“Il cervello è più grande del cielo” di Giulio Maira m’ha tenuto compagnia per diverse settimane.
Lui è uno dei più grandi chirurghi italiani, specializzato, nel cervello e attraverso questo testo, pubblicato con Solferino, spiega i meccanismi del cervello stesso anche, a volte, raccontando alcune operazioni importanti da lui eseguite.
I sogni, la creatività, la senilità, la felicità, il piacere, i ricordi, i movimenti, il libero arbitrio, la genialità: sono solo alcuni degli argomenti trattati in questo libro che vi confesso dovreste avere in casa.
Personalmente non riesco a staccarmene, mi piace così tanto che ho necessità di rileggerlo, di consultarlo, di continuare a sottolineare, lasciando post-it sparsi ovunque.
La quantità di cose che ho appreso è incredibile.
Per esempio adesso so che la DOPAMINA è un messaggero importantissimo nel gioco dei processi emozionali, viene definito MEDIATORE CHIMICO DEL PIACERE; si attiva quando facciamo qualcosa di bello, di interessante, che ci dà piacere così il nostro cervello elabora e ci consegna un messaggio: l’esperienza si può ripetere.
Altro elemento degno di nota, per me, è l’amigdala. Da questa zona partono le sensazioni che proviamo quando ci alteriamo, quando diveniamo gelosi, quando abbiamo paura, ecce cc.
Tutti i grandi geni hanno cominciato a pensare in un momento di pausa. Lo sapevi?
L’intelligenza è la capacità di adattarsi all’ambiente e la creatività n’è strettamente collegata così come la curiosità, l’immaginazione, l’intuito.
Concludo con una delle frasi che più m’ha colpito:
“Nihil est sine ratione cur potius sit quam non sit « – Deve esistere una ragione per cui le cose stanno in un modo piuttosto che in un altro.
Una finezza, una carezza per l’anima: cosa devo aggiungere? LEGGETELO.
“Era quanto di più bello e perfetto si possa immaginare. Pur essendo irraggiata dall’argenteo chiarore della luna, sembrava risplendere di luce propria. Aveva dei profondi e magnetici occhi azzurri, limpidi come un’acquamarina e delle lunghe ciglia che li facevano risaltare ancor di più. Le sue curve erano mozzafiato, le gambe slanciate e forti, e la bocca stupenda e tentatrice, contornata da labbra carnose.”
Renato Gadaleta esordisce rendendoci partecipi di una dolce e romantica avventura giovanile della durata di un’estate nel suo “Melissa, una storia d’amore“, NeP edizioni.
Il protagonista Renato, diciassettenne orfano di entrambi i genitori, vive in un paese del profondo Sud dell’Italia, lontano dal caos e dallo smog delle grandi città, lavorando sodo durante l’estate per mantenere se stesso oltre che l’anziana nonna Angela. La sua precaria routine verrà bruscamente interrotta all’inizio dell’estate dall’arrivo, nei pressi di casa sua, di lei: Melissa, ragazza misteriosa e bellissima venuta letteralmente dal nulla. Anzi, dal mare, poiché Melissa è molto più di quello che sembra: una straordinaria e antica creatura marina che, con la sua curiosità per il mondo umano e le sorprendenti capacità di cui è dotata, conquisterà le attenzioni di tutto il paese rubando ben presto il cuore di Renato.
E lei sarà ben lieta di contraccambiare donandogli il suo.
Con il suo stile profondo e dettagliato, l’autore ci fa immergere in un autentico abisso ricolmo di emozioni, arricchito da un inconfondibile profumo di mare che queste pagine invogliano indubbiamente a visitare. Forte è infatti la bellezza con cui riesce a descrivere il paese marittimo che fa da sfondo alla vicenda, così lontano dai tipici contesti urbani a cui siamo abituati oggigiorno. Il tutto condito da un tocco di sovrannaturale che non guasta mai, aggiungendo qualcosa in più alla magia dell’amore adolescenziale. Cinquecento pagine che si leggono d’un fiato, formando un’opera sorprendente di cui non si dimenticherà facilmente la trama.
Come nasce questo libro?
Oltre a insegnare Scienze Motorie e Sportive a scuola sono anche un appassionato di subacquea e nelle mie immersioni diurne e notturne ho potuto osservare numerosi animali marini. Quelli che in assoluto mi hanno sempre stregato, sono state le meduse, silenziose, trasparenti e armate di numerosi tentacoli fluttuanti che incutono timore. A mio parere non esistono creature più affascinanti e misteriose come loro. Ed ecco l’idea. Una volta, seguendone un esemplare in notturna illuminandolo con la torcia subacquea, col mare calmo e la luna che rischiarava col suo nastro d’argento la superficie del mare, mi venne l’idea di scrivere una storia d’amore tra un umano e una medusa che, come per magia, si trasforma in una bellissima ragazza per poter respirare l’aria terrestre. Ci sono decine di romanzi che parlano di amori tra umani e sirene, vampiri, streghe, angeli caduti, quindi, perché non una medusa? Così è nato questo romanzo, una favola moderna e romantica tra Renato e Melissa, che in una notte di inizio estate, durante una eccezionale eclissi di luna, si conoscono sugli scogli bagnati dal bellissimo mare pugliese. Presto, tra i due adolescenti, nasce un forte sentimento che pian piano diventa amore per sempre e li porterà a perdersi nell’incanto delle notti d’estate, assieme ai loro sogni, alle loro speranze e al desiderio di vivere un grande amore che faccia esplodere di gioia il cuore in mille pezzi.
E come in tutte le favole, anche qui ci sono i cattivi, quelli che vogliono distruggere i nostri sogni. E sono quelli che sicuramente il lettore odierà per tifare per i due giovani protagonisti.
In questo romanzo descrivo l’amore forte, puro, sincero, tipico di due adolescenti che si giurano amore eterno. È quell’amore adolescenziale che, anche se finisce, resta nel cuore e nei ricordi per sempre. Non morirà mai!
La storia romantica è ambientata in Puglia ed è scritta da un pugliese che ama profondamente la sua terra. Ho descritto il bellissimo borgo marinaro dove vive il protagonista, le “Case Bianche” dei pescatori che si trovano ad un passo dagli scogli bagnati da un mare cristallino, l’intenso odore di salsedine che apre il cuore, la magnifica costa rocciosa disseminata di grotte marine semisommerse e di stupende calette sabbiose, i profumi inebrianti e mangerecci provenienti dai ristorantini tipici che preparano bontà della cucina regionale con i prodotti della mia terra, e per finire, ho decantato i maestosi olivi secolari disseminati nelle campagne, orgoglio pugliese. Hanno il tronco nodoso e ricurvo quasi su se stessi e sono delle vere opere d’arte della Natura. Rappresentano l’emblema della mia Puglia.
Quale messaggio ho voluto trasmettere?
Il senso di appartenenza alla propria terra, con le sue bellezze, con il suo mare stupendo, il suo buon cibo e le sue tradizioni, e non per ultimo, per l’importanza che nella vita ogni esperienza, sia positiva che negativa, va vissuta per crescere e maturare.
Leggi il mio libro perché…
è fresco, pulito, genuino, la lettura inchioda il lettore sulle vicende dei due giovani protagonisti e lo trasporta sugli scogli insieme a Renato e Melissa, per fargli assaporare ogni momento descritto di un’estate fantastica e indimenticabile. Cominciando a leggerlo inizia un viaggio con la mente attraverso gli angoli più segreti del cuore e dei sentimenti che solo il vero amore può dare.
Questo romanzo è dedicato ai romantici e ai sognatori, quelli a cui piace volare con la fantasia insieme a un pizzico di magia. Ne rimarrete incantati, stregati dall’atmosfera “magica” dei luoghi e dei personaggi. Vi farà sognare ed emozionare.
Io dico sempre: “I sogni non costano niente… ma che fatica realizzarli!”.
Sì, io sono contento, fiero e soddisfatto di averne realizzato uno, pubblicando il mio romanzo. Ora sta a voi cari lettori, leggerlo e apprezzarlo, magari in una serata tranquilla con la luna di plenilunio che vi illumina la stanza. Vi rimarrà nel cuore per sempre… e non vi deluderà.
Comprai questo libro una domenica, fuori pioveva, avevo necessità di rifugiarmi tra i libri, nonostante a casa ne avessi già abbastanza.
“La notte” di Elie Wiesel è un libro che m’ha fatto piangere, venir la pelle d’oca nel cuore della notte e la voglia di urlare.
È un libro necessario. Necessario per la memoria, necessario per l’anima, necessario a tutti.
Wiesel Elie nasce in Transilvania nel 1928 e nel 1944 venne deportato a Auschwitz; dopo la guerra si occupò di giornalismo prima in Francia poi a New York.
Nel 1986 vinse il premio Nobel per la pace, lavorò contrò la povertà per il resto della sua vita.
Il vuoto nel cuore del protagonista che abbandona casa, si separa dalla sua mamma e dalla piccola sorella e va a vivere lì, in quei posti dimenticati perfino da Dio.
La sua narrazione, la sua paura, la sua voglia di respirare… tutto questo fa di questo testo un libro ESSENZIALE.
BENE! Io ti consiglio delle letture firmate #AutoriEmergenti.
Siam pronti? VIA!
Torna Tiziana Russo con “In una nuvola di celeste” pubblicato con Mosaico Edizioni
Sono passati tre mesi da quando Pierpaolo Malaspina , giovane magistrato milanese , figlio unico e orfano di padre, trasferito in una città siciliana per lavoro, e Chiara Brigandì una pediatra siciliana precaria, spesso vessata dai colleghi, si sono fidanzati dopo essersi conosciuti in seguito ad una consulenza tecnica d’ ufficio per un riconoscimento di paternità .
Annapaola Prestia torna nel mondo editoriale con un nuovo testo: conosciamolo insieme, vi parlo di Il segno dell’angelo.
Estrella, un angelo di quarto livello, decide di abbandonare il Paradiso per tornare sulla Terra e tentare di cambiare il destino di Manuel, il suo “protetto”, prima che questi muoia e la sua anima finisca all’Inferno. Ma anche il Demonio scatena il proprio letale segugio, Martin, un mercenario senza età e senza pietà, che si mette sulle tracce di Estrella e Manuel. In una Buenos Aires ricca di colori e contraddizioni, destini umani e immortali si incrociano e le esistenze di tutte i personaggi coinvolti cambieranno per sempre, fino all’inatteso finale.
L’ombra del glicine. Una storia vera di Antonio Lidonnici
Genova è la città dei dualismi. Basta voltarsi dall’altra parte e il mare diventa monte, il levante ponente e le discese salite.
Una sera un imprenditore genovese si volta dall’altra parte, e la vita diventa morte. Qualche mese più tardi, sua figlia Claudia, che ancora non ha metabolizzato la morte del padre, conosce Alfio, un uomo affascinante, vent’anni più grande di lei. Attratta dalla sua maturità e dal suo carisma, la ragazza si perde in una relazione totalizzante, che la allontana dalla sua città e dai suoi affetti.
Anche Claudia si volta dall’altra parte, e la luce di un presente fatto d’amore e passione si trasforma nell’oscurità di un futuro pieno di bugie, soprusi e violenza. Riuscirà a uscirne?
Questa è la storia di Aurora . Una semplice ragazza italiana che vive in Svizzera. La sua vita cambierà, per via di un sogno. Un sogno in cui vedrà , una donna a lei sconosciuta, che le farà palpitare il cuore e la farà innamorare. Una promessa fatta in un sogno. Una promessa che resterà nonostante il tempo e gli anni. Cosa accadrà? Troverà la donna del sogno?
In una notte d’estate durante la quale i granchi si sono rifugiati nelle loro tane, due adolescenti, Renato e Melissa, si incontrano sugli scogli bagnati dal bel mare della Puglia. Ma la ragazza non è quello che dice di essere.
Maicol , il protagonista, vive tranquillo la sua vita, ha un ottimo lavoro al New York Times, e abita con la sua ragazza Meddy che ama tanto. Dopo aver deciso di sposarsi, passeranno le vacanze estive a Londra a casa del fratello di Meddy e con tutta la famiglia, per un ricongiungimento. Sam, a causa della sua omosessualità fu mandato via da casa ed era giunto il momento di un chiarimento.
Per Maicol, questo viaggio , sarà sorprendente, perché scoprirà veramente se stesso e si lascerà trasportare da sentimenti veri e profondi, che lo cambieranno per sempre.
Esiste un Disegno Divino le cui trame toccano vari punti del mondo oggi conosciuto, ma solo leggendo tra le righe di quel passato possiamo scoprirne il senso.
“ Scesi lungo i pendii del tempo per sollevare i veli della vostra consapevolezza; verrò cercato e non trovato, perché celato dentro ognuno di voi”.
All’interno del libro troverete illustrazioni disegnate a mano, opere ispirate al messaggio celeste, create con passione e dedizione. Ogni immagine ha un significato profondo, per aiutare il lettore a comprendere l’immensità dei pensieri che ” Luce del Firmamento” vuole esprimere e condividere.
Milla e Marcus non potrebbero essere più diversi. Una vita in alta montagna, lontana da qualsiasi forma di tecnologia per lei e un’esistenza fatta di vizi per lui. Due persone che non potrebbero incontrarsi mai se non per uno scherzo del destino.
Può l’amore unire due mondi così distanti?
Una storia d’amore difficile, intensa, ricca di colpi di scena
Anche io, eh? Ho perso l’abitudine di farmi guardare negli occhi.
Esco sempre con gli occhiali da sole, li tolgo solo quando va via la luce che è la protagonista indiscussa del mio fastidio agli occhi durante il giorno.
Andiamo però in ordine.
Un giorno, non troppo lontano da oggi, una persona mi disse:
“Ehi son qua, eh?”
In che senso? Mi son chiesta ma aveva ragione: i miei occhi guardavano oltre, non già perché quello che avessi dinnanzi non mi interessasse ma per un semplice fatto personale: son così curiosa verso il mondo che non perdo occasione di guardarmi intorno.
E bada bene, mica puoi sempre farlo.
Quanto è bello guardarsi negli occhi e, magari, interpretare ciò che vediamo?
Così ci si rende conto che quando ci guardiamo intensamente possono succedere tantissime cose: vedi cose che non avevi notato, interpreti, assimili, ti innamori, si innamorano dei tuoi di occhi oppure esattamente il contrario.
E poi venne la mascherina a nascondere il sorriso.
Sì siamo d’accordo ma mica tanto.
Sorrido più ora, di prima.
Sorrido col cuore e sorrido con gli occhi, così quando sorrido a qualcuno, quel qualcuno se ne rende conto perché le mie rughe d’espressione prendono vita e anche i suoi occhi, a volte, ricambiano.
Ed è la danza più bella di quest’anno. Due occhi che si incontrano, si riconoscono per la prima volta e si intersecano.
No, non è un articolo d’amore.
È un inno, un inno alla vista, agli sguardi, alle intese che nascono anche senza parlare troppo.
La parola è un essere meraviglioso, prende e dà vita, pullula di vita ma vogliamo per un secondo pensare al potere indiscusso degli occhi?
Guardiamoci, amici miei. Il mondo ha bisogno di bellezze.
Ci penso da oggi. È arrivato il momento di parlarne.
CAMBIAMENTO.
Ecco la parola di cui vi voglio parlare. Termine che m’ha colpito fortemente quest’anno, o meglio, durante il 2020 per intenderci.
No, non parlo di Covid-19. Non ora.
Il 27 Gennaio 2020 inauguravo il mio primo ufficio a Modena.
Il 27 Gennaio 2021 vi scrivo da un piccolo appartamento in centro a Vercelli.
E non è nemmeno il posto definitivo poiché tra meno di due mesi cambierò nuovamente alloggio.
Quante casa ho cambiato quest’anno?
Modena, convivenza.
Settembre, b&b (due settimane), si può considerare una forma di casa?
E poi in giro per altri posti fino ad arrivare qui, seduta a questo tavolo della mia cucina color bianca.
Il cambiamento è quando guardi la vita con occhi nuovi.
Il cambiamento è quando ieri ti piaceva qualcosa e oggi ne hai già la nausea.
Il cambiamento è quando hai voglia di provare un nuovo sapore, un nuovo colore, un nuovo posto.
Il cambiamento è quando lo decidi tu.
Non sempre il cambiamento ti manda un avviso, a volte succede e basta.
E ti adatti, ti plasmi, se ti va, ti collimi, ti allinei: prendi una nuova forma e ti piace.
Perché il piacere è necessario per viver bene e questa è la base: chiaro?
Quando non ti piace qualcosa puoi sempre cambiare e questo è un piccolo miracolo della vita.
Le cose arrivano quando tu non te lo aspetti E NON PUOI FARCI NULLA.
Il 2020 m’ha colpita, a modo suo.
In ordine cronologico: ufficio, covid, ritorno a casa a lavorare, vacanze estive in coppia e non, consapevolezza della rottura, rottura e vado via dalla nostra ex-casa, un mese a far la vagabonda tra varie regioni con Africa e da ottobre Vercelli ma nemmeno in una casa definitiva con botta finale: va via la Nonna e io non ritorno a casa a Natale.
Natale per me è la mia FAMIGLIA e io ne ho STRETTAMENTE bisogno.
Una volta Silvia al telefono mi disse: “ Ele è incredibile quante cose ti siano successe e tu hai sempre reagito”.
Reagire DOVREBBE esser la base e REAGIRE MORDENDO LA VITA a volte diviene l’unica cosa che puoi fare e Io, ad oggi, non conosco alternative.
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