recitato: per soffiare in faccia la felicità alla gente, in questo caso per trasmetterla tramite un microfono…BISOGNA ESSERE FELICI, e per trasmettere il dolore…BISOGNA ESSERE FELICI!”

Angelo: “Alla fine conta sempre una cosa sola: La Passione. Lavorando insieme agli altri due zoticoni, ho imparato che se fai le cose spinto da una passione che ti brucia dentro, nulla ti sarà precluso. E spero lo sarà anche per il mio sogno di diventare un giorno uno speaker radiofonico professionista. Il mio messaggio è questo: rendete la vostra vita una passione, fate in modo che ogni cosa abbia un pò di voi! Lasciatevi anche scoraggiare, ma dallo stesso scoraggiamento rialzatevi più forti di prima e pronti a continuare sulla strada intrapresa. E poi ridete, ridete e ridete. La vita è stronza di suo, ci mette davanti a delle scelte e a delle situazioni che minano le nostre certezze e la nostra tranquillità. Ma da questo non bisogna farsi abbattere, ma bisogna combattere! Quello che porto, e che voglio portare anche nel futuro in Radio insieme ai miei colleghi, ma prima ancora amici fidati, è semplicemente l’esemplificazione di tre parole: Vivere al massimo!”.

Per tutti coloro che volessero seguire la pagina Facebook: https://www.facebook.com/itreassi

Oppure su twitter https://twitter.com/Treassi_3

Basterà un semplice click 😉

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artisti,cantante,talento

A tu-per-tu con il giovane cantante Camillo Avella

Nella rubrica artistica di quest’oggi parleremo di un giovane talento nel canto: Camillo Avella.

Da sempre appassionato alla musica mostra la propensione per il canto già nella prima adolescenza ma solo nel 2003 inizia a frequentare un corso di canto moderno con l’insegnante e cantante Valeria Guida. Parallelamente inizia ad esibirsi dal vivo nelle serate di piano bar in locali e strutture turistiche.

Negli anni dal 2005 al 2008 partecipa a diversi festival e contest locali e regionali, arricchendo inoltre il suo bagaglio di esperienze con partecipazioni ad eventi live come elemento d’orchestra in qualità di corista e serate live con la band.

Negli anni 2008-2009 ha un ruolo da protagonista nel musical inedito “Scuola vs. Bulli” , messo in scena nei teatri di Napoli (teatro Cilea, Acacia, Augusteo e Palapartenope). Nel 2008 partecipa ai casting di XFACTOR fino alla fase del bootcamp per la selezione degli ultimi 10. Nel 2011, dopo una lunga pausa di tre anni negli studi del canto, conosce il Maestro Bruno Illiano iniziando un nuovo percorso di studi; nel 2012 realizza Il singolo “Non trovo ragione”, brano semifinalista al Festival di Castrocaro 2012.

HAI UN PROGETTO ATTUALE?

“ Oggi sono ufficialmente un’artista della SKE! Entertainment e stiamo lavorando al mio primo progetto discografico, che vedrà la produzione di un album intero, con la collaborazione di firme importanti. Ad anticipare l’album il singolo “UN UOMO LIBERO” già disponibile dal 15 settembre su tutte le piattaforme e gli store digitali e in promozione radiofonica su tutta la rete nazionale.”

COSA RAPPRESENTA LA MUSICA PER TE?

“La musica per me?…tutto! Nella vita- dichiara Camillo- metto il cuore in tutto quello che faccio e quando voglio una cosa fortemente, non sono abituato a mollare…non mi arrendo finché non la ottengo.

“la musica è un arte talmente fondamentale per l’umanità che troverà da se la sua strada migliore”

Per chi volesse approfondire segnalo un articolo interessante su Today:

http://www.napolitoday.it/eventi/il-cantante-camillo-avella-in-radio-con-il-primo-singolo-un-uomo-libero.html

attraverso questo link potrete vedere il video clip del video “Uomo Libero” http://www.youtube.com/watch?v=RhSlOKjTHOI&feature=youtu.be

Per tutti coloro che volessero seguirlo ecco qui la sua pagina facebook: https://www.facebook.com/pages/Camillo-Avella/505944122759252?fref=ts

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MASSED- IL NUOVO PROGETTO MUSICALE NATO DA GIOVANI SALENTINI

I miei lettori sanno benissimo che sono sempre alla ricerca dalla novità, del talento e soprattutto dell’originalità, per cui oggi vi parlerò di un nuovo progetto musicale, nato da ragazzi salentini, dal nome MASSED.

Massed è una nuova ventata musicale che trae le sue origini in due giovani salentini che un giorno si son detti: “Perché non creiamo qualcosa di innovativo, mai sentito prima?”.

I protagonisti dell’idea sono Daniele Marzano , classe 1992 ed Davide Negro classe 1993, entrambi di Botrugno.

I ragazzi sono entrambi appassionati di musica, nati da due strade completamente differenti poiché Daniele suona già da 14 anni e il suo genere musicale spazia tra la Deep e l House music, mentre Davide è UN chitarrista e bassista che si muova tra il rock ed l’elettronica.

SU COSA SI BASA LA VOSTRA UNIONE?

“La nostra unione si basa sulla fusione del mondo del djing e quello della musica Live, dando vita a un nuovo tipo di spettacolo continuamente legato alla scena Techno Elettronica”.

ED IL PROGETTO COME SI PRESENTA?

“Tra ore ed ore in Studio in cerca di sperimentazioni e innovazioni , tra l uso dell’analogico e del digitale, Massed si presenta come un progetto del tutto senza precedenti sentendo l esigenza di creare qualcosa di proprio, dei “beat” da fare ascoltare; in seguito alle sessioni in studio abbiamo deciso di mostrarci in live set. Le nostre performance ruotano intorno all’ improvvisazione, presentando un tipo di musica spontanea e naturale, senza precludersi in schemi già visti o sentiti”.

QUALI SONO STATE LE CONSEGUENZE DI QUESTA VOSTRA IDEA-BOMBA?

“Sin da subito questo nostro progetto musicale comincia a stimolare in noi un interesse sempre maggiore, una sintonia nel creare nuova musica e nel sentire i primi feedback positivi che ci spingono a perfezionare sempre più ciò che facciamo, sia per noi che per il pubblico”.

Con la speranza che anche oggi abbiate scoperto qualcosa di nuovo, ringrazio Daniele e Davide per le rivelazioni e vi lascio i loro contatti:

Facebook:

https://www.facebook.com/massedmusic

Soundcloud:

https://soundcloud.com/massed-music

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L’arte di Andrea Schifano

Continua l’attesissimo appuntamento dei talenti salentini, oggi intervisterò Andrea Schifano di Castro.

Anno di nascita 1989 Andrea vive e lavora a Castro, diplomato nell’arte del restauro delle opere lignee, presso l’istituto statale d’arte “nino della notte” di Poggiardo, si dedica alla pittura come autodidatta, raggiungendo ottimi risultati a livello di vendite e di critiche. La tendenza artistica di Schifano non è indirizzata a una corrente artistica prestabilita ne a un movimento o a una moda. L’influenza primaria presente nelle opere di Schifano è quella del grande maestro Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, punto di principale ispirazione dell’artista. Ad oggi continua la sua ricerca artistica e stilistica nell’Accademia di Belle Arti di Lecce dove è in procinto di laurearsi.

QUANDO NASCE LA PASSIONE PER LA PITTURA?

“La mia passione per la pittura o meglio per il disegno non ha una vera e propria nascita in quanto ha sempre fatto parte di me stesso, si tratta di un indole naturale, di un istinto più che di una passione; parlando della pittura in senso stretto invece ho cominciato a dipingere all’età di 15 anni spronato da mio zio anche lui pittore e mio vero grande Maestro “.

QUALE POSTO RICOPRE CARAVAGGIO NELLA TUA ARTE E COSA TI PIACE DEL SUO MONDO?

“ Amo il suo modo di rappresentare la realtà senza l’uso di idealizzazioni nelle figure, rappresentando la società, la natura e tutto ciò che lo circondava in quel modo così crudo e vero; mi ha sempre affascinato, io le definisco come un photoreporter dei giorni nostri. Io ho cominciato a dipingere copiando molti dei suoi quadri, ora sto prendendo pian piano una mia strada ma continua e continuerà sempre ad ispirarmi”.

QUALE RISCONTRO HA L’ARTE NEL SALENTO?

“Nel Salento c’è tanta voglia di fare e fare bene, noto che ci si sta muovendo verso qualcosa di più concreto rispetto agli anni passati anche il gusto e la sensibilità del pubblico sta crescendo ,molti sono gli artisti che stanno portando del “nuovo” nel mondo dell’Arte Salentina ,per quanto riguarda le grosse manifestazioni d’Arte purtroppo siamo ancora lontani da quelle che sono le grandi mostre del Nord Italia ma la strada imboccata sembra essere quella giusta”.

Per tutti coloro che volessero approfondire, ecco i contatti del giovane artista:

facebook profilo .https://www.facebook.com/portaledarte.andreaschifano

facebook pagina https://www.facebook.com/pages/Andrea-Schifano-artista/192876224091913?fref=ts

e-mail: schifanoart@libero.it

blog : http://andreaschifano.blogspot.it/

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“Natura morta”, Olio su tela.

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“Tempo perso”, olio su tela.

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“Le note del contadino”, olio su tela.

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“Madre Terra”, olio su tela.

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fumetti,salento,talento

ALDO TOCCI ED IL SUO MONDO A STRISCE

Nella rubrica ARTISTI di oggi è il turno di ALDO TOCCI- fumettista Salentino.

Aldo Tocci nasce nel 1989, dal suo paese nativo (CASTRO) si avventura nel mondo del fumetto da autodidatta, coltivandone la passione in parallelo alla carriera scolastica ed, in seguito, a quella universitaria di stampo scientifico. Dopo la laurea triennale in biotecnologie decide che è tempo di far vedere al mondo alcuni dei suoi progetti personali tenuti nel cassetto: è così che prende vita la serie di strisce comiche “Mio Figlio è un Metallaro”.

Trasferitosi a Verona al fine di studiare per il conseguimento della laurea magistrale (in Bioinformatica e Biotecnologie Mediche), incappa invece nell’associazione culturale Cyrano Comics con la quale partecipa alla realizzazione di lavori ed eventi nell’orbita del fumetto.

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HAI AVUTO PUBBLICAZIONI?

“Sì, di recente ho avuto diverse pubblicazioni, qui di seguito elencate:

– Verticalismi in un episodio della serie “David & Hallis” (su testi di Sergio Lingeri);

-“Carmilla e le altre” (Delmiglio Editore) con una illustrazione;

-“E-Heroes” (Cyrano Comics) su testi di Massimiliano Loschiavo;

  • ancora su Verticalismi è stata pubblicata una striscia della serie “Mio Figlio è un Metallaro”
  • ho collaborato al 3° numero della Fanzine web “Popper” (http://issuu.com/popperpdf), inoltre ho anche creato la copertina per gli album di alcune band emergenti tra cui ricordiamo il gruppo rock “Desdemona” (https://www.facebook.com/pages/Desdemona).
  • cyranocomics.blogspot.com

QUANDO NASCE LA PASSIONE PER IL FUMETTO?

“La mia passione per il fumetto- dichiara- nasce più o meno durante l’infanzia, vedendo i cartoni animati in tv, avevo una voglia irrefrenabile di riscrivere le scene, soprattutto quelle che non mi piacevano. Durante le scuole medie ho cominciato ad inventare le MIE storie, quasi per gioco e per far fare ai personaggi le cose impossibili di cui fantasticavamo con i miei amici. Il mio primo fumetto era su un super-eroe tosto, trascurato che beveva, fumava e diceva un sacco di parolacce, tirava solo cazzotti da far vedere le stelle e si trasformava nei cessi dei bar, il suo nome era POWER TOCCI.”

Il MERCATO DEL FUMETTO IN ITALIA è REDDITIZIO?

“Ultimamente il fumetto ha preso sempre più piede in Italia ma non siamo ancora arrivati ai livelli americani, giapponesi o -per rimanere il Europa- della zona franco-belga. Il settore fumetto (come quasi tutti gli ambiti lavorativi Italiani) è saturo ed è sempre più difficile farsi largo tra le diverse produzioni piccole e grandi. Ovviamente ci sono alcune eccezioni (vedi Zerocalcare) che dei loro fumetti autoprodotti e pubblicati sul web (che non costa nulla farlo) hanno letteralmente sfondato! Questa è una grande motivazione per i giovani fumettisti come me a continuare a coltivare i propri talenti!”

COSA SI PENSA NEL SUD DEL FUMETTO?

“Nel sud, come nel resto d’Italia si “combatte” per la causa del fumetto come nona arte, e negli ultimi anni si cominciano a vedere i frutti di questa battaglia, basti pensare alle varie fiere che ogni anno sbocciano in ogni dove. Poi in sempre più mostre d’arte si cominciano a vedere tavole a fumetti e illustrazioni oltre che nelle mostre dedicate interamente al fumetto. Per quanto riguarda l’editoria ci sono diverse realtà sia nella grande distribuzione (basti pensare alla pugliese “Lady Mafia”) sia nelle autoproduzioni, come per esempio i calabresi di Popper con cui ho collaborato. Resta senz’altro il fatto che al Nord si possono trovare gruppi più ampi e più pubblicizzati che mirano non solo alla pubblicazione ma anche alla formazione, ne è un esempio la Cyrano Comics per la quale collaboro a Verona”.

Per tutti coloro che volessero sapere altro, i contatti di Aldo sono:

Twitter: @AldoTocci
[in questi ci sono i miei lavori in generale]
Mentre per quanto riguarda la serie “Mio Figlio è un Metallaro” si trova su:
Twitter: @MFEUM

Di seguito una serie di strisce…

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Chic

Mex

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FEDERICA RAINò: LA FOTOGRAFIA COME FINESTRA SUL MONDO.

Si rinnova l’appuntamento dei giovani salentini talentuosi, oggi esploreremo il mondo della fotografia grazie agli occhi di: FEDERICA RAINò.

Federica, classe 1989, studentessa di Ingegneria dei Sistemi edilizi presso il Politecnico di Bari, nutre sin dall’infanzia una passione implacabile per le arti, che sperimenterà in buona parte nel corso degli anni, fino ad approdare nel 2011 nel mondo della fotografia, che adotta attualmente come principale forma di espressione artistica.

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Ha già avuto un primo approccio con delle mostre fotografiche come: -“Itaca – l’esplorazione di aspetti che la retina non registrò mai”, collettiva, Corato(BA), settembre 2011;

-“Caffè letterario”, collettiva, Terlizzi(BA). novembre 2011-in corso

-“Il mondo esterno dell’ interno”, collettiva, Palazzo della provincia di Bari(BA), maggio 2012.

– Mostra collettiva, Sammichele di Bari (BA), maggio 2013

– Esposizione permanente personale presso LaWanda, Maglie (LE)

QUANDO NASCE LA PASSIONE PER LA FOTOGRAFIA?

“Possiamo dire – dichiara Federica- che la fotografia è una delle fermate di un percorso che ho intrapreso fin da piccola. Le arti mi hanno sempre affascinata. Con l’aiuto di mia madre ho iniziato a cimentarmi con il disegno, per poi passare alla musica e al teatro. Sono passioni che ancora conservo, ma che per un motivo o per l’altro ho dovuto momentaneamente mettere da parte. La fotografia arriva durante il terzo anno di università; in facoltà organizzavano un corso e ho pensato “perché no?”. Inutile dire che l’attrazione è stata forte sin da subito, ed eccomi qui, ancora con la macchinetta al collo.”

COSA TI ATTRAE DI QUESTO MONDO?

“Mi piace perché è piena di contrasti. E’ immediata ma al tempo stesso va pensata con cura e progettata. E’ arte, ma si realizza attraverso processi scientifici. Si utilizza una macchina, ma dietro c’è tanto sentimento. Mi piace perché è un’arte autonoma. Ci sei tu, la tua interiorità e un mondo intero su cui esprimerla”.

VISTO CHE HAI Già AVUTO DIVERSE MOSTRE, A CHI SI ISPIRANO E QUAL’E IL RISCONTRO CHE TROVA L’ARTE NEL SUD?

“Le mostre a cui partecipavo si rifacevano sempre ad un tema conduttore, noto che spesso si ricercano temi ampi e concettuali, con un ampio margine di interpretazione. Non è raro imbattersi in fotografie completamente diverse tra loro e antitetiche, tutte ispirate allo stesso tema. Negli anni ho visto un crescente fermento nei riguardi della fotografia, anche dalle nostre parti” -conclude Federica-.

Di seguito una serie di scatti, con una didascalia appositamente preparata da Federica.

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[ amo rappresentare la quotidianità, le piccole cose. Una tazza di thè, il mio libro preferito, e la mia finestra sul mondo. Il mio classico pomeriggio invernale ]

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[ogni tanto mi piace sperimentare. Così mi imbatto in gruppi e forum fotografici e provo ad imparare qualche tecnica. Questo caso è un tentativo di “scanning”]

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[Qui ero alle prime armi. Per allenarmi avevo partecipato al progetto “Una foto a settimana”. Ogni volta c’era un tema, in questo caso era CASA. Spesso affido i concetti alle mani; credo siano le parti del corpo che meglio rivelano noi stessi]

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[Il mio Salento. Non sono un’amante del classico scatto all’ulivo secolare o al tramonto sul mare in hdr. Ci sono, però, momenti di straordinaria bellezza che devi riprendere, per conservarne il ricordo]

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[Finiamo con un’altra recente sperimentazione. Servivano una decina di stampe per decorare delle pareti:un tema, un’esposizione permanente e due giorni per scattare. Da qui l’idea di unire fotografia e arte figurativa. La serie completa è disponibile presso la lavanderia self-service LaWanda, Piazza Europa 11, Maglie]

Potrete trovare gli scatti di Federica su www.flickr.com/federaino , oppure istagram “federaino” ed infine la pagina facebook https://www.facebook.com/federaino

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Mattia Rainò: la MODA per la VITA.

Mattia Rainò, classe 1993, nato a Poggiardo e cresciuto a Maglie, è il nuovo talento che oggi presenterò nella rubrica “artists”.

QUALI STUDI HAI CONSEGUITO?

“Dopo le superiori ho frequentato per un anno la facoltà di lettere classiche presso l’Università del Salento di Lecce e in contemporanea ho preso lezioni di modellistica sartoriale nell’atelier Solombrino di Melpignano, l’anno dopo invece ho iniziato a studiare presso il Politecnico di Milano il corso di Fashion Design.

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QUANDO ARRIVA LA PRIMA ESPERIENZA NEL MONDO DELLA MODA?

“Questa estate ho avuto la mia prima sfilata a Maglie presentando la mia collezione e ho collaborato al progetto IFP del Liceo Capece (un’associazione di beneficenza che si occupa di favorire la rete internet nei paesi dell’Africa) realizzando degli abiti con tessuti africani i cui proventi della vendita sono andati a finanziare lo stesso progetto.”

LA TUA ISPIRAZIONE è SEMPRE STATA QUESTA?

“La passione per la moda è nata quando ero molto piccolo, non ricordo neanche io- dichiara Mattia- So solo che già all’asilo dicevo di voler seguire questa strada. All’inizio mi ritrovavo a giocare con gli avanzi dei tessuti che mia mamma usava per cucire, crescendo ho sentito sempre più il bisogno di realizzare i miei vestiti piuttosto che disegnarli e basta .”

COSA PENSI CHE TI POSSA OFFRIRE IN Più MILANO RISPETTO UN’ALTRA CITTà?

“Milano è la capitale della moda e penso che questo basti. È una città che offre di tutto. Qui la moda non è rappresentata solo da vestiti o dall’accessorio all’ultimo grido. La moda diventa parte integrante del nostro vivere ed ogni settimana Milano offre mostre ed eventi che riguardano arte, architettura e design che hanno sempre influenzato la moda. Inoltre dato che stiamo parlando di una capitale della moda, è molto elevato il numero di studenti stranieri che vengono qui a studiare da ogni parte del mondo. E questo offre punti di scambio e confronto con altre culture e lingue che sono indispensabili per chiunque voglia formarsi per entrare poi a lavorare in questo mondo”.

ED INFINE A COSA SI ISPIRA LA TUA PRIMA COLLEZIONE?

“La mia collezione è composta da abiti di alta moda il cui filo conduttore è rappresentato dai fiori, che siano presenti nelle stampe dei tessuti, o nei ricami, magari applicati o ricordati dalle arricciature di opulenti gonne, l’idea è quella di trasformare la donna che li indossa nello stelo di un fiore. Quando ho realizzato ogni singolo abito difficilmente ho preso come spunto una “donna tipo” perché indipendentemente dallo stile che possa avere quando faccio un abito la prima cosa di cui mi preoccupo è di rendere la donna che lo indossa semplicemente bella.”- conclude.

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DANILO è QUì: DALLA VITA AL PERSONAGGIO.

L’artista di oggi che è stato selezionato per la rubrica “artists” è: DANILO è Qui.

Voi vi chiederete: ma non è mica un artista?

Ed io vi risponderò: è un personaggio degno di nota, scopriamo il perché!

CHI SEI?

“Mi chiamo Danilo Maggio, anno di nascita 1988, nato a Gagliano del Capo, ho studiato presso l’istituto tecnico industriale di Maglie”.

COSA FAI NELLA VITA?

“Solo cose belle..”

QUANDO E COME NASCE IL TUO PERSONAGGIO?

“Danilo è qui nasce il 1 Maggio 2013 a Roma, ero lì in concerto e volevo distinguermi dalla massa, allora dopo varie riflessioni, creo un cartellone con la scritta grande “DANILO è Qui”, da allora è nato il mio personaggio con video, foto e pagine facebook.”

TI è MAI SUCCESSO QUALCOSA DI ORRIBILE NELLA VITA?

“Sì, mi è successo una cosa orribile, di cui preferisco non parlare perché non vorrei che la gente cambiasse il modo di guardarmi, però posso dire una cosa: combattete sempre contro il dolore e vedrete che vincerete!”.

PRECEDENTEMENTE HAI DICHIARATO DI NON FAR USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI: COSA NE PENSI DI COLORO I QUALI IN DISCOTECA NE FANNO USO?

“ Io credo che ognuno è libero di fare ciò che vuole, ognuno è padrone della sua vita . . . certo secondo me, è una cosa sbagliata ma la maggior parte di amici che che ho, ne fanno uso io però non mi faccio problemi e continuo ad amarli”.

VUOI MANDARE UN MESSAGGIO A TUTTI I TUOI FOLLOWERS?

“Mi raccomando, a volte la vita sembra si volti dall’altra parte, ma voi continuate a camminare a testa alta, fate SEMPRE quello che vi dice il CUORE e vedrete che, sarà la vita a starvi dietro”!- conclude-.

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ALESSANDRO UGLIA: IL TATUAGGIO COME SEGNO DI IDENTITà.

Nella rubrica ARTISTS di oggi intervisterò un grande artista che ama dipingere la pelle con inchiostro e passione: ALESSANDRO UGLIA.

Classe 1989, Salentino d’origine, dimostra una grande maestria nel disegno, matita e carbone da subito sui compagni fidati, si riveleranno essere la base della sua attuale professione: IL TATUATORE.

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La passione vera e propria nasce dopo che i genitori, Raffaele e Patrizia, regalando al figlio Sandy un kit per cominciare a tatuare e, provando su se stesso e su qualche amico che si proponeva da cavia, Alessandro capisce sin da subito che questa sarebbe stata la sua vita.

QUANDO è AVVENUTA LA SVOLTA?

“La svolta avviene nel momento in cui decido di trasferirmi nel Regno Unito, nella capitale del tatoo Camden town, in due settimane ho trovato uno studio dove ho incominciato a fare un training per migliorare a livello tecnico e professionale, anzi possiamo dire che la mia nascita professionale è incominciata proprio qui a Londra nel ‘Blessed Tattoo & piercing’ dove ho conosciuto anche delle persone stupende come Benedetta Pagnoni ‘il boss’, Valentina Pagnoni ovvero la sorella e Federico Funari ‘il collega’.”

HAI INIZIATO A TATUARE SPECIFICI TECNICHE DI DISEGNO?

“Ho incominciato a disegnare quasi tutto: old school, maori, jappo o forme ed oggetti che mi interessavo dopo però ho preferito orientarmi su quello che sapevo fare meglio Geometrici o dotwork, dopo aver studiato da architetto, determinate forme mi vengono naturali; ovviamente- prosegue Alessandro- la creatività ha fatto il suo corso aiutandomi a concepire varie forme e colori che stanno riscuotendo del successo fra i miei amici e non solo!”

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QUALI SONO I PROGETTI PER IL FUTURO?

“Un progetto per il futuro ora come ora è quello di andare a vivere e lavorare in sud Africa, precisamente a Capetown! Ho avuto la grande opportunità di andare a lavorare in uno studio di tatuaggi proprio li e sinceramente non vedo l’ora di partire e conoscere il nuovo continente”!.

QUAL È SECONDO TE IL RUOLO DEL TATUAGGIO NEL 2014?

“Ora come ora il ruolo del tatuaggio è puramente estetico, si poteva parlare di tatuaggi significativi una decina di anni fa, ma comunque c’è ancora qualche romanticone/a che cerca di dare un significato”

Ringrazio personalmente Alessandro per l’intervista concessami.

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GLORIA ZARA: LIBERA LA MENTE.

Nella categoria ARTISTS di oggi intervisterò una nuova aspirante artista salentina: GLORIA ZARA.

Gloria nasce a Poggiardo nel1992 e successivamente si diploma al liceo artistico Vincenzo Ciardo di Lecce, proseguendo i suoi studi all’accademia di belle arti indirizzo pittura nella stessa città.

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Intervistata per l’occasione dichiara che: “l’arte è sempre stata la mia prima passione, col tempo mi sono dedicata alla rappresentazione di nuvole, soffermandomi sulla loro capacità di cambiare forma; così nasce la serie di quadri con il tema, appunto, delle nuvole. “

HAI Già PARTECIPATO A DELLE MOSTRE?

“Ho realizzato due mostre: la prima ad Aradeo nel 2013 durante la notte bianca e l’ultima da 1 al 5 agosto durante il mercatino del gusto a Maglie dove ho esposto in un locale”.

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COME PENSI SIA INTERPRETATA L’ARTE NEL SUD?

“Io credo che nel sud, da noi, esistono iniziative interessanti per quanto riguarda il mondo dell’arte però tuttavia non è valutata come dovrebbe essere”.

COSA TI ATTRAE DELL’ARTE?

“Mi attrae la libertà di potersi esprime senza regole…perché con l’arte si può essere liberi da ogni convenzione, inoltre mi piace il fatto che un’opera d’arte susciti emozioni e significati diversi a seconda delle persone.”- conclude.

Una delle caratteristiche di Gloria è la capacità di creare su qualsiasi materiale, come potete vedere in foto.

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