Intervista a Valentina Marchetti

Oggi con mia grande gioia vi presento l’artista Valentina Marchetti che m’ha omaggiato di alcuni segnalibri da lei realizzati.

Sognatrice insicura! Ho mille idee, tanti progetti che spesso rimangono sul fondo del cassetto perché penso che ci sia sempre qualcuno in grado di esprimersi meglio. 

  Qual è la tua unicità?

Domanda difficile! Come detto prima, da sognatrice insicura quale sono, non credo di avere un qualcosa di unico.

Quale messaggio vuoi trasmettere a chi si ritrova tra le mani le tue creazioni?

Più che un messaggio vorrei lasciare un sorriso.

   Cosa pensi del mondo dell’HANDMADE d’oggi?

Penso che esistano tanti grandi talenti che purtroppo fanno fatica ad emergere, causa la grande produzione. Penso però che i social siano uno mezzo incredibile, se usati correttamente, per permettere di farsi conoscere e far conoscere i propri prodotti. Vedo creatività, qualità nei prodotti e voglia di emergere e vedo tante persone che creano, progettano, investono: tutto questo mi rende felice perchè significa che la fantasia è presente non solo nei bambini.       

  Dove possono trovarti?

E-mail: valentinamarchettiart@gmail.com

Instagram: ValentinaMarchettiArt

Facebook: valentina.marchetti.3954

       

Nonostante le mie insicurezze ho deciso di buttarmi in questa avventura e provare. Se il progetto funzionerà sarò contentissima, se non dovesse funzionare rimarrà comunque una bella esperienza che mi ha permesso di lavorare di fantasia e che mi ha aiutato ad uscire, un pò, dal mio guscio.

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Frida Kahlo- Cosa leggere?

Dipingo autoritratti perché sono la persona che conosco meglio.

Questa è una delle frasi che ho sempre amato di Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón meglio conosciuta come FRIDA KAHLO.

Vi parlo di lei perché diversi lettori m’hanno chiesto consigli di lettura a tal proposito, così, eccomi qua con una selezione personale.

[CHIUNQUE può esser FRIDA KAHLO]

Frida nacque nel 1907 a Città del Messico, da sempre amante dei colori, dei fiori, dei paesaggi, della vita, si afferma come una delle più coraggiose artiste della sua epoca per via delle sue scelte e della sua vita.

Un evento terribile segnò per sempre la sua vita nel 1925, quando, all’età di 18 anni, all’uscita di scuola salì su un bus con Alejandro (suo fidanzato dell’epoca) per tornare a casa e pochi minuti dopo rimase vittima di un incidente causato dal veicolo su cui viaggiava e un altro mezzo.

L’autobus finì schiacciato contro un muro. Le conseguenze dell’incidente furono gravissime per Frida: la colonna vertebrale le si spezzò in tre punti nella regione lombare; si frantumò così femore e costole; la gamba sinistra riportò 11 fratture e il passamano dell’autobus le trafisse l’anca sinistra.

Subì 32 operazioni chirurgiche. Dimessa dall’ospedale fu costretta ad un riposo forzato nel letto di casa, col busto ingessato.

Per conoscere bene la vita di Frida, il rapporto con Diego, il suo impegno politico e la sua reazione nei confronti della vita vi consiglio alcuni testi:

La biografia più completa che conosco è questa che consiglio da qualsiasi punto di vista: BIOGRAFIA

Frida Kahlo è famosa per via delle sue lettere, questo è un piccolo libro molto molto molto carino: FROM FRIDA WITH LOVE; la storia di Frida con delle bellissime illustrazioni invece puoi trovarle in questo libro bellissimo.

Di recente è uscito un libro dalle CENTO DOMANDE, personalmente non l’ho ancora comprato ma lo farò presto.

[Guarda il video]

Con gli anni, ovviamente, ho collezionato tantissime cose di Frida, ecco una selezione 🙂

T-SHIRT

GONNA

VIVA LA VIDA- BRACCIALE

BORSA IN COTONE

BORSA IN COTONE

BICCHIERI

PLANNING

FODERA

TACCUINO EDIZIONE LIMITATA

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“La Sellerie Limited”

Quando l’eleganza incontra l’innovazione: ecco cos’è LA SELLERIE.

Perché ve ne parlo?

Adoro condividere con voi ciò che di bello vedo, sento, tocco.

No, non solo libri ma anche artisti, artigiani, pensatori.

Che cos’è LA SELLERIE? Chi siete?

La mia azienda è la mia famiglia. La Sellerie Limited, è un sogno imprenditoriale di Lori Giuseppe, Alberto e Andrea che da anni creano borse ed accessori in pelle seguendo scrupolosamente la vera tradizione del Made in Italy.  Il nostro brand è un vero è proprio lifestyle Salentino , un modo nuovo di assaporare la nostra terra, ascoltare il rumore del mare e vivere un’esperienza magica. 

Cos’è per voi IL MADE IN ITALY?

Quando si acquista un nostro prodotto, si sta scegliendo di sostenere una piccola azienda a conduzione familiare che crede nel Made in Italy, che ogni giorno con sudore e dedizione, ricerca, crea e investe nel suo territorio. 

Un prodotto Made in Italy, racchiude in se una storia sartoriale che da anni si tramanda da padre in figlio, un’identità che tutto il mondo prova emulare, un marchio di qualità unica! Un prodotto “Italiano” è un sogno che si avvera, quando si acquista un capo fatto in Italia, si sta investendo sulla bellezza. Comprate il vero Made in Italy! 

Cosa vi differenzia da tutti gli altri?

Credo che ogni borsa, ogni marchio abbia un motivo per essere scelto. Quando sono in azienda, ciò che mi piace regalare ai miei clienti è un’esperienza unica, qualcosa che non si può trovare facilmente.  Ogni nostra creazione è per noi sacra, racchiude progetti, notti insonni e tanta ricerca. Chi sceglie una nostra borsa indossa un pezzo di storia della mia famiglia! 

Quale messaggio volete trasmettere con le vostre creazioni?

Ogni nostra collezione racchiude un messaggio. Quest’anno la scelta dei materiali, è stata dettata dalla voglia di investire su prodotti 100% naturali, che non inquinano e sono frutto del riciclo dei rifiuti. Una collezione che cerca di comunicare ad un mondo saturo di fast fashion, che anche i materiali meritano una seconda occasione. 

Tradizione e Innovazione possono ben convivere?

Noi siamo l’esempio della tradizione unita all’innovazione. Da una parte troviamo i miei genitori ovvero la tradizione, i pilastri saldi della nostra azienda, gli alberi su cui siamo maturati io e mio fratello, ovvero l’innovazione del nostro brand, grazie alla quale un prodotto pugliese viene scelto ogni ogni in tutto il mondo! Un’azienda fiorente deve guardare avanti, deve essere innovativa non dimenticando mai le sue radici ben salde alle tradizioni. 

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Imprenditoria in Salento: com’è?

Io da buon Salentino credo e sono portavoce della nostra Terra. Se si ha la possibilità di potersi stabilire qui e se si crede in ciò che si fa, il Salento è la culla perfetta per i sognatori, la dimora stabile delle idee, ogni suo scorcio infatti è pane per i denti di ogni creativo. Il Salento è il mecenate di chi ha voglia di investire, di sentirsi libero di amare la sua terra ed il suo lavoro.

Per concludere vorrei ringraziare Eleonora, grande amica, artigiana della cultura. Una mia forte sostenitrice ed amica che sceglie e ama follemente la sua terra ed il Made in Italy. Persone come lei sono la linfa vitale della cultura

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Leonardo Pestrin in arte Leo in Love

Cosa succede se si unisce l’arte, l’ironia e lo spirito giovanile?

Ve lo dico io: si incontra Leonardo, anzi no, Leo (in love).

 

Chi sei?

Mi chiamo Leonardo, ma prego sempre tutti di chiamarmi “Leo”. Lo trovo più confidenziale, più amichevole e, perché no, più plebeo.

Ci tengo molto, quindi anche voi che state leggendo, se vi capitasse la disgrazia di incontrarmi, CHIAMATEMI “LEO”, CHIARO?!

Vivo in Friuli, ho vent’anni e sono uno studente universitario. Amo il cinema in maniera smodata (ed è infatti la mia materia di studio) e se c’è una cosa che voglio si sappia di me è che amo RIDERE.

E amo ancor di più FAR ridere.

Che poi ci riesca o no, beh… Quello è un altro paio di maniche!

 

Ah, sì… E faccio fumetti.

Rigorosamente comici.

Ovviamente.

 

Qual è la tua arte?

 

Faccio fumetti.

E il fumetto è sicuramente la forma d’arte con cui riesco

ad esprimermi meglio.

“Ma… Emmm… Allora perchè… Emmm… Studi… Coff,

coff… Cinema?!…” potrebbe giustamente chiedere

qualcuno.

E quello che risponderei io sarebbe “Certo, io ADORO il

cinema, ed è proprio per questo che AMO fare fumetti!”

Perché in fondo (e ditemi pure quello che volete), qual è

la forma d’arte più cinematografica dopo il cinema

stesso? Io penso sia proprio il fumetto. Insomma, ideare

delle storie, creare dei personaggi e farli parlare,

scegliere il taglio delle inquadrature (ops, pardon…

delle vignette), adattare uno stile di disegno al genere di

narrazione…

Se non è cinema questo…

Ecco perché il fumetto.

Concilia la passione che ho per i film con quella ancora

più ancestrale, che ho sin da quando ho memoria, per il

disegno.

Poi è ovvio che mi dedichi con passione anche alla

realizzazione di cortometraggi e simili, ma facendo un

fumetto mi sento sempre e comunque più realizzato.

 

E poi mi piace scrivere.

Altro elemento comune sia al cinema che al fumetto.

 

Sì, vado forte in monotematica…

 

Qual è il tuo valore aggiunto?

Io parlerei di “valore recuperato”.

Le storie che metto in scena sono (almeno per ora)

semplici, molto elementari. Prevedibili addirittura.

Ma questo perché non potrebbe essere altrimenti.

Il protagonista delle mie storie non è nemmeno un

personaggio.

Il protagonista delle mie storie è una MASCHERA.

Un costume che tutti indossano, che tutti hanno

indossato e che tutti continueranno ad indossare.

Un singolo aspetto dell’animo umano.

Lo so, da come ne parlo sembra che stia declamando

con presunzione chissà quale opera aristotelica, ma

posso assicurare che si tratta di un concetto

infinitamente più semplice di quello che appare.

E che chiunque potrebbe concepire.

L’essere umano, come non smetterà mai di odiare, non

smetterà mai di AMARE.

Un singolo individuo, una persona fatta e finita può

farlo.

Ma non può farlo l’incarnazione di un concetto, un

rappresentante universale delle persone che amano.

O più precisamente, che CERCANO l’amore.

Ed è per questo che Leo (il protagonista, la mia

auto-caricatura) nonostante le ossa rotte, le dita

mozzate, i denti frantumati, i nasi rotti,

le umiliazioni e i fallimenti non si dà per

vinto e continua imperterrito a CERCARE.

Perché è quello che la sua natura di maschera gli

impone.

E questa è una comicità che non vedo più in giro oggi.

Una comicità lucida, chiara, non volgare, semplice (ecco,

appunto) e banale solo in apparenza.

Questo è quello che tento di proporre.

Quello che dico con “LEO in LOVE” è già stato detto, e

chissà quante volte…

Solo che lo dico a modo mio.

Per questo parlo di valore “recuperato”.

 

Quale messaggio vuoi trasmettere a tutti coloro che guardano i tuoi fumetti?

 

       Ad ogni modo, con la maschera che metto in gioco, lancio

il messaggio a cui tengo maggiormente, ovvero “MAI

SMETTERE DI CERCARE”. E non parlo dell’amore nel

senso più ovvio del termine, ma di qualsiasi cosa possa

dare, anche se solo per un istante, la FELICITA’.

Il nostro protagonista è fermamente convinto che per lui

si tratti dell’anima gemella, ma potrebbe sempre essere

qualcos’altro.

Qualcosa di cui lui stesso non si rende nemmeno conto…

Chissà…

So di essere eccessivamente sibillino, ma ripeto…

NON POSSO MICA FARE TROPPI SPOILER!

Dove possono trovarti le persone?

Dunque sul blog “LEO in LOVE presenta” troverete solo gli

albi della mia futura serie, l’epopea di Leo, LEO in LOVE

insomma.

Sulla pagina Facebook invece troverete gli aggiornamenti

sulle storie e dei disegni extra che sul blog non

troveranno spazio.

Infine c’è anche la pagina Instagram che ho creato per…

per…

Ma perché ho creato una pagina Instagram?…

Onestamente non lo so, ma… Pagina Instagram!

 

Qui di seguito i rispettivi link:

 

 

 

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Il segnalibro .. magico

benedetta giovannettiLa lettura è un’azione meravigliosa, le lettere impresse nell’inchiostro sono magiche se poi ci aggiungiamo un bel segnalibro cosa ne esce fuori? Una lettura piacevole!

Vi parlo in questo post di un’artista, realizza segnalibri e tante piccole cose con le sue mani applicando le sue idee.

 

Chi sei?

Mi chiamo Benedetta, ho 37 anni e ho una laurea in giurisprudenza, fino a due anni fa pensavo di avere come lato creativo solo la scrittura ma poi dopo un corso di bigiotteria ho
capito che so fare anche altro.

 

benedetta giovannetti

Qual è la tua arte?

Creo bigiotteria e idee regalo con materiale che va dal semi-prezioso al prezioso alle resine più comuni.

 

 

Come pensi sia recepita l’arte in Italia?

Di sicuro sottovalutata e poco valorizzata, basti pensare anche benedetta giovannettial modo in cui alcuni musei gestiscono le visite.

 

Quale messaggio vuoi inviare a chi ti guarda, osserva, ascolta?

Mi piacerebbe che le persone guardando una mia creazione ci vedano il cuore che ci metto nel realizzarla e magari si fermino a pensare che quell’oggetto può essere perfetto per loro o per un regalo da fare alle persone amate.

 

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Veder crescere il mio negozio e piano piano espandermi in locali più ampi segno che il mio lavoro viene apprezzato e capito.

 

Dove cercarla? Quì

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Il Salento, l’arte e le opportunità per i giovani artisti

Il Comune di Otranto, dopo la positiva esperienza della mostra “Uliando Uliando” dello scorso anno, ha promosso una residenza artistica riservata a fumettisti, illustratori disegnatori e artisti, sul tema della riproposizione delle forme antropomorfe e zoomorfe degli ulivi secolari del Salento.
copertina-1L’iniziativa, promossa d’intesa con l’autore della mostra “Uliando Uliando” Carlo Toma, la Carlo Toma Edizioni, l’Istituto di Culture Mediterranee e Coldiretti, si propone non soltanto come un momento di richiamo internazionale per  giovani talenti nel campo delle illustrazioni e del fumetto, ma anche come occasione di valorizzazione di uno dei tratti identitari del territorio salentino (la cultura materiale dell’olio e dell’ulivo) con l’obiettivo di sottrarlo alla dimensione emergenziale di cui è stato investito recentemente a causa del fenomeno Xylella per riportarlo, invece, in un contesto di creatività e di gioco.
La residenza, che si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre presso la Sala Rettangolare del Castello Aragonese di Otranto, vedrà impegnati 30 illustratori, fumettisti e disegnatori, provenienti da tutte le regioni d’Italia, a ricreare  artisticamente gli scatti fotografici che Carlo Toma ha realizzato tra gli ulivi della Puglia, utilizzando lo stratagemma comunicativo noto con il nome di “pareidolia”.
I partecipanti, selezionati da un comitato costituito da disegnatori di chiara fama (Giorgio Pontrelli, Daniele Gud Bonomo, Davide De Cubellis) daranno vita a una vera e propria kermesse in cui il disegno dal vivo diventerà anche elemento di richiamo per un pubblico nuovo.

Il gufo

Il gufo

La residenza artistica è aperta ai visitatori negli orari dei lavori (17.00 – 21.00 ) e nella mattinata di domenica 2 ottobre.

Premi
1 classificato: Euro 1000 da Carlo Toma Edizioni
2classificato: una settimana per 2 persone Hotel Resort Mulino a Vento – Uggiano
3 classificato : Week end per 2 persone – Hotel Mulino a Vento – Uggiano

Commissione
Giorgio Pontrelli, Daniele Gud Bonomo, Davide De  Cubellis, Paola Bisconti, Annamaria Gustapane, Brizia Minerva.

PROGRAMMA

30/09/2016
Ore 16.00
Inaugurazione del concorso Uliando Uliando
Ore 17.00
Meeting preliminare
Ore 18.00
Inizio lavori
Ore 21.00
Chiusura lavori I giornata.

01/10/16
Ore 17.00
Inizio lavori II giornata
Ore 21.00
Chiusura lavori II giornata.

02/10/16
Ore 10.00
Premiazione
Ore 12.00
Chiusura concorso

Info: www.uliandouliando.com
Facebook : Uliando Uliando

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Marzio Mereggia- L’artista originale

Il mondo non è stato creato una volta, ma tutte le volte che è sopravvenuto un artista originale.

(Marcel Proust)

 

A proposito di originalità, oggi vi parlo di Marzio Mereggia, artista romano che con matite, colori e carboni può creare un mondo di…fantasy!

 

Chi sei?

Marzio foto visoSono Marzio Mereggia, illustratore, disegnatore e pittore laureato all’Accademia di Belle Arti di Roma. Ho esposto diverse mie opere per eventi paleo-artistici, in musei italiani e per eventi indipendenti a tema libero.

 

 

 

 

 

Qual è la tua arte?

005La mia arte è imperniata sulla Natura, e all’interno di essa spazia in moltissimi ambiti differenti. Sono una persona molto curiosa, che da sempre ha uno sguardo indagatore verso le cose e la loro essenza. Iniziai ad affacciarmi al disegno tramite la passione per la preistoria e le sue affascinanti creature, e poi, negli anni, abbracciando tanti altri temi: come quello della storia umana con i suoi popoli, la figura umana, la natura attuale, l’universo e i suoi misteri, l’architettura e tante altre espressioni del mondo intorno.

scan414(2)Oltre a questi temi mi sono avvicinato esponenzialmente alle realtà alternative e ai mondi immaginari, con un grande interesse per il fantasy e la fantascienza. Tutto questo insieme di cose è sempre vissuto, da me, con un “occhio” naturalistico, e al contempo con spirito creativo. Per questo mi adopro, da diverso tempo, nello sviluppo di un mondo immaginario ex novo, popolato da creature aliene ed esseri umani, tutto di mia invenzione.

Il mio campo artistico è principalmente il disegno e l’illustrazione (tutto rigorosamente tradizionale), e con lo studio accademico ho espanso le mie conoscenze tecniche anche alla pittura su tela e all’acquerello.

 

Quale messaggio vuoi inviare a chi ti guarda, osserva, ascolta?

Disegni by MARZIO MEREGGIAL’unico messaggio che mi sento di poter dare agli altri, frutto di esperienza diretta, è quello di meravigliarsi del mondo circostante. Prestare ascolto e dedicare un po’ del tempo quotidiano alla contemplazione delle cose intorno a noi. Non è affatto ovvia la realtà, e la Vita di ogni forma di vita, è, in fondo, qualcosa di unico e straordinario. I fili d’erba cresciuti nell’asfalto, i gabbiani che spesso volteggiano qua e là, un cane vagabondo, una mosca sul vetro, sono tutte espressioni della realtà e della Vita, che esiste aldilà di noi e che esisterà oltre noi. Avere un po’ di curiosità e rispetto verso ciò che è fuori dal nostro ego e dai nostri problemi umani, può far scoprire di essere meno soli nelle nostre vite, in continua corsa contro il tempo. Proprio la curiosità verso questo, ha aiutato me a portare avanti delle passioni, che da sempre, mi danno energia e uno scopo ulteriore.

 

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto portando avanti lo sviluppo di un fumetto a tema horror con Electric Sheep Comics, intitolato All’ombra del grano; al contempo sto illustrando un libro di prossima uscita, intitolato Dinosauria, con Pendragon.

Oltre a questi progetti esterni, ed altri estemporanei, come accennato in precedenza, sto ideando una storia fantascientifica ambientata su alcuni pianeti immaginari, con alieni, ambienti, geografie, popoli, astronavi etc. il tutto ideato in solitaria. La mia intenzione è la realizzazione di un racconto scritto e illustrato da me.

Spero di riuscire in questa titanica impresa, di avere la possibilità di proseguire in tanti altri progetti, e poter vivere, un giorno, delle mie passioni.

 

Mi trovate dal 23 al 25 settembre 2016 dalle 16.30 alle 20 presso il Totem Garden, Largo Ravizza, esporrò le mie opere e disegnerò dal vivo!

 

 

Pagina facebook, riguardante il mio mondo artistico :

Marzio Mereggia’s Universe

Indirizzo e-mail:   marziomereggia@gmail.com

 

 

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Riccardo Pasquarella e i Santi Bailor

Locandina 4Victor Hugo citava “Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime.”

Riccardo Pasquarella e i Santi Bailor sono della stessa opinione, loro che hanno trasformato note e sentimenti in canzoni che sembran quasi d’altri tempi.

Giovani, romani e artisti, Riccardo Pasquarella e i Santa Bailor pubblicano nel mondo digitale il disco L’Insogno.

 

Come nasce l’unione di Riccardo Pasquarella e i santi Bailor?

Tutto nasce a Piazza Albania 15 a Roma, un semi-interrato in cui ho vissuto 3 anni ed in cui sono nati: un amore, una band, un disco e un figlio. Ho scelto musicisti che conosco: Giordano Tricamo batteria, Ruggero Maoloni al basso e Daniele Intorre chitarra elettrica, ho creduto in loro ed ho creato così: i Riccardo Pasquarella & i Santi Bailor.

 

Il DISCO

Il disco viene registrato in uno studio a Cervinara, paese dell’ entroterra campano, che ha visto suonare e creare i fratelli Bennato, James Senese e Enzo Avitabile.

Tutto registrato insieme, con la poca aggiunta di strumenti come: flauto traverso, tromba e archi per arricchire con pennellate armoniche le sfumature musicali.

Insieme al disco e per creare al meglio la storia di tutto questo, nasce: “Insogno ad Occhi Aperti”, un breve Video-Diario che racconta: il disco, l’autore, la musica, ed il gruppo.

“L’Insogno” sarà scaricabile in free-download dal nostro sito ufficiale, le canzoni singole, il Video-Diario ed il disco verranno caricati su You Tube, nascerà la pagina ufficiale del gruppo su Facebook, Twitter e sugli altri Social Network.

 

Il nostro insieme è formato da tutti gli elementi degli insiemi dati.

 

Perché la scelta del genere Folk?

In realtà la nostra non è così facilmente etichettatile, anche se le radici posso essere quelle del folk. Credo che la musica abbia il potere di trasformarsi e reinventarsi continuamente portando l’artista ad essere sempre alla ricerca di nuove idee e nuovi sentieri.

La nostra musica va oltre il folk.

Come nasce L’insogno?

L'INSOGNO con scritteL’Insogno è un disco magico.

Dal primo momento in cui ho creduto possibile rendere reale tutto questo, il destino ha creato situazioni ed incontri che hanno potuto renderlo vero, concreto. Ringrazio Paolo de Stefani, ad esempio, grande fonico con cui ho potuto registrare il disco e farlo suonare esattamente come faceva nella mia testa. Questo è un disco scritto e registrato con amore, passione, calore, volontà e dedizione.

Registrato in 8 giorni, missato in 10.

Qual è il fine di questo disco?

Di arrivare dritto al cuore e all’anima di chi ascolterà, di creare un ponte tra noi ed il pubblico, inventando altri mondi dove poter andare anche solo per il poco tempo di una canzone.

Quali sono i progetti futuri?

Creare, suonare, inventare, raccontare e comunicare: finché avrò vita per farlo.

 

Per rimanere in contatto con Riccardo Pasquarella e i Santi Bailor la loro pagina facebook: https://www.facebook.com/rpesb/?fref=ts

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Federica Girardi- Fotografo per creatività

Un talento, tanti sogni e la passione irrefrenabile per la fotografia: sono questi gli ingredienti che caratterizzano il profilo di Federica Girardi, romana, classe 1993.

Sin da piccola si dimostra propensa alla lettura, tant’è che frequenterà poi il liceo alle superiori e Lettere durante gli anni dell’università, approfondendo nel tempo libero con determinazione e desiderio, la passione per la fotografia.

Comincia a fotografare sin da piccola, la svolta arriva a 18 anni: una macchina fotografica evoluta per le sue esigenze, e così comincerà a fotografare, fotografare e fotografare ancora.

Partecipa a vari talent, consegue diversi attestati nell’ambito della moda e della pubblicità, intervistata per l’occasione, ecco cosa ci svela:

Perché la passione per la fotografia?

Amo la fotografia per questo, perché nonostante ad occhi aperti sia facile vedere un bel paesaggio o una bella persona, con la fotografia si ha una prospettiva diversa di ogni cosa. Si fa caso a molti dettagli che, ad occhio nudo, il più delle volte sfuggono. Oltre alla realtà filtrata nell’obiettivo, adoro rivedere le mie foto e apportare qualche modifica, magari alterando i colori o risaltando alcuni dettagli del volto di una persona.

Ti sei specializzata in moda e pubblicità. Come mai proprio questo campo?

Ho scelto di specializzarmi nel campo della moda perché, con il tempo, ho notato di saper fotografare molto bene le persone, stando attenta ad evitare di riprendere i loro difetti ed esaltare i pregi. Mi piace anche tutto ciò che sta dietro la fotografia di moda: la scelta degli abiti, il trucco, le acconciature per i capelli e via dicendo. Inoltre mi piace il rapporto che si crea tra chi sta dietro l’obiettivo e chi sta davanti, nonostante siano persone sconosciute si crea sempre una certa intimità.

Progetti per il futuro?

Prossimamente aprirò il mio studio fotografico in Viale Bruno Buozzi 103/B (zona Parioli). Sarà possibile realizzare book fotografici in sala posa a prezzi economici senza limite di scatti. Per info e prezzi potete contattarmi sulla mia pagina Facebook: www.facebook.com/federicagirardiphoto – Federica Girardi Photography o tramite mail: feddiegi@gmail.com , Realizzo book fotografici personali (anche in intimo), in coppia, foto per feste ed eventi.

Alcuni scatti significativi di Federica Girardi:

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ATTILIO SALETTA

Ciò che mi affascina di più del mio lavoro è il continuo incontrare, conoscere e esplorare tipologie di persone che mai e poi mai nella mia vita avrei incontrato per strada e a caso.

Oggi vi parlerò di una persona, lui si chiama Attilio Saletta, nella vita scrive, scrive, scrive,scrive e scrive……

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Ho deciso di non intervistarlo, anzi questo è il modo in cui si è presentato alla sottoscritta e ritengo che sia il modo migliore per farlo conoscere anche a voi.

<< Parlo in terza persona: un bambino di otto anni è accusato di voler usar il sapere per farci qualcosa di suo, trova contro di lui l’intero corpo insegnante e tutti i suoi compagni di scuola…per strani motivi, decide di diventar un auto didatta, andando in bilbioteca e prendendo dati da insegnanti che non lavorano nell’istruzione ufficiale; costoro diventano i suoi insegnanti, a scuola vede solo farse sul tema della conoscenza e s’attira molti nemici, diventando insofferente al disco rotto dei “grandi uomini”

Situazioni pressochè uguali incontra nell’arco della sua vita come oggi; pensar diversamente, osservar e non parlare, il silenzio, il dubbio, crisi di rigetto dalle parole più usate, le strade dell’impopolarità e lo stupirsi della vita, sono oggi per questa persona la base assieme al mai partecipar ad alcuna disputa dialetticca, giacchè i fatti, in tali competizioni perdono sempre non indossando maschere e l’uomo non è stato generato per far il commediante e nessuno è nato per comandar e neanche per far la comparsa.

Per strani motivi, ad un certo punto ha molto da scrivere, data la carellata di personaggi che ha incontrato, tutti a voler prender possesso della sua sceneggiatura, ma lui mai ha accettato i meccanismi del neuro marketing e la guerra contro l’intelligenza umana è oggi il conflitto bellico più cruento che esista…”l’omicidio in nome delle idee”il crimine economico pure… Gogol e Kafka, scrissero tanto di tale guerra, lui ha deciso da tempo di proseguir a descriverla oggi.

Dieci anni fa circa, dopo l’ennesimo terrorismo psicologico ai sui danni, decide di ritornar a scrivere ed investir su se stesso, non verso la ragione degli altri, o peggio le opinioni, vero carcere del genere umano assieme alla bramosia del contarsi, la tolleranza verso la menzogna sempre più alta che genera consenso , vita agiata e darwinismo sociale per le vittime di tal circuito mentale.

Senza premeditazione, finisce nei meccanismi letterali del surrealismo senza saper di usarli ed inizia a giocar su tutto: l’oggi, le definizioni delle parole, i riti dell’intellettualismo, la mediocrità, le guerre per la reputazione, la plebe più comica degli alti papaveri, invenzione di scenari assurdi, animali parlanti saggi, i suoi aforismi; ma si rende conto che il materiale che ha messo assieme è enorme…tremila pagine tra appunti, scritti, articoli, ricerche in ogni dove, piccoli racconti, suoi esperimenti empirici e sul campo….a decine…osservazioni cercando di passar inosservato, riuscendoci assai bene, sue sensazioni nel momento stesso in cui scrive, leggendo decine di libri, raccontando storie e quando scrive, accade che vi è una persona nei sui pressi, quella persona finisce nel suo racconto a sua insaputa, andando in biblioteca con la netta percezione che sono i libri a cercar lui, non il contrario.

Il primo lavoro è assemblar tutto quel materiale per argomenti, ma non sa cosa potrà farci, meno che mai esiste una trama e personaggi con intrecci di situazioni.

Quando inizia la sua favola surrealista, tutto parte senza saper mai cosa scriverà e magicamente è come se la trama esisteva, ma forse non da lui e l’insieme fluisce lineare come se vi fosse stato un disegno predefinito e tutto quello che aveva scritto in precedenza…stravolto completamente e la cosa bella…mai ha dovuto cambiar nulla di cosa aveva scritto la prima volta… a parte l’ortografia e l’editing.

Negli ultimi anni completa la sua favola surrealistica in quattro volumi, un’opera gigantesca, libri definiti dall’autore…percorsi, non opere letterarie, che partono da un punto ed arrivano senza saper dove:”Cronache dalla Contea della Contortia” partendo da un teatro, che diventa un tappeto volante di situazioni che poi arrivano in diversi luoghi lugubri come il Parlamentecatti, il palazzo d’ingiustias veritatis, il palazzo della cartafia, il castello degli sgraziati, con decine di personaggi e viaggi surreali, l’assurdo giocar con il reale…e nel finale..gli agganci all’ultimo percorso e quello successivo.

Il secondo percorso.” The Self Determinism Land”…un racconto d’avventura all’interno, diviso in tre parti, ma un viaggio nei meccanismi del “non detto” con anche una storia d’amore che lega i destini di un uomo calmo ed una donna misteriosa; ma dentro il percorso altre vicende divise in due parti: una compagnia teatrale litigiosa, una commedia sull’amore tra un uomo ed una donna, contrarissimi a ipotesi di legami sentimentali, il divertimento, prendendo gioco la superbia, Shakspeare che incontra diversi suoi personaggi nell’oggi e fanno confronti…diverse altre vicende.

Il terzo percorso.” Il ballo delle verginelle”…qui inizia l’evoluzione del raccontar vicende, riproponendo assieme al surreale, esperimenti espressivi dove i personaggi, esprimono concetti attraverso la danza, l’opera buffa, le arti figurative, invenzioni di dialoghi, il gioco dramma, la farsa, la commedia dell’arte, il teatro dell’assurdo.

Tutto parte da una biblioteca dove un personaggio legge qualcosa, escono dinamici individui che costringono l’uomo a crear storie, lui cerca di nascondersi, ma è individuato e suo malgrado, inventa racconti ed il gruppo finisce in un’ambientazione senza senso dove tutto è fuori fase.

L’ultimo percorso è:”Moon River”….qui l’evoluzione è totale dove i personaggi entrano ed escono da pellicole cinematografiche, dipinti, opere teatrali, liriche, farse, luoghi lugubri ed ariosi, foreste misteriose, balli naturalistici e interiori, opere buffe, carceri volontarie, esperimenti espressivi a manetta; ma dentro anche una farsa sulla mediocrità con una donna che s’inventa un posto di potere che non esiste, gli abitanti fanno di tutto per entrar nelle sue grazie.

 

L’autore manda l’opera a diversi editori che dicono ogni bene del lavoro, ma gli dicono che è troppo alta per il lettore, troppo uso d’attività di ricerca; l’eccellenza quindi nel campo della cultura non è un bene quindi.

Fa uscire un piccolo libro.” Metafore Contemporanee” dove vi è pure una versione al contrario de “I Promessi Sposi”….qui due che hanno superato la mezza età ,sono osteggiati dai loro figli perché desiderano sposarsi….

Nonostante le avversità con solo il primo percorso fatto uscire by self publishing, senza riscontri economici degni di questo nome, scrive altri due percorsi legati ad un solo progetto… il primo è un viaggio nel “non detto”…ma dentro luoghi di città con nomi del corpo umano….come ippocampo, bulbo e altri…il secondo percorso è un viaggio farsesco dentro l’antagonismo, prendendolo di mira.

Anche qui, stesso discorso: opera troppo alta come standard letterario.

Allora decide di trasformar diverse sue opere letterarie in lavori teatrali…in poche settimane…adesso parlo in prima persona… realizzo.” Scrivo per legittima difesa”…libro che contiene quindici mie opere teatrali…uscito nel novembre dello scorso anno, talune di queste, nuove completamente, le altre trasformate per il teatro dove giocar con il nonsenso è la costante come la morte che si lamenta del lavoro, per colpa dell’ipocrisia, una sfida umoristica tra quella che fa ridere facilmente e l’altra quasi mai, la farsa sulle maschere, la commedia degli spettri, un’opera di danza fatta su vari scenari, le opere buffe, un’altra che gioca sulle emozioni umane e molto altro.

Negli ultimi mesi ho avuto un problema cardiaco che non sapevo di avere, quel disagio mi ha aperto molte strade su me stesso e come vedo il prossimo; oggi vivo con un pacemaker e sotto controllo costante per la coagulazione del sangue.

Sto scrivendo un breve racconto…una storia d’amore tra un uomo ed una donna, glaciali, ma scoprono di aver un problema cardiaco simile al mio…la loro vita cambierà…come la mia….donerò l’opera per aiutar la ricerca contro le cardiopatie, ma ho già iniziato a far divulgazione medico-scientifica in rete su molti temi legati alla prevenzione per impedir l’ictus cerebrale e le fibrillazioni con articoli che ho diffuso in rete.

Come nota finale: presto manderò su youtube dei miei video dove ho intenzione di far qualcosa di particolare, sono alla ricerca di un agente che mi supporti nel mio lavoro che non è usuale, far uscir la mia opera surreale, magari a puntate, mettere in scena le mie opere teatrali, sto già ora lavorando ad altre opere.>>

Io non ho voluto intervistarlo, la sua persona parla da se e bisogna ammettere che è anche abbastanza bravo con le parole, nonostante la sua non-giovane età. (ma non svelerò l’anno di nascita!).

Qui ci sono i contatti di Attilio:

www.twitter.com/reason44

www.facebook.com/atiliosaletta

http://wwwgwenkalon-incursioni.blogspot.it/…/qualcosa-di-nu…

http://www.lafeltrinelli.it/ebook/saletta-attilio/scrivo-legittima-difesa/9788899181086

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Quando la musica non è solo passione

Il potere della musica è nell’unione che riesce a creare tra una diversità enorme di persone, oggi vi parlerò di un gruppo musicale salentino, loro creano musica RAGGAE e sono  THE DREAM FIRE PROJECT.

Il gruppo è costituito da quattro ragazzi, Alessandro de donno, Matteo Maggio, Andrea Sciuscio e Andrea Urso nati tutti nel 1989; la passione per la musica, la voglia di fare, porta il gruppo e soprattutto Alessandro De Donno a realizzare un home studio dove ha dato vita a nuovi progetti musicali. L’ultimo progetto targato Dream Fire risale al 2013 con un EP “REVOLUTION” costituita da 6 tracce inedite e in attesa di nuove proposte da parte del gruppo, lo studio 4live records ha continuato a produrre musica per altri artisti, quali Brisco e Spagnola con nuovi progetti per il 2015.

A metà 2014, Andrea Sciuscio intraprende invece, un progetto da solista, autore del suo primo album, “TIEMPU DE MUSICA” uscito a gennaio 2015, con l’unione di diversi cantanti che hanno reso il disco originale.

COSA VI PIACE DELLA MUSICA RAGGAE?

“Ci piace il reggae- racconta Alessandro- perchè è molto vicino al popolo, affronta temi molto reali dal sociale alla politica dall’amore alla dance hall.. è il canto della terra”.

COME è PERCEPITO QUESTO GENERE MUSICALE NEL SUD?

“Il reggae nel sud ha impiantato le sue radici, DIFATTI viene denominato la Jamaica italiana, molti artisti internazionali dicono che se sai fare reggae e non passi dal sud vuol dire che un grande artista in fondo non lo sei- dichiara Alessandro-. Il sud ha molte voci nel mondo del reggae, è come il pane per noi, possiamo dire che si produce raggae quasi come in Jamaica..molti giovani seguono questa musica soprattutto chi in essa trova una speranza per sorridere.”

Potete seguire il gruppo attraverso la pagina facebook dove sarà possibile ascoltare le magnifiche tracce targate Andrea Sciuscio.

https://www.facebook.com/pages/The-Dream-Fire-Project/100489470011242?fref=ts

Mentre per chi avesse progetti musicali può parlarne con Alessandro De Donno:

https://www.facebook.com/Alessandro.dedonno?fref=ts

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TIMECODE FILM: La passione come garanzia.

Oggi vi voglio parlare di un ragazzo napoletano, ha 26 anni e la macchina fotografica e da ripresa è tutta la sua vita, si chiama Pierpaolo Càfone ed è un vero talento in questo campo.

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La sua passione nasce sin da piccolo, quando la nonna gli regala una macchinetta da ripresa professionale, comincia a dilettarsi tra spot, piccole collaborazioni locali fino a quando capisce che, nonostante l’amore per la cucina e il suo diploma alberghiero, la vera ambizione è la cinepresa, come scelta di vita e difatti lui la seguirà per diversi anni.

Il 1 Gennaio 2014 nasce l’etichetta di produzione foto-video dal nome TIMECODE FILM, nata dall’incontro di altre tre persone che hanno voluto unire, assieme a Pierpaolo, i propri sogni in unico grande obiettivo.

Grazie alla neonata etichetta TIMECODE FILM è possibile realizzare svariati progetti: da book(s) fotografici a cortometraggi, spot commerciali e video clip musicali, lavori su commissione, eventi cerimoniali, video teatrali, pubblicitari e tantissimo altro ancora.

Hai un progetto? Hai un’idea? TIMECODE FILM avrà la soluzione adatta a te!

Per tutti i contatti ecco qui una serie di link dove sarà possibile visionare tutto il materiale messo a disposizione.

(Canale video) https://vimeo.com/user24354803

(Canale video 2) https://www.youtube.com/user/UpomatoneU

(Facebook) https://www.facebook.com/pages/Timecode-film/1576934125861755?fref=ts

Ecco a voi una serie di foto rappresentative del lavoro di TIMECODE FILM:

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